giovedì 4 dicembre 2014

Guest post di Ernest Hemingway su Otium

L’idea di scrivere un Guest Post per Otium ce l’ho dai primi tempi che seguo questo blog. 

Mi piacciono gli argomenti e il modo semplice in cui vengono trattati e poi, in tutta franchezza, come posso non compiacere e fare un favore a un blogger che mi adora sino al punto di scrivere un post al mese sul mio conto? 


Non è stato facile trovare il tempo e neppure inventarsi dei contenuti, preso come sono dalle mie cose, ma a dispetto di quello che si racconta sul sottoscritto la generosità non mi hai fatto difetto. 


Non parlerò di corride. Non oso neppure immaginare cosa diranno di me tra cent’anni per una delle passioni che ha contraddistinto la mia vita. Non parlerò neanche di libri, anche se il web master di questo blog morirebbe dalla voglia di sentirsi raccontare dei work in progress riguardo a Fiesta e a Per chi suona la campana o di racconti come Un posto pulito illuminato bene e Grande fiume dai due cuori. 


In realtà potrei cercare di aggiungere qualcosa ai numerosi articoli che parlano di cibo: consigli su come cuocere le trote e preparare un bel caffè, senza citare sempre il Mojito e il Daiquiri, sembra sia passato alla storia per quello. 


Oppure potrei suggerire qualche chicca in merito a tutti gli scrittori che ho conosciuto in vita e non sono pochi. 



Però voglio essere sincero - come ero sincero quando scrivevo le mie storie anche se il nobel l’ho ricevuto soltanto perché in quel libro così leggendario non ho inserito parolacce come ero solito fare - e scrivere su questa piattaforma, in cui oggi sono ospitato,  solo per evidenziare i tanti vantaggi che avete nell’avere a disposizione risorse e tecnologie, niente di più. 

Mi sarebbe piaciuto gestire un blog ai miei tempi. Mi sarei divertito. Avrei avuto cose da condividere ogni giorno. Avrei invitato amici a scrivere. Avrei scritto articoli mentre ero accampato al fresco ai piedi del Kilimangiaro e avrei immortalato i miei gatti alla Finca Vigìa


Magari con i vostri consigli non avrei riscritto trentanove volte il finale di Addio alle armi. Avrei creato una pagina facebook e mi sarei montato la testa notando il numero di Mi piace ogniqualvolta postavo una foto. 


Avrei aperto un account twitter e avrei insultato Faulkner e Fitzgerald e il primo non bonariamente. Avrei polemizzato con i critici e con i gne gne gne di turno. Mi sarei divertito e avrei dato consigli. 

Mi sarei sentito davvero Papa… 

Anche se è vero che: ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai. 



Now is no time to think of what you do not have. 
Think of what you can do with what there is. 

Grazie per avermi ospitato e grazie per avermi letto, Ernest Hemingway 


PS - Questo post è frutto di pura fantasia. La pubblicazione era prevista per domani mattina ma per esigenze di palinsesto la sua uscita è stata anticipata a oggi.





14 commenti:

  1. Meno male che lo hai specificato alla fine. Stavo per credere davvero che ti avesse contattato il grande "Papa" :-)

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  2. Hemingway è venuto in visita anche da me ieri. A quanto pare è in un periodo in cui è in vena di comunicare con l'aldiqua ;D

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  3. Bellissimo post, l'ho adorato. Mettersi nei panni di uno scrittore in maniera intima e cercare di raccontare la sua umanità secondo il nostro personale punto di vista.
    Fra tutti i post che realizzi credo che questo sia il mio preferito, è profondamente umano, profondamente sensibile.
    Non importa se poi il protagonista sia Hemingway, ho letto a fatica Il vecchio e il mare a scuola e all'epoca mi aveva un po' annoiata anche se mi sono ripromessa di dargli una seconda chance perché a 16 anni non è detto che si capisca proprio tutto ciò che si legge, uindi non scrivo per adorazione del soggetto ma per ammirazione dell'idea avuta e del modo in cui è stata realizzata.
    Grazie.

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    1. Oh, sono contento che ti sia piaciuto. lo meditato da tanto. Il problema è riuscire a far sì che post del genere diano valore.

      Grazie davvero!

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  4. Sei grande,non aggiungo altro...bellissima idea la tua ,bravo !!!

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    1. Ferruccio è la verità,non è semplice parlare immedesimandosi in un altro personaggio,cercare di pensare come lui...ho riletto il post 2 volte perchè inizialmente non riuscivo a capire di cosa parlavi(vabbè che a quest'ora sono leggermente fusa) ma quando ho realizzato, le prime parole che mi sono venute in mente sono state"grande Ferruccio",quindi ancora complimenti !

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  5. Carissimo Hemingway,
    bel guest post, complimenti!
    Direi che si è lasciato andare e che si è raccontato per quello che è (probabilmente).
    Sappia che anche io avrei polemizzato con Lei e non solo sull'affaire Faulkner.
    Il vecchio e il mare è un romanzo che porto sempre con me, e non intendo nella borsa ^^
    La saluto... magari a presto... se solo mi decidessi a leggere altri suoi romanzi, più seriamente di come fatto finora.

    Ferruccio bella idea! Complimenti! ^^

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  6. Questa e' un'idea geniale! Non dovresti abbandonarla: sai che bello "attualizzare" i pensieri dei tanti grandi scomparsi! Sarebbe un modo per farli "rivivere" ( e forse... conoscere....!)

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    1. In effetti sono contento che mi sia ricapitato sotto gli occhi questo post. Ne farò degli altri. Grazie
      P.S. ricordati per favore di lasciare il nome!

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