martedì 25 novembre 2014

Anna da Re e il mondo del Digital PR

Interagisco con Anna da Re - sociologa, copywriter, blogger, twittatrice - ormai da diverso tempo. Mi segnala sempre eventi e novità letterarie con puntualità facendomi sentire un privilegiato. 

Confesso di essere un po’ invidioso per il ruolo che riveste presso una casa editrice come Mondadori

La curiosità mi ha spinto a porgerle qualche domanda in merito alla sua professione e al rapporto che ha con i blog e con i libri. 


Benvenuta Anna, vado subito al sodo, mi dici cosa fa una Digital PR

Una digital PR fa le Public Relation online. Nel caso dei libri, li fa conoscere e promuove presso i blogger, la stampa online, le istituzioni e le associazioni della rete, con lo scopo di farne parlare, farli recensire, diffondere e ovviamente vendere! Gli interlocutori cambiano a seconda della tipologia di libro, e l’integrazione con i social network è parte integrante del lavoro. 


Che competenze deve avere per esprimere al meglio la sua professionalità? 

I libri hanno grande bisogno di essere raccontati, e quindi è importante saper scrivere in un modo efficace e interessante. Bisogna conoscere bene il mondo della rete, ed essere presenti in quel mondo. 

All’inizio mi sembrava difficile poter essere sia me stessa che la digital PR di un grande editore, poi mi sono accorta che invece proprio la fluidità della rete rende il compito possibile e soddisfacente. 

E poi, come in tutti i lavori di PR, bisogna credere nel potere delle relazioni e nell’importanza del networking, e costruire pazientemente dei buoni rapporti. Pare che le donne in questo siano più brave, ma io tendo a pensare che sia piuttosto una questione di allenamento. Come tutti i lavori, si impara. 


Quali sono le differenze sostanziali, se ci sono, tra la promozione Online e quella tradizionale

Nel caso dei libri la promozione online ha meno vincoli. Come sai i giornali hanno un rapporto molto competitivo tra loro e quindi il tema dell’esclusiva è importante, così come la tempestività: devi lavorare su un libro ben prima che esca. 

Il mondo dei blogger, e anche delle testate online, non ha vincoli di spazio, è più elastico sui tempi, è più easy nei rapporti. In compenso è più difficile da valutare: capire quanta influenza ha un blogger o un twittatore non è cosa facile, di blog ne nascono penso almeno uno al secondo, altri muoiono o si trasformano, e insomma è difficile tenergli dietro. 


Ok, ti occupi di promozione On line, ma visto che lavori per una grossa casa editrice hai qualche aneddoto da raccontare: tipo l’incontro con uno scrittore best sellerista, cose del genere? 

Che domanda difficile! Ti posso dire che ho organizzato diversi incontri tra piccoli gruppi di blogger e autori: Paolo Giordano, Margaret Mazzantini, David Grossman, Pierre Lemaitre, Zadie Smith. Proprio di quest’ultima mi era stato detto che era una persona un po’ spigolosa, che si poteva spazientire facilmente e insomma di stare attenta: ci siamo raccolti in una saletta di un hotel, eravamo in 5, e si è creata un’atmosfera così magica e bella che non finivamo più di chiacchierare… non sai mai come sono le cose prima di farle, nella vita!  

Tu sei anche coautrice del blog Ciabattine, di che progetto si tratta? 


Ciabattine è un blog a tre, l’abbiamo chiamato “il punto di vista DA Milano” perché Milano sta al centro del blog come delle nostre vite. Ci piace trovare il bello e il buono, a Milano che da molti è vista come una città brutta dove si lavora soltanto, e in generale nella vita. E’ un luogo in cui raccontare, esprimere opinioni, dialogare. Abbiamo tre punti di vista diversi e questo ci arricchisce. E’ un blog ancora piccolo ma abbiamo ricevuto tanti complimenti, e ne siamo fieri. 


Il mio blog si occupa molto di libri. Sicuramente sarai stata taggata su facebook visto che per qualche tempo è circolata un catena o meme in cui si chiedeva i dieci libri che più hanno influenzato la crescita personale. Ora non devi taggare nessuno, però ti chiedo lo stesso dieci titoli. 

Va bene. Premetto che sono stata molto fortunata perché in casa mia si leggeva molto: mio padre adorava i libri e aveva una bella biblioteca fornita, a cui avevo libero accesso fin da piccola. Vado sull’onda della memoria, quindi potrebbero anche non essere i libri che mi hanno influenzato di più quanto quelli che mi sono rimasti più impressi. 

Il maestro e Margherita, Michail Bulgakov 
Possessione, Antonia Byatt 
Foto di gruppo con signora, Heinrich Boll 
Bibi. Una bambina del nord, Michaelis Karin 
Guerra e pace, Lev Tolstoj 
Delitto e castigo, Fedor Dostoevskj 
Nana, Emile Zola 
Viaggio al termine della notte, Celine 
La bastarda, Violette Leduc 
Le favole di Esopo 


Bene, non ti chiedo altro Anna, ti ringrazio di nuovo per il tempo che mi hai dedicato e ti lascio alla mia ultima e solita domanda telepatica, ormai un must delle mie interviste, hai carta bianca per la risposta. 

Ho visto la tua ultima intervista e ho pensato oh, la musica. La musica mi manca, perché libri e social e lavoro assorbono un sacco di tempo. Lo so che si può ascoltare la musica dal computer, e sono abbonata a Spotify, ma ho nostalgia dei concerti di musica da camera, quartetti d’archi, violino e pianoforte, violoncello… Urge un abbonamento al Conservatorio!

8 commenti:

  1. In effetti, oggi, complice anche la moderna tecnologia, il mercato dei libri online è diventato superaffollato, per cui si rende imperativo per gli autori poter disporre di un buon Digital PR che sappia generare interesse intorno al proprio lavoro con un piano mirato e personalizzato tra le comunità sui Social Media. Le tue intervise e in particolar modo la vetrina sono un ottima potenziale connessione tra i lettori e gli autori.

    ^_^

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  2. Bella intervista e bella figura professionale! Poi sono contento di vedere il vecchio Bulga svettare in testa alla Top Ten. Mi capita sempre più spesso ed è un buon segno :)

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  3. Bella questa intervista! Invidio parecchio la signora Anna da Re *__*

    La lista delle letture preferite è strepitosa!

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