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Tex Willer |
Ho parlato del film di Jacurti e di certi momenti culinari presenti in Balla coi lupi.
Sabato prossimo, inoltre, la vetrina sarà presa d’assalto dal romanzo di uno scrittore western.
Ma andando indietro di qualche domenica, non posso dimenticare l’incontro di qualche domenica fa a Porlezza quando abbiamo parlato anche di Tex Willer e abbiamo verificato, a quanto pare che si tratta dell’albo di fumetti più venduto in Italia. Una chicca utile per i miei record culturali che lo citano per la seconda volta.
Tex vende qualcosa come 220.000 albi inediti ogni mese, pochi in confronto ai 600.000 toccati qualche decennio fa, ma nettamente superiore a tutti gli altri comics in circolazione.
I motivi di tale successo?
Difficile dirlo, posso solo dire quali sono quelli rilevati dal sottoscritto.
Sono un grande appassionato di storia del west ed è una passione che mi trascino sin da piccolo. Nei decenni ho messo il naso un po’ in tutti i fumetti western, ma nessuno come Tex (ne ho raccolti mezzo migliaio) mi ha stimolato ad approfondire il discorso.
Tex nelle sue storie ti fa sempre sentire a casa, ti fa sempre sentire al sicuro anche quando il nemico è di forze soverchianti, e oltre a questo è capace di mettere nelle sue avventure dei riferimenti culturali e storici che difficilmente sfuggono a un vero appassionato del west.
Che sia la cronaca di una battaglia sulla guerra civile o che sia il rito di una tribù delle pianure. Che si racconti la vita di un fuorilegge o di un capo indiano martirizzato. Che sia la terminologia usata o i disegni che ritraggono costumi e personaggi come fotografie…
Insomma chi ama il west c’è sempre qualcosa da imparare e forse è per questo che è così difficile resistere al suo fascino e non rimanerne soggiogati.
Dunque complimenti Tex, continua così, non ci sono solo i tuoi pards a darti manforte.
forse uno dei pochissimi fumetti anni '70 che non sono mai riuscito a leggere .
RispondiEliminaCredo perchè tutti lo leggessero, e io non volevo sentirmi uguale a tutti.
per me era un rito. Non potevo comprarne molti quando era piccolino. e non immagine che gioia era trovare qualcuno che possedeva la collezione e te li prestava di leggere
EliminaSecondo me uno dei motivi del successo di Tex sta nel breve nome, come recitava il buon Troisi. Immagina di recarti in edicola e chiedere di un fumetto dal nome Mas-si-mi-lia-no. Prima che tu lo pronunci sono già stati venduti 5 Tex :-)
RispondiEliminaun buon nome è un buon punto di partenza, :-D
EliminaE' dopotutto il primo fumetto pop italiano ancora in vita (seguito da Diabolik che però è del '62), quindi è davvero un patrimonio!! :)
RispondiEliminaTu cavalca, cavalca mio cowboy, che la terra tanto ce la fotti a noi! XD
Moz-
Il Top.
EliminaDiabolik l'ho seguito per qualche stagione, ma non mi appassiona
Ho imparato leggere con le storie di Tex, Capitan Miki e Blek Macigno di mio zio
RispondiEliminati comprendo benissimo
EliminaGli albi Bonelli non mi hanno mai appassionato. Come è noto (ma forse non ancora abbastanza), per quanto riguarda la produzione italiana io sono un magnus&bunkeriano: Kriminal, Satanik, Gesebel, Dennis Cobb e anche Alan Ford. Sono queste le mie collezioni preferite.
RispondiEliminaCredo che al secondo posto nelle vendite, dopo Tex, ci sia Diabolik.
Forse Dylan Dog
EliminaIo ne ho parecchi, sia albi sia la collezione a colori fatta di recente e anche i primi 12 numeri, più o meno, degli albi giganti e qualche speciale.
RispondiEliminaUn po' mi manca e proprio qualche giorno fa m'era tornato in mente. Forse comprerò qualche numero.
anch'io è un po' che non ne acquisto. La mia vita è diventata un hobby e non riesco più a coltivare hobby
Eliminacasa mia era invasa da questo fumetto, assieme al mitico Diabolik, perchè mio fratello lo leggeva tantissimo.
RispondiEliminaTuo fratello se ne intende
EliminaPersonalmente non nutro molta simpatia per i fumetti di TEX & company,al contrario di mio marito che li adora ;) ... e vabbè...
RispondiEliminaTi perdono <3
EliminaA "Tex" (un fumetto che adoro) ho però sempre preferito "Il Piccolo Ranger": Kit Teller è un ranger che, per far trionfare la giustizia, agisce diversamente da Tex. E Frankie Bellevan non ha eguali: in assoluto il mio personaggio dei fumetti preferito... Sono felice che la casa editrice If Edizioni stia riproponendo la ristampa delle avventure di Kit e Frankie: così, tra l'altro, riuscirò a completare la collezione...
RispondiEliminaleggevo anche il piccolo ranger da ragazzino, poi sono finito con TEX
EliminaGrazie Federico
Grazie a te per aver ospitato la mia opinione. Già, Il Piccolo Ranger: certo, anche in questo fumetto si respira l'avventura tipica del West, ma il modo di condurre le indagini ed i metodi di Kit e Frankie li fanno apparire dei detective moderni, dotati di grande umanità anche verso i fuorilegge. Per esempio: Kit non condurrebbe mai un interrogatorio stile Tex, ma preferisce altre strade (se vogliamo più faticose ma, forse, più ingegnose). E questo particolare me lo ha fatto sempre preferire al pur mitico Tex. Inoltre Kit, in qualche occasione, soccombe anche se poi sa rialzarsi (vedi la celebre sfida con lo "Sparviero, storia durata ben 4 albi: non appare sempre invincibile come Tex, altro punto, per me a favore de "Il Piccolo Ranger") E poi, come scritto sopra, Frankie Bellevan è unico: chi non lo vorrebbe come compagno d'avventura? Sempre pronto a proteggere il suo "allievo", ma anche simpaticissimo, tante volte pasticcione: però, al momento giusto, sfodera carattere e capacità insospettabili persino ai suoi avversari che, tendenzialmente, lo sottovalutano. Decisamente il mio fumetto preferito di sempre, proprio per la profonda umanità che si respira in quelle ormai storiche pagine....
EliminaSi ricordo alcuni albi con piacere, anche se per me, con i suoi pregi e difetti, Tex è il fumetto d'eccellenza
Eliminastessa cosa, anche io venivo dal piccolo ranger, poi sono passato a tex, per me aveva un marcia in più :)
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