Certi articoli hanno un seguito automatico. Questo, infatti, è frutto dell’articolo di ieri riguardante I momenti migliori per leggere.
Sarà che mentre lo redigevo, per caso, ho pensato anche ai posti strani, dove in passato mi sono fermato a leggere libri e alla fine, fare uno più uno, è stato un semplicissimo gioco da ragazzi.
Io ricordo - con molto piacere, anche perché legato a una vacanza fantastica - una chiesa a Jerez de la Frontera dove mi ero infilato per ripararmi qualche ora dal caldo torrido andaluso.
Avevo approfittato del tempo passato seduto sui banchi rileggendo diversi capitoli di Per chi suona la campana di Ernest Hemingway in versione spagnola.
La cosa divertente era stata anche l’assonanza dei rintocchi delle campane della chiesa con il libro oltre al fatto di essere in Spagna.
Momento che difficilmente dimenticherò anche perché fuori c’erano più di quaranta gradi.
Certo sarebbe bello scoprire se qualcuno di voi ha da raccontare qualcosa di particolare in merito.
Lo so che ci sono, quindi bando alla timidezza e confessate i vostri peccati.
Naturalmente non sono per nulla originale e dopo che mi è venuto in mente di realizzare il post, ho fatto anche delle ricerche su Internet per vedere se c’era qualcosa sul genere: ho trovato questo vecchio articolo del 2007 su BooksBlog che pone gli stessi quesiti.
Niente. Credo di essere la persona più ordinaria del mondo, il posto più strano che mi viene in mente è il treno. Fai tu.
RispondiEliminamagari nn leggevi nel senso di marcia del treno LOL
EliminaIn Prigione! Non che "Poggioreale" sia un luogo strano dove leggere, dato che per i detenuti la lettura può essere un ottimo passatempo, ma per me, che ce li "consegnavo" accompagnandoli in "Pantera", durante l'attesa che venissero presi in consegna dal Direttore del Penitenziario non mi restava altro da fare che leggere un buon libro che mi ero portato appresso proprio sapendo dei tempi lunghi della burocrazia nelle carceri italiane... :-)
RispondiEliminaBel posto *_*
EliminaQuando ero più piccina mi divertivo a leggere sotto il letto... Giada. L'anonima di ieri. (Visto che alla fine mi sono firmata?) ;)
RispondiEliminache brava Giada, i tuoi commenti sono sempre graziosi. Grazie
EliminaSu di una poltrona gonfiabile, sulle acque dell'oceano Atlantico in una spiaggia di Maiami.
RispondiEliminaCristiana
Bellissimo
EliminaQuand'ero piccolo, al culmine dell'introversione avevo fatto un vano all'interno di una siepe di pitosforo, dietro il condominio, intrecciando i rami affinché mi ci potessi sedere all'interno e andavo a leggerci. Una decina d'anni dopo, circa, mi ritrovai a leggere un'antologia Fanucci (L'orrore nella musica) sul tetto di un prefabbricato.
RispondiEliminasituazioni per scriverci un racconto
EliminaCarinissimo questo post, Ferruccio: ti ho dedicato a mia volta un post di risposta, in breve la mia vasca da bagno! :-D
RispondiEliminaLetto, grazie
EliminaHo letto in vari luoghi, ma tra questi, il posto più strano credo che sia durante una risonanza alle ginocchia (ero curiosa di leggere la fine del libro e non potevo aspettare),
RispondiEliminaquindi rimasi immobile per un'ora e mezza circa!
Interessante
EliminaNel parcheggio di un centro commerciale. Non ne potevo più del frastuono della musica e della gente che faceva shopping, ho detto a mia moglie che l'avrei aspettata in macchina, e siccome sapevo che aveva da far per un po' ho acceso il tablet e mi sono messo a leggere un ebook.
RispondiEliminaIn Sala parto, mentre mi tenevano monitorato il pancione in attesa di rivolgimento per bambino podalico, leggevo "Le milanesi" di G. Marotta...
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