martedì 17 giugno 2014

Una fortunata giornata… nera

A Muro Lucano, nell'antico borgo situato tra le montagne potentine, lo scorso Sabato 7 giugno, nel Salone delle Feste della Società Operaia, in piazza San Marco, sono stati assegnati i riconoscimenti ai poeti e scrittori di narrativa, emergenti ed affermati, partecipanti con una loro opera scritta, al "Premio Internazionale di Poesia San Gerardo Maiella", Edizione 2014. 

Parlando appunto di autori emergenti di talento, volevo segnalare all'attenzione dei tuoi lettori il breve racconto inviato al concorso dalla scrittrice Teresa Langella, autrice di versi che si firma anche con il nome di Enora Landi, e che tu già hai avuto modo di presentare in altre occasioni sul blog. 

Il componimento, dal titolo "Una fortunata giornata… nera!", ha ottenuto i consensi della "Giuria del Muro" che lo ha premiato classificandolo al 2° posto nella Sezione dedicata alla Narrativa e posto alle pagg. 170, 171 e 172 del libro stampato per l'occasione e che riporta tutte le poesie e i racconti vincenti. 

Per cui, Teresa, oltre la Pergamena, ha avuto riconosciuta anche la Targa d'Argento e una copia del libro dal titolo "Il Pozzo". 



Incipit: Una fortunata giornata… nera! 

Improvvisamente un lampo squarciò il cielo. Subito dopo, il boato … un urlo cavernoso, che in pochi istanti rotolò sull’intero paese fino a scomparire lontano, nel silenzio. Ma fu un attimo. Poi … il tintinnio della pioggia, che in un rapido crescendo diventò ronzio, sempre più insistente, come un turbine di zanzare. E … giù l’acquazzone, che, impetuoso e ostinato, si scatenava con violenti rovesci, fino a innalzare un velo tra me e le cose. Non avendo più la visuale della strada, accostai a una siepe e fermai la macchina in attesa che la bufera passasse. Non c’era fretta di tornare a casa, né tantomeno l’urgenza di telefonare a qualcuno. Reclinai la testa appoggiandomi allo schienale della sedia e così, chiusa in quello stretto spazio quasi ovattato, fissavo con distacco il grande vuoto che mi si era aperto davanti, come una grigia voragine che aveva inghiottito il paese. Chiusi gli occhi e con la stessa freddezza ripensai alla mia vita, così simile a questo vuoto: casa, lavoro … lavoro, casa, era il circolo vizioso che racchiudeva la mia esistenza degli ultimi anni... 

Guest Post di Gennaro Langella

6 commenti:

  1. A me piace assai questa novella descritta da mia sorella Teresa. Ha fatto un buon lavoro ed io ne sono molto orgoglioso. Grazie a te per averla condivisa sul tuo Blog.

    Gennaro Langella

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  2. Ah, ecco... il cognome mi diceva qualcosa! Complimenti alla sorellina, Gennà!! ;)

    Moz-

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  3. Complimenti a Teresa Langella per il riconoscimento ottenuto,brava !

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