giovedì 19 giugno 2014

Cinque libri con un viaggio da fare

Wikipedia
Domenica scorsa per la rubrica Cibo letterario ho trattato - a modo mio - Le Vie dei Canti di Bruce Chatwin (a proposito se avete fame vi invito a dargli un’occhiata). 

Il post però mi ha anche suggerito una semplice riflessione legata ai libri di viaggio o ai romanzi che raccontano realisticamente luoghi che possono ispirare o che hanno ispirato una meta. 

Ecco i miei cinque libri ispiratori: 

1 - Le vie dei canti, di Bruce Chatwin: senza girarci tanto attorno permettetemi di scrivere che l’Australia raccontata da Chatwin è un luogo che mi attrae come una calamita. 
Sarà per la presenza dei serpenti velenosi - sempre in cima alle mie ispirazioni letterarie -, sarà per l’immensità del suo deserto o per la presenza di una cultura millenaria fuori dalle ottiche che ci hanno insegnato, sarà per i road train o per i canguri… per il rugby o per un semplice gusto per l’avventura, le notti all’aperto e il cibo frugale, ma ormai è più di una semplice fantasia. Certo occorre tempo e servono parecchi soldi, ma è lì e la vedo. 

2 - In Patagonia di Bruce Chatwin: prima di mettere al primo posto nelle preferenze dell’autore britannico il libro citato in precedenza ero rimasto impressionato da In Patagonia, un altro luogo del terra che voglio visitare. Ho letto anche qualcosa di Sepulveda al riguardo. 

3 - Fiesta di Ernest Hemingway: la Spagna l’ho girata quasi tutta, mi mancano la Galizia, le zone interne confinanti con il Portogallo e una scalata sulla Sierra Nevada. Sono stato anche a Pamplona ma mai durante la Feria di San Fermin come racconta Hemingway. In ogni caso sono stato in gran parte dei luoghi citati nel romanzo. Sono finito pure al Botin a mangiare maiale al forno. Potrei dire il primo libro letto e viaggiato. 

4 - Strade blu di William Least Heat-Moon: questo è un libro che mi stupì quando lo lessi. Ora non sono mai stato negli Stati Uniti, ma se mi capita e dovessi avere il tempo più che un Coast To Coast vorrei fare un giro come quello illustrato dallo scrittore con le origini pellirosse. 

5 - La mia africa di Karen Blixen: mi piacerebbe vivere per qualche tempo in una fattoria in Africa, è probabile che mi ammalerei d’Africa come è successo a tante persone. Magari i tempi e le situazioni sarebbero diversi adesso, meno velati di romanticismo, ma l’Africa non è solo quella marocchina che ho già visto. Lo so.

I vostri  libri con un viaggio da fare?

14 commenti:

  1. Anche per me sicuramente l'Australia è ai primi posti. Pensa che una volta ho trovato per terra un portafoglio pieno di dollari australiani che ho restituito ricevendo in cambio una ricompensa di 150 euro. Ma da allora continuo a chiedermi se io non abbia mancato, in quel modo, un'occasione unica offertami dal destino per recarmi in Australia. Magari, chissà, il proprietario era un riccone che avrebbe anche potuto fare a meno di quei soldi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La prossima volta ti comporterai diversamente e andrai a trovarlo

      Elimina
    2. Secondo me, qui, qualcuno ha la testa da un'altra parte ^_^

      Ivano, dovresti pensare che se non ti fossi comportato come hai fatto, oggi, nemmeno il più avvincente dei viaggi in Australia potrebbe placare la tua coscienza... :-)

      Elimina
    3. Probabile, Jennaro, probabile...

      Elimina
  2. Io ho scoperto di amare il sudafrica grazie a Wilbur Smith

    RispondiElimina
  3. In pratica, se già fin da piccolo mi fossi lasciato ispirare dai romanzi che raccontano, realisticamente (o meno) dei luoghi invitanti per una meta, credo che la mia vita si sarebbe svolta in un'Agenzia di Viaggi, ove avrei potuto prenotare i biglietti per un "Viaggio al centro della Terra", un altro per "L'Isola del Tesoro", e ancora, ripercorrere i "Viaggi di Gulliver", addentrarmi nella "Giungla di Mowgli", incontrare "Le Tigri di Mompracem", scendere a "Ventimila leghe sotto i mari", farmi depredare da "I pirati della Malesia", conoscere la Cina del "Milione", dormire ne "La capanna dello zio Tom, replicare "I viaggi di Sinbad", udire "Il richiamo della Foresta" e, a finale, mi sarei fatto "Il giro del mondo in 80 giorni"... Beh, magari ne ho citati qualcuno più di cinque :-)

    RispondiElimina
  4. Fiesta fa davvero salire la voglia di andare a vedere quei posti, incredibile!
    Io per ora ho fatto un mezzo tour Berserkiano, andando nei luoghi reali disegnati da Miura per il suo romanzo grafico (non reale). Pertanto sono andato a visitare la Villa del Palladio e altre cose... ma mi mancano i Giardini di Bomarzo: sono anni che organizziamo la gita che... salta sempre (segue bestemmia)^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per fortuna Fiesta l'ho fatto quasi tutto... vedrai che anche tu finisci il tuo tour

      Elimina
  5. Sinora non mi è mai capitato di aver desiderato fare un viaggio leggendo un libro,o perlomeno non ricordo !

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy