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Avevo sette anni. Un libro favoloso allora, con un personaggio adorabile, Pinocchio, e una cricca di filibustieri mai dimenticata.
Purtroppo non ho più una copia in casa, anche se si tratta ormai di un libro che si trova tranquillamente in PDF e altri formati digitali in molti siti web.
Magari appena ho un po’ di tempo ne scarico qualche copia e gli darò una rinfrescata anche se certe cose di quel libro non mi abbandonano più.
Ricordo che avevo sempre fame allora e ricordo un bel piatto di cavolfiore condito coll'olio e coll'aceto che viene dato a Pinocchio come ricompensa da una buona donnina dopo che il bambino burattino giunto a nuoto assetato e affamato nell'isola del paese delle Api industriose, accetta di portare una brocca d'acqua a casa della donna.
Ma sono indimenticabili e ben si sposano con la mia rubrica dedicata la cibo letterario le pagine che illustravano l’abbuffata del gatto e della volpe all’osteria del Gambero Rosso.
Oggi si va al ristorante con Pinocchio:
… Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato!
La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, così dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d'uva paradisa; e poi non volle altro. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca.
Quello che mangiò meno di tutti fu Pinocchio…
Una fame insaziabile mi suscita e una domanda: qual è la scena alimentare presente in un romanzo che preferite, o meglio che vi mette appetito?
Bhe, il Gambero Rosso spacca!
RispondiEliminaQuanto alla scena cibesca più attizzante (anche se molti piatti mi fanno vomitare)... per me è la cena di Trimalchione :)
Moz-
Grazie Moz- non la conosco, vado a cercala
EliminaDal Satyricon di Petronio... grande opera :)
EliminaMoz-
Mai letto, ma da leggere, lo so
Elimina"Il più grande cuoco di Francia" di Stefano Benni nella raccolta "Il Bar sotto il mare". L'intero racconto ha a che fare con la cucina, la descrizione di piatti elaborati e molto di più.
RispondiEliminaAlla sua più completa contrapposizione, la scena del ristorante truffaldino in "Un sacchetto di biglie" di Joseph Joffo.
Grazie mille Uriel, se trovo quel libro allora ci faccio un post
Eliminabellissima questa rubrica ,Le avventure di Pinocchio è Il libro preferito da mio figlio
RispondiEliminaGrazie Marcella
EliminaDirei ... Il libro di cucina di Johanne Harris!!! da cui è stato tratto il magnifico film Chocolat!
RispondiEliminami piacerebbe leggere questo libro, ho sempre poco tempo, molto bella questa tua rubrica
RispondiEliminaSai Ferruccio che mi hai mandato in crisi? io non ricordo qual'è il primo libro che ho letto...da bambina ne ho letti moltissimi in casa non mancavano mai con una madre maestra elementare...figurati! Probabilmente ho iniziato con cose più semplici e brevi piccoli racconti e raccolte di fiabe...il primo vero libro non so non ricordo...ma Pinocchio comunque l'ho letto svariate volte è un classico per bambini senza tempo
RispondiEliminaMi piace tanto leggere i tuoi post della rubrica dedicata al cibo letterario perchè riscopro sempre cose nuove: ad esempio non ricordavo questo dettaglio del piatto di cavolfiore! Il mio primo libro letto da sola è stato "Piccole donne"....qualche riferimento culinario anche lì??
RispondiEliminaComplimenti innanzitutto per questa bellissima rubrica che mi ha messo davvero tanta fame...ci credi se ti dico che non ho letto questo libro..??? ma rimedierò davvero molto presto!!!
RispondiEliminaLa nuova rubrica attira tantissimo!!Il mio primo libro?? Biancaneve... si... lì più che cibo buono, si è avvelenata!
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