martedì 1 aprile 2014

Corsi di scrittura: progetto Writing Professionals

Da diverso tempo sto meditando e lavorando a degli articoli riguardanti il mondo della scrittura in termini professionali e l’iniziativa lanciata dalla Federazione Unitaria Italiana Scrittori (Fuis) mi lancia l’assist ideale per partire. 

Premetto che ogni iniziativa rivolta a dare qualità e spessore al settore , magari grazie alla presenta di personaggi di spicco, merita di essere segnalata e questo vale anche per le proposte del Fuis che lancia tre nuovi corsi di formazione nell'ambito di un progetto chiamato 'Writing Professionals' (Professionisti della scrittura)

I corsi, che si terranno a Roma a partire dal prossimo mese di maggio, sono rivolti sia agli studenti sia ai professionisti, ma non vengono trascurati neppure gli appassionati di ciascuna tematica proposta:  

Corso di Scrittura Creativa 'Ignazio Silone', 
Corso di Sceneggiatura 'Script 2.0'
Laboratorio di Scrittura crossmediale e Storytelling digitale 'What's your story? 

Iniziativa lodevole senz’altro, ma che ti obbliga a fare qualche riflessione e suscita un bel po’ di scetticismo. Vi chiedo quindi se avete un po’ di tempo di rispondere a queste mie domande, naturalmente in maniera propositiva. 

In un mondo dove ogni giorno diminuiscono drasticamente i lettori e dove chiunque non sia analfabeta e abbia qualche idea in testa pensa di avere i numeri per passare alla storia come bestsellerista ha senso preparare nuovi scrittori? 

E sopratutto ci sono delle reali prospettive di lavoro per gli scrittori che frequentano un corso? 

Lo so, non è semplice rispondere a questo domande senza usare del sarcasmo o della retorica o peggio ancora della presunzione, ma magari con un po’ di sincerità e coraggio qualcosa salta fuori. 

Fonti AdnKronos

8 commenti:

  1. Infatti anche io su questo argomento ho le tue stesse perplessità. Che poi si insegna la tecnica, ma nell'arte è sempre tutto molto flessibile e di regole precise (tranne quelle grammaticali) non dovrebbero esisterne...

    Moz-

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    1. Poi c'è la tendenza a snaturare le caratteristiche personali

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  2. Ciao Ferruccio. Io resto convinta che lo studio valga la pena a prescindere dagli sbocchi pratici, perché piano piano i concetti di base (che non sono regole, ma consapevolezze su come funziona l'animo umano, in definitiva) si infiltrano in te ed entrano a far parte del tuo intuito di scrittore. Da qui a dire che si possa preparare qualcuno a diventare un professionista della scrittura, soprattutto in un mondo così aleatorio come quello dell'editoria italiana, ce ne passa. Non è comunque un mestiere che segua un percorso prevedibile. Io la vedo così.

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    1. Lo studio credo sia fondamentale. Non mi stancherò mai di studiare e sopratutto non mi stancherò mai di imparare. Sono solo scettico

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  3. Forse abbiamo la soluzione a: "In un mondo dove ogni giorno diminuiscono drasticamente i lettori". Infatti, per seguire questo Corso di Scrittura Creativa occorrerà essere sopratutto dei lettori, no? :-)

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