lunedì 24 marzo 2014

Presunto innocente, il primo Legal Thriller della storia

Restando in tema con i Legal Thriller e con l’intervista a Gianluca Arrighi pubblicata nella giornata di ieri, oggi per i primati letterari segnaliamo il primo romanzo a cui si fa risalire l’origine del genere. 

Naturalmente, come premessa, bisogna dire che per legal thriller - sottogenere del thriller - si intende un romanzo in cui a dominare la scena sono le storie con protagonisti avvocati, pubblici ministeri, giudici e altre figure del mondo giudiziario, spesso legate a reati. 

Ora il romanzo che si può fregiare del record, il primo Legal thriller della storia è Presunto innocente di Scott Turow

Il romanzo, pubblicato nell’agosto del 1987, narra in prima persona le vicende di Rusty Sabich, viceprocuratore capo della Contea di Kindle, incaricato di lavorare sulle indagini che riguardano lo stupro e l'omicidio di una sua collega, Carolyn Polhemus

La morte della donna, molto attraente ed intelligente, causa un grande imbarazzo al procuratore distrettuale Raymond Horgan che, in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo della sua carica, assegna le indagini a Rusty nella speranza che una veloce soluzione del caso salvi la sua non troppo stabile situazione politica. 

Ma Horgan non sa che Carolyn e Rusty, fino a poco tempo prima del delitto, sono stati amanti. 

Insomma le indagini iniziano ma la soluzione del caso appare sempre più lontana. Ma inaspettatamente, è proprio Rusty a essere accusato dell'omicidio di Carolyn. 

Ne seguirà un processo dai risvolti imprevedibili, un processo che metterà in luce nuovi e inquietanti retroscena: la Contea di Kindle è infatti un mondo… 


Comincio sempre così: 
“Io sono la pubblica accusa. 
“Rappresento lo stato. Sono qui per esporvi le prove di un reato. Insieme, voi valuterete queste prove. Le discuterete. Deciderete se dimostrano la colpevolezza dell’imputato. 
“Quest’uomo…” E tendo la mano per indicarlo. 
Devi sempre indicare, Rusty, mi aveva raccomandato John White. Fu il giorno in cui entrai in carica. Lo sceriffo mi prese le impronte digitali, il giudice capo mi fece giurare e John White mi portò ad assistere al primo processo con giuria che avessi mai visto. Ned Halsey stava facendo la relazione preliminare per conto dello stato; e quando tese la mano per indicare, John, con quel suo fare generoso da bravo zio, e l’odore umido dell’alcol nell’alito alle dieci del mattino, mi sussurrò la prima lezione. A quel tempo era viceprocuratore capo: un irlandese dai capelli bianchi, ribelli come la barba del granoturco. Avvenne quasi dodici anni fa, molto tempo prima che cominciassi ad avere l’ambizione segreta di occupare il posto di John. Se non hai il coraggio di indicare l’imputato, mi disse John White sottovoce, non puoi pretendere che i giurati abbiano il coraggio di dichiararlo colpevole.

Fonte Wikipedia

2 commenti:

  1. Ammazza, solo 1987? Pensavo prima. Almeno, e dico almeno, i primi anni '70 per questo genere! :)

    Moz-

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