Oltre il confine è stato il primo libro che ho letto di Cormac McCarthy, prima di allora mi era completamente sconosciuto. Lessi un articolo che lo riguardava su un Almanacco di Tex Willer.
Qualche settimana dopo acquistai Oltre il confine. Non sapevo che faceva parte di una trilogia e che prima di questo libro avrei dovuto leggere Cavalli selvaggi. Ma ne rimasi lo stesso impressionato. Quasi commosso leggendo passi come quello della presenza del cieco.
Ma i libri di McCarthy fanno questo effetto, vi fanno sprofondare in un mondo che scarnifica l’anima dal corpo. Si ha qualcosa in più quando si termina di leggere.
Ora, come se non bastasse, anche in Oltre il confine, ci sono dei momenti dedicati al cibo. Nulla di raffinato come nei romanzi di Ernest Hemingway.
Ora, come se non bastasse, anche in Oltre il confine, ci sono dei momenti dedicati al cibo. Nulla di raffinato come nei romanzi di Ernest Hemingway.
Quasi sempre una cucina dal sapore rurale come negli esempi che seguono, ma vi mostra come con delle semplici uova sode, dei fagioli e una bistecca si possa scrivere poesia.
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Billy aveva avvolto in un tovagliolo pagnotte, carne e una tazza di latta piena di fagioli e aveva nascosto le provviste dietro alle stoviglie sullo scaffale di fianco alla porta delle cucina.
Sedetevi, disse la madre. Mise in tavola un vassoio di bistecche. Una terrina di fagioli. Quando ebbero recitato la preghiera di ringraziamento, la madre porse il vassoio al padre che si servì una bistecca e lo passò a Billy.
I vaqueros mangiavano fagioli e tortillas e rosicchiavano costolette di agnello dall’aspetto assai misero e dal momento che non avevano un quarto piatto a disposizione né il modo di dividere quello che mangiavano, inscenarono una pantomina di prego, grazie, no, sì e continuarono a mangiare come prima.
Quando le uova furono sode, la donna le mise ancora fumanti in una scodella e si sedettero a osservare il ragazzo mangiare. Lui ne sollevò una con le mani e immediatamente le ripose.
Si sedette su uno sgabello e la donna gli portò una tazza di caffè in una ciotola bianca. Lui ringraziò e bevve. Poi la donna andò in cucina e poco dopo tornò con un piatto di uova e bacon e uno di pane tostato.
Buon appetito.
Beh, come avrai capito, queste ricette me le papperei TUTTE! :)
RispondiEliminaMoz-
come no!
EliminaMamma mia, ho pranzato da poco e solo le foto mi han fatto tornare la fame.
RispondiEliminaAdoro tutte queste cosucce.
Ci credo!
EliminaLa cucina rurale è quella che prediligo,i sapori di un tempo mi rievocano un passato che rivivo con la mente con tantissima nostalgia,un passato ricco di cose semplici,di domeniche fatte di profumi e usanze che i ragazzi d'oggi ( purtroppo ) non conoscono,dove la famiglia aveva un valore che ha arricchito la nostra generazione...il tuo post mi ha riportato alla mente ,con tanta nostalgia,il tempo andato che non tornerà mai più !!! Non ho mai avuto,comunque,la fortuna di leggere gli scritti dell'autore che hai citato,mi rifarò !
RispondiEliminaNon puoi perderlo Marina
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