“L’inganno della memoria” è l’ultima fatica letteraria di Gianluca Arrighi, avvocato penalista di fama e cultore di Diritto Penale alle università di Roma e Cassino.
Il romanzo, uscirà giovedì 27 marzo per Edizioni Anordest, e ripeterà molto probabilmente i successi delle sue precedenti opere 'Crimina romana' (2009) e 'Vincolo di sangue' (2012, rimasto per sei mesi in classifica nella top ten dei libri più venduti).
Ma dopotutto Gianluca è uno che conosce molto bene i suoi due mestieri, quello di avvocato di fama e quello di scrittore di successo.
Avergli rubato del tempo e averlo come ospite mi inorgoglisce e impreziosisce l’elenco di personaggi di spessore passati sul mio blog. Spero che le mie domande siano all’altezza dell’autore:
Ciao Gianluca e grazie per la disponibilità: mi racconti la genesi de “L’inganno della memoria”?
Grazie a Te per l’ospitalità, caro Ferruccio.
Il nuovo romanzo, come tutto ciò che scrivo, nasce dalla mia esperienza professionale, fatta di indagini, delitti e processi penali.
Ne “L’inganno della memoria” ho dato vita al personaggio di Elia Preziosi, uno scostante ed enigmatico pubblico ministero costretto a convivere con un terribile segreto sepolto nel suo passato.
Preziosi è un uomo di legge tormentato e dovrà, suo malgrado, superare diverse prove e affrontare molti demoni.
Il background e lo scenario delle tue storie è Roma, una città che adoro anche perché c’ho fatto un anno di servizio militare. Cos’è che ti ispira principalmente di questa città che sembra suggerire storie a ogni passo che fai nelle sue strade, sulle sue piazze e tra i suoi monumenti?
Roma è immensamente bella e affascinante. Con le sue suggestioni primordiali, conserva il tempo come nessun’altra città al mondo. Ciò che coinvolge è proprio la sua atmosfera, il suo spirito.
Alla maestosità e all’imponenza monumentale di Roma si affianca il senso di intimità che si respira nelle sue vie, negli scorci, nelle piazzette.
Tutto questo contribuisce a creare una sorta di vera e propria “magia”.
Al di là della fama, del successo, dei soldi, ogni scrittore ha qualcosa di personale che lo spinge a scrivere. Ecco: qual è il messaggio principale che vorresti passasse attraverso la tua opera letteraria?
A volte ho scritto per far comprendere i meccanismi e le ingiustizie del sistema penale, ma non credo di avere messaggi particolari da far passare attraverso la mia opera.
In realtà scrivere ha per me un effetto terapeutico.
Non è semplice vivere ogni giorno a stretto contatto con il crimine.
Questo è anche il motivo per cui la maggior parte degli avvocati sceglie di occuparsi di processi civili, amministrativi o tributari.
La passione per il diritto e la procedura penale talvolta non è sufficiente, specie quando ci si trova di fronte a delitti molto efferati.
Scrivere mi consente di lavorare meglio e con maggiore serenità.
Come ci si sente a essere considerato il maestro del Legal Thriller Italiano?
Indubbiamente mi lusinga, anche se in genere bisogna diffidare da coloro che vengono definiti “maestri”.
Bene, non ti chiedo altro, ti ringrazio di nuovo e ti saluto lasciandoti alle prese con la mia solita domanda telepatica, ormai un must delle mie interviste, naturalmente vedi tu cosa vuoi rispondere.
La risposta è sì, ho già iniziato a scrivere un nuovo romanzo.
un'intervista molto interessante... cinque domande, ma ben formulate e con bellissime risposte :)
RispondiEliminaBellissima intervista, complimenti! Suscita sempre in me curiosità la risposta alla tua domanda telepatica!
RispondiEliminapost ben creato, invoglia a leggere questo libro
RispondiEliminagrazie per i tuoi articoli che indico come cibo per la mente complimenti
RispondiEliminaComplimenti per l'intervista, sei riuscito a cogliere l'essenza dell'autore e del suo lavoro. Non ho ancora letto nessun romanzo di Arrigi ma il suo genere mi intriga molto.
RispondiEliminaUna intervista ben strutturata e finalizzata a farcelo conoscere meglio, grazie
RispondiEliminadavvero una bella intervista, adoro il genere, Arrighi, poi è il maestro del legal thriller italiano!
RispondiEliminabellissima la tua intervista a gianluca arrighi, complimenti..
RispondiEliminaComplimenti all'intervistato e all'intervistatore!
RispondiEliminaBella intervista! Ho anche visto l'autore sul tg1 domenica! E' un tipo molto affascinante, parla bene e in modo accattivante.
RispondiEliminaMargherita Liresti
Molto bravo Margherita, grazie
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