lunedì 17 febbraio 2014

Il primo romanzo rosa della storia: Pamela, o la virtù premiata

Avete mai letto qualche romanzo rosa? Scommetto di sì, a chi non è capitato tra le mani in una sala d’aspetto una copia di qualche romanzo Harmony. 

Non vergognatevi a dirlo. Alla curiosità non si resiste. 

In ogni caso il primo romanzo rosa della storia non appartiene a questa famosa collana, ma è stato pubblicato molti anni e molti anni prima. 

Si parla del romanzo epistolare Pamela, o la virtù premiata opera di Samuel Richardson, uno degli scrittori inglesi più importanti e noti del secolo VXIII. 

Il romanzo pubblicato la prima volta nel 1740 racconta la storia di una cameriera quindicenne, una certa Pamela Andrews, che dopo la morte di Lady B, sua padrona da sempre, passa naturalmente  al servizio di suo figlio, il signor B, un uomo che comincia farle avance indesiderate. 

Respinto, il signor B cerca di convincerla e per farlo arriva a tenerla prigioniera per quaranta giorni, arrivando, durante questa prigionia, per ben volte al punto di stuprare la ragazza. 

Pamela, disperata, (nel frattempo sta anche scrivendo un diario) pensa anche al suicidio, finché si accorge che, nonostante il comportamento dell’uomo, in lui c'è anche qualcosa di affascinante. 

Il signor B intuisce che con la violenza e la forza non otterrà nessun risultato, e allora cambia strategia e  inizia allora a corteggiare la ragazza in maniera molto tenera e delicata. 

Finirà così per innamorarsi della ragazza e delle sue straordinarie doti morali e umane. 

Il giovanotto arriverà per ben due volte a chiederle di sposarla prima che la ragazza, anche lei innamorata, sia veramente convinta della scelta. 

Tutto, ovvio, come vuole un romanzo rosa, finisce bene: i due eroi si sposeranno e saranno accettati dalla società dell'epoca, anche se il signor B svelerà alla ragazza di avere anche una figlia illegittima. 

Il romanzo fu un vero best seller all’epoca, tuttavia ma anche molto criticato per la sua licenziosità.

Un'ottimo record letterario, non c'è che dire.

16 commenti:

  1. Ce l'aveva con sé una mia amica una sera che andammo al cinema insieme. Mi disse tra le altre cose che il nome si pronuncia Pàmela e non Pamèla e che a quel libro era ispirato lo sceneggiato Elisa di Rivombrosa. Non so se sia davvero così perché non ho mai verificato.

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  2. Sì, è vero: da Pamela è tratto Elisa di Rivombrosa, per lo meno la prima stagione.
    Tanto che in realtà il progetto iniziale di Elisa era un altro, doveva essere girato all'estero dal grande Deodato (il regista di Cannibal Holocaust) ma poi la Mediaset trasformò il tutto in ciò che si è visto in tv :)

    Ah, preferisco Shamela! :p

    Moz-

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    1. Grazie della conferma Miki, sei una vera miniera di informazioni :). Deodato? Wow! Mi stai forse confermando anche che Pamela è una buona lettura?

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    2. Come non detto Miki... mi era sfuggito l'ultimo rigo del tuo commento. Se preferisci Shamela è ovvio che Pamela non ti sconfinfera!

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    3. Come non detto Miki... mi era sfuggito l'ultimo rigo del tuo commento. Se preferisci Shamela è ovvio che Pamela non ti sconfinfera!

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    4. Ivano, io purtroppo ne ho le palle piene (si può dire piene? :p) di Lett. Inglese, dopo anni e anni di esami all'università. Pamela, Shamela, novel, romance... li ho sviscerati fino alla morte.
      Poi, da amante del cinema, amo Deodato e leggendo una sua lunghissima intervista, ho saputo di questa storia: lui aveva anche già girato il promo e ho visto una foto col regista e un'attrice (a me sembra Elisabetta Pellini, ora giustamente nota, ma all'epoca poi ebbe anche un piccolo ruolo in Rivombrosa).

      @Ferruccio: grazie a te ;)

      Moz-

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    5. Moz- sei sempre estremamente prezioso e preparato

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    6. Oddio, diciamo che m'intendo di qualche cazzata, dai Power Rangers a Rivombrosa :p

      Moz-

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    7. sì, diciamo così, va... se ti fa piacere.

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    8. non è che mi fa piacere, è la verità... non sono preparato sulle cose serie XD

      Moz-

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  3. Contalo nei primati letterari anche per un altro motivo: è da lì che è nato il nome Pamela.

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  4. ahaha ricordo ancora la spiegazione della prof d'inglese su questo libro e esordì con la frase "Ragazze voi ce l'avete ancora la virtu?" chiese un nostro compagno di classe se lui preferiva una ragazza vergine o no. aahahaahah

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