Sono sempre più convinto che sia arrivato il momento di pubblicare finalmente un lavoro personale, così ho tolto i racconti che avevo sul blog.
Hanno svolto il compito che mi aspettavo in maniera egregia.
Con il tempo ho ricevuto le risposte che mi attendevo e adesso ritengo sia giunto il momento di pubblicare e mettere in vendita, in maniera rieditata, questa prima parte di produzione personale.
Racconti… racconti a metà tra la satira e il fantastico visto che per lo più si tratta di storie che raccontano situazioni comuni portate all’estremo da un piccolo elemento fantastico o irrealistico che dir si voglia.
Il problema che si presenta però consiste nel fatto che al momento non ho ancora deciso come proporli e che strada seguire per la pubblicazione.
Pubblicare il lavoro attraverso il Self Publishing o cercare di mettere a frutto alcune conoscenze dell’editoria tradizionale?
Vi confesso che non so come muovermi.
Conosco diversi scrittori che hanno pubblicato e continuano a sfornare racconti, saggi e romanzi con il Self Publishing e sembrano soddisfatti. Inoltre una scelta di questo tipo è quella che comporta meno difficoltà per quanto riguarda i tempi di messa in opera di un prodotto, ma detto tra noi è una strada immune da rischi e fino a dove può portare?
È ovvio che la pubblicazione di un libro presso una casa editrice da una garanzia di tipo professionale che un’autopubblicazione suppongo non sia in grado di offrire se non ci è fatti un nome a monte.
Ma le difficoltà di approdare in realtà del genere, piccoli o grandi che siano, le conosciamo tutti.
Per questo pubblico questo articolo. Vediamolo come una sorta di sondaggio, sperando di non scatenate flame, perché non è il mio proposito.
Voglio solo avere le idee più chiare e poi esperienze già vissute oltre a essere di aiuto al sottoscritto potrebbero servire a qualcun altro nelle mie stesse condizioni.
In un mondo sempre più complicato e difficile i suggerimenti sono sempre preziosi e utili! Insomma dite la vostra!
non saprei, comunque qualsiasi decisione tu prenda, in bocca al lupo !!
RispondiEliminaCrepi!
EliminaCiao ferruccio, personalmente ho ricevuto ben 2 "fregature" dalle case editrici, sarei orientati versi chi fa da sè... cmq se può esserti utile ti indico questo link per i diritti d'autore http://www.costozero.org/wai/u2.html buon lavoro
RispondiEliminaGrazie Francesco, prezioso!
EliminaTi confermo quanto detto qui sopra da Francesco, Ferruccio. Io ho avuto a che fare (dall'altro lato della scrivania, cioè per lavoro) con il settore esordienti di una piccola casa editrice e, per la mia esperienza, queste tendono purtroppo a "fregare" l'ignaro autore. Per le grandi case editrici non so dirti. In ogni caso io userò senza dubbio alcuno il self-publishing per il mio Shaula.
RispondiEliminaL'orientamento pare quello anche per me
EliminaNon so che consiglio darti, perché anche io sto raccogliando tutto il materiale che ho scritto (racconti ad episodi e one-shot) con l'intenzione di farne, probabilmente, film pdf /e book.
RispondiEliminaInfatti, mi informerò da te, probabilmente... XD
In bocca al lupo!
Moz-
mi sa che sbagli persona a chiedere... ahahha vedremo tra qualche mese
EliminaFurbo, MikiMoz, ti manda in avanscoperta! :-)
Eliminaè un bel dilemma amletico, ma direi che la pubblicazione con l'editoria tradizionale, se si riesce, è ancora la via migliore.
RispondiEliminacon l'autopubblicazione bisogna sbattersi parecchio per farsi autopromozione. ovviamente avere una casa editrice sotto questo punto di vista è molto più utile, perché fanno il "lavoro sporco" al posto tuo. :)
Grazie Marco
EliminaPubblicare con un editore può essere più professionale e forse gratificante, però verifica bene le condizioni che ti offre l'editore. Se, per dire, è un piccolo editore e per far quadrare le spese venderebbe il libro cartaceo a più di dieci euro e l'ebook a 5 / 6 euro, poi diventa più difficile vendere. Inoltre, devi valutare se la tua remunerazione vale la pena. Per dire: se propongono accordi in base ai quali fino a un certo numero di copie vendute non prendi nulla, e inizi a incassare le royalties solo dopo aver superato quel tetto prefissato, devi valutare se pensi di vendere quelle copie. Inoltre una parte del copyright passa all'editore, e ti blocca se successivamente decidessi di pubblicare con un altro...
RispondiEliminaIl self publishing ti permette di mantenere il possesso esclusivo del copyright, e anche di stabilire il prezzo di vendita per gli ebook (un esordiente in genere vende poco, ma se il prezzo è molto basso puoi invogliare maggiormente all'acquisto).
Ecco, questi sono le situazioni da valutare.
chiarissimo Ariano
EliminaSono per l'editoria tradizionale, purtroppo nel self publishing spesso convergono autori che hanno ricevuto molti rifiuti o che non hanno tempo nè voglia di confrontarsi coi tempi lunghi e la dura selezione che l'editoria tradizionale comporta, e anche chi ha un testo di valore fa fatica a emergere, a farsi notare in quella palude. Editori piccoli e onesti ce ne sono, per i grandi invece occorre quasi sempre passare attraverso una buona agenzia letteraria.
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