Ricchissimo mese d'incontri gennaio e terza intervista sul mio blog per l’anno 2014: questa volta presento uno chiacchierata con Alessandro Napolitano, cofondatore di Electric Sheep Comics, uno studio artistico e allo stesso tempo un laboratorio virtuale dove un gruppo di persone sono unite dalla voglia di raccontare storie e di rappresentarle usando i vari stili attribuiti al mondo dei fumetti, primo tra tutti la graphic novel.
Benvenuto Alessandro e grazie per la tua disponibilità, puoi essere più specifico nello spiegare ai miei lettori cosa è Electric Sheep Comics?
Ciao Ferruccio, grazie per questo incontro. Electric Sheep Comics (ESC per gli amici) lo possiamo definire un laboratorio virtuale, dove autori e disegnatori condividono i propri progetti per farli progredire. Una volta terminati, sarà possibile cercare insieme gli sbocchi che porteranno a una pubblicazione cartacea o elettronica.
Chi sono i cofondatori di ESC e che ruolo hanno?
ESC è nato durante la pasqua del 2012. I fondatori, oltre me, sono stati Roberta Guardascione, Riccardo Iacono e Claudio Fallani. Abitiamo in città diverse e gli accordi sono stati presi durante un fitto giro di email!
Io e Claudio abbiamo scritto le prime sceneggiature per i fumetti d’esordio e oggi ci diamo da fare con le “pubbliche relazioni”.
Roberta e Riccardo sono disegnatori, sono loro a valutare la parte artistica delle opere che arrivano in redazione. In due anni ESC è cresciuto in fatto di collaboratori: tra sceneggiatori, disegnatori e grafici web siamo in ventisei.
Qual è la vostra mission?
La mission è quella di unire le forze per cercare di uscire dall’anonimato, farci spazio attraverso l’underground letterario e in particolare nel mondo delle graphic novel che riteniamo essere l’habitat ideale dove esprimerci.
Abbiamo voluto un laboratorio virtuale che è anche un “gruppo” e l’abbiamo ispirato a quello delle rock band. Con la stessa energia, partecipazione, complicità, attraversiamo le vie del web e proponiamo i nostri lavori a un numero sempre crescente di appassionati.
Abbiamo voglia di crescere artisticamente e di divertirci, senza abbandonare l’idea di potere vedere un domani il nostro lavoro riconosciuto dalla “grande editoria”.
Come mai questo nome? Ha qualcosa a che fare con Philip K. Dick?
Assolutamente sì! “Do Androids Dream of Electric Sheep?” è stata l’ispirazione che ci ha portati a coniare Electric Sheep Comics. La visionaria fantasia di Dick è per noi uno stimolo a cercare “oltre”. Gli omaggi a Dick non sono finiti: la nostra mascotte si chiama Philip.
I tuoi maestri?
Non sono sicuro di averne. Di certo mio padre è un punto di riferimento a cui tendere, ma suppongo che la domanda fosse riferita ai “maestri letterari”. Sono una persona curiosa e come tale mi piace ricercare. Non ho un genere letterario preferito e considero un arricchimento leggere quanti più autori possibili. Forse il mio maestro letterario è proprio questo desiderio di ricercare e di completarmi come lettore.

Come vedi il futuro della graphic novel?
Sui Tablet? Con i fumetti che si animano e parlano? In 3D? Ma anche no! O meglio, nulla di sbagliato se questo dovesse essere il futuro. Io però mi tengo la carta e le cover plastificate.
Non abbandono lo sfizio di annusare le pagine, né la mania di aprire appena il centro pagina per non scollare l’albo. Mi tengo tante cose che appaiono superate, perché fanno parte di me. Se poi il futuro dovesse andare in una direzione diversa io sarà pronto a seguirlo e mi porterò dietro ciò di cui ho bisogno.
Quali sono i progetti di ESC già portati a termine? E quelli futuri?
Rispondere a questa domanda mi dà molto gusto. Mi rendo conto, pensando ai progetti che abbiamo realizzato e a quelli in cantiere, a quanta strada abbiamo percorso. Electric Sheep Comics collabora con le Edizioni Il Foglio e insieme hanno dato vita alla collana ESC-Collection dedicata alle graphic novel. Sono stati pubblicati i primi due albo contaminati dal genere Pulp: Touch & Splat e Blood Washing. Selezioniamo e pubblichiamo fumetti brevi per la rivista Terre di Confine, edita da Plesio, e abbiamo collaborato con la rivista “Knife” di Nero Café.
C’è in piedi una sinergia con le Edizioni Nero Press per portare su carta (e a colori!) una seria a fumetti ispirata a un grande scrittore del genere “fantastico”.
Abbiamo un accordo con i direttori della rivista SciFi “Cronache di un sole lontano”, l’eccellenza dello Scifi italiano, per un numero del magazine a fumetti.
Siamo coproduttori del corto cinematografico“La lunga notte di Victor Kowalsky e partner della serie tv e web Funk-azzisti.
Nel 2014 usciranno altri due volumi della ESC-Collection e stiamo lavorando a un progetto ambizioso che vede la realizzazione di un lungometraggio horror.
Dove possiamo incontrarvi sul web?
La casa virtuale di ESC si trova all’indirizzo www.escomics.com.
Il sito è sempre aggiornato all’ultima novità. Teniamo molto alla nostra pagina Electric Sheep Comics (venite a lasciare il vostro MI PIACE), dove proponiamo concorsi, anteprime e diamo modo ai nostri fan di pubblicare disegni e strip.

Ti piace quest’epoca, o avresti preferito vivere in un altro periodo o magari nel futuro?
Bah, dire che mi piace è troppo, però non soffro neanche di rigetto.
Sono del 1971 e ho l’età giusta per avere vissuto da protagonista la rivoluzione informatica quando questa si è affacciata alla grande distribuzione.
Noi abbiamo visto crescere il computer domestico, dal cucciolo Vic20 ai Mac, dal 486 alle schede madri più spinte per i videogiochi moderni.
Il mio preferito?
La nostalgia suggerisce il mitico C64 per le ore passate a programmare in Basic. Questa è la mia epoca, e nonostante molte schifezze me la tengo e cerco di viverla al meglio delle possibilità che ho. Se potessi fare un salto nel passato? Sono romano e un giro per la Roma augustea lo farei. Il futuro invece mi spaventa, anche per il solo fatto di sentirmi in qualche modo responsabile di quello che sarà. Se fosse possibile mi piacerebbe assistere alla reazione dell’uomo il giorno in cui avrà di fronte una razza aliena. Vorrei proprio vedere “l’effetto che fa”.
Bene, non ti chiedo altro e ti saluto lasciandoti alle prese con la mia solita domanda telepatica, ormai un must delle mie interviste, naturalmente vedi tu cosa vuoi rispondere.
Intanto lasciami ringraziare ancora per questa chiacchierata, lo faccio a nome di tutto Electric Sheep Comics. E ora la risposta, anche questa telepatica. Ti è arrivata?
L'idea mi sembra molto buona, e il nome è assolutamente carino! :)
RispondiEliminaMi sembra si siano ritagliati il loro spazio, fa piacere vedere che progetti del genere funzionano!
Moz-
Sì, assolutemente
EliminaSono molto interessanti, queste realtà "ridotte", però bisogna avere la fortuna di scoprirle. Grazie per la segnalazione!
RispondiEliminaPrego!
EliminaCiao Moz, il nome riscuote sempre tanto successo!
RispondiEliminaÈ vero Salomon, come ESC ci sono molte realtà interessanti. Spesso l'ostacolo più grande da superare è vedere passare il tempo senza che nulla di buono si sia concretizzato. Noi abbiamo pazienza e ce la mettiamo tutta!
Grazie per la simpatia dimostrata.
Ale.