Un Vocabolario tira l’altro e sempre per merito degli Accademici della crusca. Appena settimana scorsa avevo segnalato A Worlde of Wordes: Il primo vocabolario italiano-inglese della storia e questo lunedì - l’onore di essere segnalato e di finire nella rubrica dei primati letterari - tocca al primo vero Vocabolario della lingua italiana.
L’opera uscì nel 1612, grazie al lavoro di realizzazione e alla pubblicazione dell'Accademia della Crusca, istituzione italiana ben conosciuta che raccoglie tra le sue fila studiosi ed esperti di linguistica e filologia.
Naturalmente quando il vocabolario uscì suscitò, come è lecito, grande interesse ma accese pure dispute piuttosto calorose riguardo ai criteri adottati.
A molti critici, per esempio, non piacque l’aperto uso del fiorentino arcaico proposto dal Vocabolario, anche se bisogna dire che per parecchi secoli rappresentò - in un’Italia ancora politicamente e linguisticamente divisa in tanti piccoli staterelli - l’unico e il più prezioso tesoro basato sulla lingua comune.
Va detto inoltre che il vocabolario fu molto apprezzato ed ebbe fortuna in tutte le parti d’Europa divenendo una specie di standard e modello di metodo lessicografico per le altre accademie europee tanto da essere usato poi nella redazione dei vocabolari delle rispettive lingue nazionali.
Deputati per il Vocabolario, una commissione composta di quattro accademici - Carlo Macinghi, Francesco Marinozzi, Piero Segni e Francesco Sanleolini. Vennero nominati nel 1597 proprio per affrettare e facilitare il lavoro di redazione del Vocabolario.
A proposito voi che vocabolario usate?
io sono iscritto alla loro pagina FB ogni tanto pubblicano cose interessanti
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