Nella mia continua ricerca di primati letterari, utili per rimpinguare la mia rubrica, mi sono imbattuto in quello che è considerato il primo testo religioso della storia, e per trovarlo sono dovuto andare in Egitto, a Sakkara per la precisione: la grande necropoli situata a circa 15 Km a sud della piramide di Cheope a ovest del Nilo, antico cimitero della città di Menfi.
Si tratta de i Testi delle Piramidi, testo consistente in 759 formule o espressioni - forse è meglio chiamarle invocazioni - incise in geroglifici sulle pareti di camere sepolcrali di alcune delle piramidi del Tardo Antico Regno e del Primo Periodo Intermedio.
I Testi delle Piramide sono, quindi, essenzialmente e giustamente i testi sacri più antichi conosciuti.
Dai geroglifici risulta che alcuni di questi testi servivano a proteggere il defunto da tutte le forme di male che avrebbe incontrato nell’aldilà, mentre altri si riferivano sempre al caro estinto come Osiride e parlavano di offerte e resurrezione.
Altri ancora dovevano servire al defunto per indicargli la strada verso gli inferi o forse per rendere possibile un viaggio verso Ra - il Dio Sole - nell'aldilà.
Ma sotto sotto tutti riguardavano il viaggio del sole attraverso l'aldilà durante le 12 ore di completa oscurità e la sua apparizione ogni mattina.
I testi incisi sulla piramide del Faraone Pepy I, nella sua piramide appena a sud di quella di suo nonno Unas, a Saqqara, furono i primi a essere scoperti nel 1881 dall’egittologo francese Gaston Maspero, benché quelli di Unas sono i più antichi in assoluto (2375-2345 a.C.).
A Samuel Mercer, invece, egittologo e archeologo britannico si deve la prima completa traduzione in inglese di questo testo misterioso: prima traduzione completa in qualsiasi lingua.
La storia e la civiltà egiziana hanno un grande fascino,mi sento attrata da tutto ciò che riguarda gli antichi egizi e la loro religiosità ritengo sia veramente la più antica .
RispondiEliminaSì, cultura affascinante
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