giovedì 1 agosto 2013

J. K. Rowling vince la causa sulle rivelazione di Robert Galbraith

Chi non conosce J. K. Rowling, la scrittrice britannica, autrice della vendutissima e conosciutissima saga che ha come protagonista l’occhialuto maghetto che risponde al nome di Harry Potter?

Be' la signora in questione ha vinto la causa intentata nei confronti di un ufficio legale ritenuto responsabile di aver rivelato al mondo che dietro l'identità del romanziere  Robert Galbraith, misterioso esordiente firmatario del romanzo The Cuckoo’s Calling - romanzo salito ai vertici delle vendite appena si è conosciuto il nome vero del ghostwriter - ci fosse lei stessa.

L’ammissione di essere l’origine della fuga della notizia che ha scatenato lo scoop arriva direttamente dallo studio di avvocati Russels - lo studio chiamato in causa dalla scrittrice. 

Il responsabile sarebbe infatti uno dei suoi associati, l’avvocato Chris Gossage, che avrebbe rivelato casualmente  il segreto a un'amica, Judith Callegari, amica che in seguito aveva passato l'informazione utilizzando twitter al Sunday Times

Insomma un giallo per il giallo, che però ha dato ragione alla già ricchissima quarantottenne scrittrice inglese. 

La Rowling tuttavia, forse pentita, dalla decisione dell'Alta Corte di Londra avrebbe deciso di ritirare la denuncia e lasciare che siano gli avvocati stessi chiamati in causa a stanziare una generosa somma che andrebbe in beneficenza all’Ong Soldiers' Charity: un ente che fornisce supporto ai soldati in congedo e delle loro famiglie, (soldati in congedo come il protagonista del romanzo). 

Che anche questa sia la solita e abile mossa studiata a tavolino dagli esperti di marketing per aumentare ancora di più le vendite del libro, nonostante la scrittrice si ostini a negare?

Fonte Los Angeles Times


11 commenti:

  1. Certo che si è parlato tanto di Rowling e dei sui libri, sicuramente dopo questa vicenda si continuerà a farlo!

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  2. beh chi la dura la vince.. come si dice :D

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  3. Che l'bbia fatto apposta o no , ha fatto bene se non voleva che si dicesse che era lei con il nome di Robert Galbraith, bisognava rispettare la sua scelta.

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  4. Sembra un modo per far parlare ancora di lei, anche se mi piacciono i suoi romanzi e ho il massimo rispetto per tutto quello che intraprende. Lodiamo il fatto che darà ancora una volta tutto in beneficienza.

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  5. Potrebbe essere che sia tutto studiato per far parlare e aumentare le vendite... Oramai si fa di tutto per raggiungere un obiettivo!

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  6. ma soprattutto... chi se ne importa? :-) se leggo un libro lo faccio per il libro, non per quanto si dice sull'autore.

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  7. pubblicità tutto per far parlare di se

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