La continua ricerca di Primati letterari oggi mi porta a ficcare il naso nel mondo picaresco di cui voglio citare la prima opera del genere della storia.
Il romanzo in questione è Lazzarillo de Tormes, opera anonima spagnola di cui non si conosce con certezza la data di composizione.
La sua realizzazione è ipotizzabile, grazie a qualche indizio storico contenuto nella narrazione, al 1525.
Il lavoro scritto da un autore colto e misterioso che attinge alla tradizione popolare e realistica dei cantastorie medievali e alla novellistica è considerato il prototipo della letteratura picaresca, genere sviluppatasi tra il XVI e XVII secolo.
Il romanzo è narrato in prima persona e in stile epistolare e il protagonista parla delle proprie avventure in modo del tutto cronachistico, senza commenti o riflessioni d'ordine morale.
La figura di Lazarillo e le sue vicende sconclusionate riflettono la situazione di incertezza della Spagna di Carlo V, soggetta in quel periodo a una grave crisi economica e caratterizzata da squilibri sociali.
Il giovane non è altro che un mascalzone che si serve di tutti gli espedienti per procurarsi da vivere. In viaggio da una parte all’altra, sempre affamato, non disdegna di servirsi di mezzi anche illeciti pur di tirare avanti.
La sua vita errabonda lo porta a prestare i suoi servizi dapprima a un mendicante cieco, poi a un prete avaro, e via via ad altri personaggi sino a un arciprete, per cui farà il banditore di vini, finché di quest'ultimo sposerà la serva.
Il lavoro non è mai stato pubblicato integralmente fino al XIX secolo e fu proibito dall'Inquisizione nel 1559
É un libriccino stupendo, molto provocatorio per i suoi tempi. Lo lessi per l'esame di letteratura spagnola e lo consiglio a tutti.
RispondiEliminaGrazie Ariano, sei sempre prezioso!
EliminaProponi sempre delle belle letture, e questa mi affascina molto!
RispondiEliminaGrazie Claudia
EliminaIl Picaresco... cosa mi hai fatto ricordare! Avevo completamente rimosso questo filone letterario!!!
RispondiEliminaContento di avertelo ricordato
EliminaI romanzi censurati in passato destano sicuramente un maggiore richiamo. Mi sa che nemmeno io sono esente da questa attrattiva, per cui non vedo l'ora di leggerlo...
RispondiEliminaSe lo trovi in giro, non so se c'è
EliminaIo a casa ne ho una copia, se siete interessati vi posso dare l'edizione.
EliminaComunque si trova tranquillamente da Feltrinelli.
Io l'acquistai all'international, date un occhio nel sito web.
Grazie Francesca:-)
EliminaMi piace leggere le tue proposte quotidiane, che risvegliano ricordi di letture passate o mi danno nuove informazioni e spunti. Sapevo che il genere picaresco aveva origini spagnole, ma conosco di più quello inglese.
RispondiEliminaL'ho sempre associato con gli spagnoli
EliminaI tuoi articoli li trovo sempre molto interessanti....complimenti
RispondiEliminaGrazie Salvatore
Eliminagrazie dei tuoi ottimi consigli,mi piace perchè inviti alal lettura cosa poco gradita oggi con internet mi invogli a comprare i libri cosa che non faccio da anni grazie
RispondiEliminasi fa quel che si può
EliminaRiscrivo il commento, mi ha dato errore...
RispondiEliminaDicevo, quest'opera l'ho letta e riletta più volte, anche analizzata nel dettaglio nel mio corso universitario della triennale.
Espone in maniera ironica la situazione dell'epoca in Spagna, in maniera a volte fin troppo esplicita per i gusti dell'Inquisizione.
Lo consiglio, se possibile, in lingua.
Grazie Francesca:-)
EliminaUna lettura interessante che non mancherà sotto il mio ombrellone!
RispondiEliminainteressante, mi hai incuriosito!
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