Qualche giorno fa celebravo il ventennale del World Wide Web, oggi, invece, in tutto il mondo, è il momento di ricordare un altro evento ventennale: quello del World Press Freedom Day, ovvero la Giornata mondiale della libertà di stampa.
Oggi, la ricorrenza istituita per la prima volta ufficialmente proclamato durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993 compie quindi vent’anni - ricorrenza istituita per sensibilizzare l'importanza della libertà di stampa e per ricordare ai governi il dovere di rispettare e sostenere il diritto alla libertà di espressione sancito dall'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Di conseguenza oggi è anche la giornata in cui verrà assegnato il Premio UNESCO / Guillermo Cano World Press Freedom, onorificenza creata nel 1997, in onore di una persona, di organizzazione o di un’istituzione che ha dato un contributo eccezionale per la difesa e / o di promozione della libertà di stampa in tutto il mondo, soprattutto quando questo è realizzato nel volto di pericolo.
Il premio - che prende il nome Guillermo Cano Isaza, l' editore del colombiano giornale El Espectador , assassinato a Bogotà il 17 dicembre 1986. Cano era stata una voce critica contro i potenti signori locali della droga - ha un valore di 45.000 dollari americani.
Il premio, per la cronaca, quest'anno, è andato alla giornalista Etiope Reeyot Alemu.
Grazie. I tuoi post sono sempre fonte di nuove nozioni. Non sapevo di queste ricorrenze.
RispondiEliminaGrazie a te:-)
EliminaNessun giornalista italiano contemporaneo potrebbe mai vincerlo...
RispondiEliminaPenso anche io
EliminaD'accordo sul diritto alla libertà di espressione, ma è ancora lunga la strada dell'autoregolamentazione globale dei media. Più che altro le varie organizzazioni per la difesa della stampa a livello mondiale stanno lavorando per ottenere la completa impunità dei giornalisti fornendo a questi ultimi, nei paesi ove vengono sottoposti a processo, consulenze gratuite in materia di legislazione. E' chiaro che non dovendo più sottostare ad alcuna normativa, sia sotto l'aspetto morale che quello penale, si assista, da 20 anni a questa parte, a un vero regresso dello standard professionale ed etico del giornalismo mondiale. I nostri in Italia ancora si salvano, ma scalcitano per avere anche loro la piena immunità :-)
RispondiEliminaIl discorso è interessante Jennaro e mi spiace di non essere all'altezza per poterlo portare avanti
Elimina...I tuoi post sono sempre interessanti e mi fanno conoscere cose nuove!!! Grazie
RispondiEliminaPrego
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