domenica 5 maggio 2013

Il decalogo dello scrittore di Carmen Jodra

Non conoscevo Carmen Jodra neanche di nome prima di trovare questo simaptico decalogo che ho tradotto dalla lingua spagnola. 

Non la conosco neppure adesso però almeno ho imparato che Carmen è una poetessa nata a Madrid nel 1980 e che si laureata in Filologia Classica alla Università Autonoma di Madrid. 

Ora so che nel 1999 ha vinto il XIV Premio Hyperion con il suo libro Las moras agraces e che ha ottenuto un clamoroso successo di critica e di vendita riuscendo a stmapare sei edizioni del libro in un anno. 

Nel 2004 ha pubblicato un nuovo libro di poesie Rincones sucios

Be’ io non ho mai letto nulla della sua poesia ma questi dieci punti sono decisamente carini e interessanti 

1 - Lo scrittore è una persona normale che è consapevole delle sue esperienze di persona nella media 

2 - è sempre più scrittore perché intensifica ulteriormente queste esperienze 

3 - Scrive perché non ha scelta 

4 - Lui è il suo primo lettore 

5 - Lui è il suo unico critico 

6 - In tutto questo tende a vedere sempre la bottiglia mezzo vuota 

7 - Sente di prostituirsi quando vieni pagato per quello che scrive 

8 - Sente che sta facendo striptease quando leggono quello che scrive (ma forse vi piace) 

9 - È terrorizzato che la sua arte può trasformarsi da un lavoro da otto a un lavoro da tre 

10 - Non accetta le generalizzazioni come quelle scritte in questo Decalogo dello scrittore

12 commenti:

  1. "Sente di prostituirsi quando vieni pagato per quello che scrive "
    Ecco, proprio no :-D

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  2. La prima impressione, leggendo questo decalogo, è che Carmen Jodra deve avere una ben scarsa considerazione di se stessa, ma soprattutto, non mostra di avere molta stima della professione dello scrittore. Un'iniezione di fiducia e di allegria non le farebbe male... :-)

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  3. Credo che se fossi scrittrice avrei timore che mi accadesse davvero quanto riportato al punto 9 :-)

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  4. Forse l'unico vero è il punto 10.. :)

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  5. Lo scrittore deve saper infondere il piacere della scrittura e di dire la verità.E' un lavoro di responsabilità e la retribuzione deve essere come negli altri lavori il dovuto per l'impegno senza pensare che sia un prostituirsi.Le idee non devono prostituirsi.

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