Confesso che è la prima volta che sento nominare Il castello di Otranto, romanzo dello scrittore e 4º Conte di Orford, Horace Walpole.
Ma il bello e il divertimento della rubrica Primati letterari e che non si sa mai a cosa si va incontro e cosa può capitare tra le mani. Certo non mi sarei aspettato che si trattasse del primo romanzo gotico della storia.
All’inizio ero più propenso a prendere in considerazioni i lavori di Poe e di Lovecraft, poi per caso, la ricerca in lingua inglese mi ha dato Walpole come risultato e allora non posso fare altro che catalogarlo…
Be’ siccome ho detto che non conosco il libro e neppure l’autore, non posso certo mettermi a fare una recensione del romanzo.
Sarei molto contento se qualcuno avesse da dire una voce in merito.
Io mi limito a riportare ciò che ho trovato in Wikipedia dove c’è scritto che nelle intenzioni di Walpole, il romanzo fu un tentativo di unificare il naturale e il romanticismo e questa considerazione appare chiara rileggendo la prefazione della seconda stesura:
Fu un tentativo di miscelare le due anime della narrativa, l'antico e il moderno. In principio era tutto immaginazione ed improbabilità: in seguito, la natura è sempre stata copiata con successo... L'autore delle pagine seguenti ritiene possibile riconciliare i due tipi.
Be' eccovi il primo romanzo gotico della storia:
Quante volte lo citava la professoressa di letteratura inglese! Era uno dei testi di riferimento per il corso del 3° anno, e lei ogni tanto se ne usciva con 'the castle of Otrànto' (accento rigorosamente sulla a della seconda sillaba, perché gli inglesi lo pronunciano così).
RispondiEliminaBello!
EliminaPure io non lo conoscevo
RispondiEliminaabbiamo imparato qualcosa oggi
EliminaL'ho letto quasi vent'anni fa, insieme ad altri romanzi gotici contenuti nel tomo "I Grandi Romanzi Gotici", tra cui Il Monaco di Lewis e Il Confessionale dei Penitenti Neri della Radcliffe. Ammetto però di ricordarmi sì e no la trama, credo perché fu uno dei meno incisivi della raccolta.
RispondiEliminaBravissimo, anche io stessa edizioni e stessi 20 anni fa! Un'ottima raccolta di capostipiti!!
EliminaInteressante:-)
EliminaMi hai ricordato per un momento il corso di Letteratura Inglese I. Momenti di puro godimento :)
RispondiEliminaE.
Davvero?
EliminaMai sentito ma il titolo mi attira a leggerne il contenuto, grazie
RispondiEliminacontento di essere utile
EliminaDalla Trama che leggo su Wikipedia se ne potrebbe ricavare un ottimo teleromanzo :-)
RispondiEliminaahha, già!
EliminaMi viene da pensare che fu fatto, ma magari ricordo male
EliminaLetto anche io venti anni fa, nel mio caso fu nell'edizione "Mille Lire" della Newton, indispensabile per il suo valore storico dal momento che è l'iniziatore di un vero e proprio genere, ma come tra completamente risibile perfino per quei tempi.
RispondiEliminaTitolo del tutto nuovo nella mia mente
EliminaE' un romanzo così tanto gotico che è riuscito a mandarmi in palla l'eReader durante la lettura e non sono riuscito ad andare oltre la fuga nei sotterranei. Non mi era mai capitato un ebook infestato!
RispondiElimina:D
ahhah, buono a sapersi
EliminaTra i preferiti della prof di letteratura inglese! ... devo ammetter che riuscì a farmelo amare!
RispondiEliminaSono contento:-)
EliminaIo sto lavorando a un saggio sul romanzo gotico. Prima di Poe e Lovecraft ci sono stati numerosi casi di letteratura di quel genere, anzi, tecnicamente parlando Poe e Lovecraft sono già fuori dal periodo in cui viene contestualizzato il romanzo gotico vero e proprio. ;)
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda Il castello di Otranto è anche una bella lettura.
Ciao,
Gianluca
Grazie del contributo Gianluca
Eliminanon lo conoscevo ma ammetto che potrebbe interessarmi
RispondiEliminaSiamo sulla stessa barca
Eliminaè sempre molto interessante quello che scrivi
RispondiEliminaGrazie Mary
EliminaSempre sfiziosi i tuoi primati letterari...
RispondiEliminaGrazie Lucia
Eliminanon lo conosco,ma mi hai incuriosita.....
RispondiEliminaBene:-)
EliminaCome altri, vecchia lettura, grazie alle strabenedette edizioni economiche, anche contestate ai nostri giorni, ma fra Newton e Feltrinelli vari ci siamo fatti le ossa.
RispondiEliminaDevo dire che fu una lettura nella norma, sicuramente a tratti arrancante, non vi trovai cose che ho sempre ricercato e ricevuto in altro gotico (ma per essere lo starter non è male!).
Be' grazie del contributo Luigi, i vostri commenti sono essenziali
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