lunedì 13 maggio 2013

Il castello di Otranto: un romanzo gotico per davvero

Confesso che è la prima volta che sento nominare Il castello di Otranto, romanzo dello scrittore e 4º Conte di Orford, Horace Walpole

Ma il bello e il divertimento della rubrica Primati letterari e che non si sa mai a cosa si va incontro e cosa può capitare tra le mani. Certo non mi sarei aspettato che si trattasse del primo romanzo gotico della storia. 

All’inizio ero più propenso a prendere in considerazioni i lavori di Poe e di Lovecraft, poi per caso, la ricerca in lingua inglese mi ha dato Walpole come risultato e allora non posso fare altro che catalogarlo… 

Be’ siccome ho detto che non conosco il libro e neppure l’autore, non posso certo mettermi a fare una recensione del romanzo. 

Sarei molto contento se qualcuno avesse da dire una voce in merito. 

Io mi limito a riportare ciò che ho trovato in Wikipedia dove c’è scritto che nelle intenzioni di Walpole, il romanzo fu un tentativo di unificare il naturale e il romanticismo e questa considerazione appare chiara rileggendo la prefazione della seconda stesura: 

Fu un tentativo di miscelare le due anime della narrativa, l'antico e il moderno. In principio era tutto immaginazione ed improbabilità: in seguito, la natura è sempre stata copiata con successo... L'autore delle pagine seguenti ritiene possibile riconciliare i due tipi.

Be' eccovi il primo romanzo gotico della storia:


32 commenti:

  1. Quante volte lo citava la professoressa di letteratura inglese! Era uno dei testi di riferimento per il corso del 3° anno, e lei ogni tanto se ne usciva con 'the castle of Otrànto' (accento rigorosamente sulla a della seconda sillaba, perché gli inglesi lo pronunciano così).

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  2. L'ho letto quasi vent'anni fa, insieme ad altri romanzi gotici contenuti nel tomo "I Grandi Romanzi Gotici", tra cui Il Monaco di Lewis e Il Confessionale dei Penitenti Neri della Radcliffe. Ammetto però di ricordarmi sì e no la trama, credo perché fu uno dei meno incisivi della raccolta.

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    1. Bravissimo, anche io stessa edizioni e stessi 20 anni fa! Un'ottima raccolta di capostipiti!!

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  3. Mi hai ricordato per un momento il corso di Letteratura Inglese I. Momenti di puro godimento :)

    E.

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  4. Mai sentito ma il titolo mi attira a leggerne il contenuto, grazie

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  5. Dalla Trama che leggo su Wikipedia se ne potrebbe ricavare un ottimo teleromanzo :-)

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  6. Letto anche io venti anni fa, nel mio caso fu nell'edizione "Mille Lire" della Newton, indispensabile per il suo valore storico dal momento che è l'iniziatore di un vero e proprio genere, ma come tra completamente risibile perfino per quei tempi.

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  7. E' un romanzo così tanto gotico che è riuscito a mandarmi in palla l'eReader durante la lettura e non sono riuscito ad andare oltre la fuga nei sotterranei. Non mi era mai capitato un ebook infestato!
    :D

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  8. Tra i preferiti della prof di letteratura inglese! ... devo ammetter che riuscì a farmelo amare!

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  9. Io sto lavorando a un saggio sul romanzo gotico. Prima di Poe e Lovecraft ci sono stati numerosi casi di letteratura di quel genere, anzi, tecnicamente parlando Poe e Lovecraft sono già fuori dal periodo in cui viene contestualizzato il romanzo gotico vero e proprio. ;)
    Per quanto mi riguarda Il castello di Otranto è anche una bella lettura.

    Ciao,
    Gianluca

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  10. non lo conoscevo ma ammetto che potrebbe interessarmi

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  11. è sempre molto interessante quello che scrivi

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  12. Sempre sfiziosi i tuoi primati letterari...

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  13. non lo conosco,ma mi hai incuriosita.....

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  14. Come altri, vecchia lettura, grazie alle strabenedette edizioni economiche, anche contestate ai nostri giorni, ma fra Newton e Feltrinelli vari ci siamo fatti le ossa.
    Devo dire che fu una lettura nella norma, sicuramente a tratti arrancante, non vi trovai cose che ho sempre ricercato e ricevuto in altro gotico (ma per essere lo starter non è male!).

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    1. Be' grazie del contributo Luigi, i vostri commenti sono essenziali

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