Gli scrittori preferiti da Giulio Andreotti

Era del tutto naturale che cercassi informazioni su quali potevano essere i libri e gli autori preferiti da Giulio Andreotti - politico, scrittore e giornalista nato a Roma il 14 gennaio 1919 e scomparso nella giornata odierna. 

Passerà alla storia come uno dei principali esponenti della Democrazia Cristiana e come uno dei protagonista della vita politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo, essendo Senatore a vita dal 1991, e oltre a essere stato il 16º, il 19º e il 28º Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, senza escludere tutti gli altri incarichi costituzionali. 

Purtroppo, però, riguardo ai libri e alla sue passioni letterarie non si trova molto. 

Le sue confessioni in merito sono quelle riferite a un’intervista rilasciata allo scrittore e critico letterario Edmondo Airoldi nel maggio del 1977.  

Andreotti, disse allora che in quanto ai romanzi – escludendo una divertente parentesi giovanile che ebbe per Wodehouse, maestro riconosciuto della lingua inglese e di stile, con ammiratori come Hilaire Belloc, Evelyn Waugh, Rudyard Kipling, Salman Rushdie e Douglas Adams - non ha avuto mai particolari preferenze. Nella stessa intervista Andreotti chiese anche di essere esentato dal parlare dei suoi contemporanei, benché ne apprezzasse diversi Aveva invece una convinta simpatia nei confronti Antonio Fogazzaro. 

Ma nulla per lui era in grado di superare l'attrattiva verso la stupenda costruzione logica delle pagine di Pascal.