Header: non c’è il due senza il tre

Vi sarete accorti che da qualche giorno ho cambiato l’header del blog. È la seconda volta che succede nell’arco di un mese. Terza da quando ho il blog. Ora spero vivamente di lasciare quello che ho inserito per un po’ di tempo, anzi di non cambiarlo mai più I motivi di questi cambi sono dovuti più che altro a consigli e a giudizi esterni, in alcuni casi mica tanto piacevoli e definirli ironici è un eufemismo. 

Naturalmente i giudici non hanno nulla a che vedere con la realizzazione grafica. Tutti e tre i lavori creati da Luca Morandi sono stati lodati, ciò che crea sconcerto è il messaggio che trasmettono. 

Nel primo caso, qualcuno aveva definito volgare l’omino seduto sul water. Be’ alla fine mica l’ho cambiato per quel motivo visto che le critiche non erano poi molte, ma trovandomi nella situazione di dover cambiare il sottotitolo per ampliare il raggio di azione del blog, non ho pensato due volte a cambiare anche l’impostazione grafica, accontentando i puritani. 

Non così è andata per il secondo header. La figura sdraiata sul divano ha portato a fraintendere completamente il significato del sottotitolo Otium. Significato che non ha nulla a che vedere con il dolce far niente ma corrisponde bensì a questa concetto di Domenico De Masi: 

mescolare il piacere del gioco con il "dovere" dello studio e del lavoro, fino a farli diventare un tutt'uno in cui proprio perché si perdono i confini, si annulla la componente faticosa del lavoro e si recupera la componente creativa e utilitaristica della creatività derivante dal piacere del gioco! 

Alla fine ho optato per una terza soluzione, spero, come già scritto, definitiva.

Una soluzione che oltre al mio nome e al mio cognome - sempre presente anche nelle altre soluzioni - mette anche la faccia, ma dopotutto è la mia e quindi a questo punto che problemi volete che mi ponga?