martedì 26 marzo 2013

Gli errori più comuni di un blogger

Da qualche mese non ricevo più i commenti che ero solito ricevere ai miei articoli. Le motivazioni possono essere diverse. Di sicuro non a nulla a che vedere con le visite che continuano a mantenersi sullo standard di sempre, nonostante le bizze della blogosfera. 

Va però detto che i commenti molto spesso sono un indice se non preciso almeno indicativo del lavoro che si sta facendo e quando latitano qualche dubbio sorge. 

È per questo motivo che ho cercato di stilare un elenco delle cose o Gli errori più comuni di un blogger che dal mio punto di vista danneggiano il blogging

Si tratta di considerazioni del tutto personali, magari anche banali e del tutto opinabili. 

Non è escluso, però, che in qualche misura potrebbero essere utili. 

1 - Scrivere articoli lunghi e illeggibili: scrivere articoli in media sulle trecento parole (meno di duecento sono poche e più di cinquecento troppe) 

2 - Mancanza di cultura o superficialità nei contenuti: scrivere articoli con tematiche inerenti alle proprie passioni dovrebbe garantire una certa cultura e preparazione. Poi ognuno è libero d’interpretare come vuole. 

3 - Trasmettere un messaggio negativo. Blog, siti, giornali e tutto quello legato alla comunicazione che trasmettono un messaggio negativo a lungo andare ti allontanano: apatia, noia, sarcasmo, supponenza, mancanza d’ironia, ricerca continua della polemica e della lite. 

4 - Non usare trucchi come i punti elenco e le marcature del testo: la maggior parte dei lettori legge solo i punti chiave, con punti elenco e marcature del testo si può sperare di catturare qualcuno e invogliarne il ritorno. 

5 - Abbellire con le immagini: inserire qualche immagine è più che necessario, deleterio non farlo. A volte un visitatore vi entra nel blog solo perché è catturato dalla vista di un’ immagine notata su un social network. 

6 - Evitare di parlare troppo di se stessi: purtroppo è uno dei punti più rischiosi anche perché un blogger di solito scrive in prima persona. Se è fondamentale farlo una volta che si è famosi e controproducente farlo all’inizio dell’attività di blogging. 

7 - Evitare di lamentarsi continuamente: esprimere il disappunto per qualcosa che non funziona è naturale, farlo in continuazione genera fastidio. 

8 - Adattare lo stile di scrittura: l’articolo deve essere scritto in modo da adattarsi allo spirito di chi legge il vostro blog. Non scrivete come un avvocato se chi vi legge sono calciatori. 

9 -  Uscire dalla nicchia: il mio blog è nato come strumento per postare i racconti che scrivevo, almeno questa era stata la molla di partenza, subito abbandonata quando mi sono reso conto del piacere derivato dal bloggare. Credo che l’ampliare gli argomenti e i contenuti possa sconcertare qualcuno ed è un rischio che va valutato in maniera obiettiva, l’arrivo di nuovi lettori equivale alla perdita di qualche vecchio afecionados. Certe scelte vanno misurate sul target dei lettori. 

10 - Non interagire con altri blogger: leggo diversi blog quotidianamente ma non sempre commento. Lo faccio quando penso di avere qualcosa in più da aggiungere, altrimenti mi limito a lurkare. Dopotutto non sopporto chi commenta soltanto perché vuole a sua volta essere commentato sul proprio blog. Mi rendo conto tuttavia che certi blogger ti visitano ( non ti leggono) solo se commenti. 

C’è altro? 


Probabile, l’elenco e soltanto il frutto della mia esperienza in fondo, se ne avete altri…

55 commenti:

  1. Erroraccio che vedo spesso è quello di non rispondere ai commenti che ti vengono fatti. Spesso capito in alcuni blog e noto una decina e più di commenti e nessuna risposta dal blogger che scrive. Che senso ha scrivere se poi non caghi i tuoi lettori?! Boooh! I misteri della vita... Ecco io in quei blog non ci passo più perché non mi diverto

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    1. Sì, ti quoto in pieno, io rispondo sempre. Se non lo faccio è perché mi sfugge

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    2. Non tutti hanno un lavoro che consente di stare sintonizzati col proprio blog minuto per minuto, e rispondere ai dibattiti. C'è anche chi, per lavoro, deve rimanere concentrato su ciò che fa, e non interrompere la propria attività a ogni nuova segnalazione di commento.

      Del resto, se è vero che i commenti alimentano il blog, è anche vero che i lettori non devono sentirsi obbligati a commentare.
      Sempre per quanto detto sopra, magari leggo la notizia prima di cominciare una attività, ma poi non ho la possibilità di partecipare al dibattito nei commenti.
      Insomma... ci vuol anche un po' di tolleranza verso il prossimo. Ma noto che spesso e volentieri, nel mondo dei blog, si va per estremi.

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    3. Naturalmente, sono d'accordo Glauco, nessuno è obbligato a commentare, ci mancherebbe, io parlo del mio blog e dei titolari del blog. Io rispondo sempre chi commenta un mio post, magari tardi, magari il giorno dopo ma devo dare un segno a chi commenta. Se il web master di un blog non risponde neppure ai commenti che riceve vuol dire che non tiente al suo blog.

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    4. Vero.
      Io non lo faccio abbastanza spesso, ma non certo perché me ne frego.
      Ma me lo segno come cosa da fare invariabilmente.

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    5. Credo sia una visione che ognuno si fa in maniera personale - considerare un errore questo forse è un po' troppo

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  2. Evitare di parlare troppo di se stessi?! Hmmmmm.... :(

    Simone

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    1. Ci vuole molto equilibrio nel farlo Simone

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    2. Un'altro punto in cui difetto. :D

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    3. Luca secondi me tu usi te stesso per parlare di cose che interessano tutti - e credo sia molto diverso dal parlare di se stessi :D

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  3. Io sono un assiduo frequentatore, ma commento meno di un tempo per... mancanza di tempo. Ecco, credo che il moltiplicarsi dell'offerta, per usare un'espressione commerciale, lasci meno possibilità al feedback, al commento, limitandolo ai casi nei quali proprio il commento viene prepotentemente fuori. In conclusione, è necessario scrivere post sempre più interessanti e ricchi di contenuti. Anch'io (anche se il mio blog riceve forse un decimo delle tue visite) ho sperimentato la stessa cosa: i commenti ormai sono sempre più rari...

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  4. Il punto 5 è rischioso. Attirare lettori in quel modo è come attirare falene con la luce... quando arrivano alla fonte, si bruciano e muoiono! :D

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    1. Naturalmente l'immagine deve solo attrarre il resto lo deve dare il contenuto del blog:-)

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    2. Beh, io essendo un designer dò molta importanza alle immagini.
      Anzi, spesso ne uso più di una.
      E ammetto che molti blogger sottovalutano un po' quest'aspetto, appiccicando la prima orrenda clipart che trovano in Rete o non mettendo direttamente nulla.
      E invece è importantissima, anche per catturare il lettore... certo, se poi c'è anche un minimo di contenuto è meglio. ;)

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    3. Dipende molto anche che tipo di blog hai, io faccio tutorial per realizzazioni creative, uncinetto maglia ecc. Per me l'immagini sono ESSENSIALI , postando la foto del prodotto pronto da tutta l'idea di che devi realizzare. Se la foto è brutta non mi considera nessuno. Le altre foto spiegano la realizzazione. Per me un canale come Pinterest è oro!

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    4. Io la penso allos tesso modo, le immagini sono essenziali

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    5. Su tutti gli altri errori, ho personalmente dubbi e devo capire quali ho commesso. Con sollievo, però, posso dire che fin da subito, le immagini oper me sono sempre state importantissime. Mi piace cercarle, e se posso metto delle foto scattate da me. Comunque, Ferruccio, grazie per la lista, direiun pro memoria utilissimo, anche per tener sotto controllo il proprio operato

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    6. Sto migliorando giovanni ma le immagini continuano a essere un mio punto debole!

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  5. Grazie per i preziosi consigli Ferru'. A questo punto il mio obiettivo principe diventa: scrivere come un calciatore e farmi leggere dagli avvocati.

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    1. è una vita che ci provo, Hombre
      è un'impresa
      (oh, non mi permetto di darli come consigli)

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  6. Devo dire che concordo su quasi tutta la linea, ma io considero le regole semplici ostacoli, che possono venir superati se fatto nella maniera giusta.
    Alcuni, invece, sono imprescindibili, tipo il rapporto col lettore, che non deve mancare mai (tempi permettendo).

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    1. Sì, vale lo stesso per me, il titolo del post trae in inganno - o forse è solo un trucchetto SEO - sta di fatto che sono tutte cose che servono a me:-)

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  7. Devo ammettere che all'inizio per farmi conoscere sono andato a spulciare diversi blog (più del necessario) e commentato un pò ovunque. Pentitissimo. Ora leggo solo ciò che attira la mia attenzione e commento solo quando l'argomento mi interessa o quando qualche post mi strappa sinceri complimenti. Mi dispiace vedere quando poi qualcuno torna a commentare scontatamente subito dopo. Ma fa parte della cosiddetta netiquette no? Ad ogni modo concordo sul fatto che biosgna sempre e comunque rispondere a tutti, anche solo con un saluto. Alle regola per il titolare vorrei aggiungere una regola per il lettore. Che tristezza lasciare il link del proprio blog in calce al commento ( a meno che non sia strettamente necessario o correlato all'argomento).
    Un saluto Ferrù

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    1. Grazie mille Andrea,

      vero riguardo al link, ma lo spam non ha prrezzo

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  8. Sono tutti consigli validi, il problema è che per capire se li stai rispettando oppure no ci vorrebbe un giudice, anzi più di uno... Diciamo che sarebbe utile avere qualche conoscente che di volta in volta legge i tuoi articoli e ti dice cosa va e coa non va... ma la cosa comincerebbe a diventare complessa, e non tutti hanno questa possibilità di "editing & marketing" per così dire.

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  9. Sto avendo anche io lo stesso problema, probabilmente sarà colpa mia, magari scrivo articoli troppo lunghi però anche per questo ho deciso di fare un periodo di sospensione.

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  10. 10 punti, lisci e precisi. Mi trovo d'accordo e credo che sia da tenere presente ognuno di essi.

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  11. Trovo ineccepibili le tue 10 considerazioni. Di mio vorrei aggiungere che provo una certa antipatia verso il blogger che a fine post chiede al lettore di commentare o condividere ecc., se è piaciuto l'articolo. Per par condicio dovrebbe mettere anche il "bottone": affossa... (ma questo non lo consiglio) :-)

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  12. Da Blogger dilettante, tendo a comportarmi nel segno della reciprocità. Leggo diversi blog, commento quando lo ritengo necessario, o doveroso o semplicemente per il piacere di partecipare alla discussione. Che implicitamente ci si aspetti un analogo atteggiamento, credo che sia fisiologico anche se un certo orgoglio personale, mi ha sempre impedito il chiedere o elemosinare commenti sul mio blog. A scapito della trend negativo degli ultimi tempi, devo comunque segnalare che,specie da quando ho cambiato piattaforma, le visite e l'interazione sono aumentate.
    P.s. condivido, comunque i consigli che già in buona parte sto seguendo.

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    1. Grazie del contributo Fabrizio e non definirti "dilettante"

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  13. Il mio peggior difetto credo che sia dilungarmi troppo... Non so se questo possa essere bilanciato dal fatto che faccio uscire un post solo ogni tre giorni (trattabili).
    Invece non sono molto d'accordo sul diversificare gli argomenti, e non solo perché così in realtà si dovrebbe poter contare su un bacino d'utenza più ampio. Con una buona organizzazione (menu a tendina e roba del genere, cosa che tra l'altro io non ho!) si può focalizzare l'attenzione sui diversi argomenti. Ma soprattutto, a me (aottolineo a ME, si tratta di opinione strettamente personale) piace poter parlare, sul mio blog, di quello che mi pare! Quindi, se ho scritto sempre recensioni di libri di fantascienza ma ho letto un bel thriller, e mi fa piacere parlarne sul blog, lo faccio senza problemi. Non riesco ancora a vivere il blogging in un modo troppo "professionale", per me è ancora un hobby, quindi niente regole troppo precise... ^_^

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    1. Infatti uscire dalla nicchia lo trovo deleterio, almeno inizialmente

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  14. L'80% dei commenti non sono ad opera di utenti medi ma di altri blogger... e quindi dipendono da come si interagisce e si commenta a nostra volta. Quanto alla lunghezza dei post e alle immagini, hai ragione, ma questo fattore è fortemente correlato all'argomento trattato

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    1. Si condivido la tua tesi, sulla lunghezza però se non hai un pubblico ultrafidelizzato è un grosso rischio

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  15. Li condivido più o meno tutti: quello sulla lunghezza secondo me dipende (ho già scritto tempo fa un post su quest'argomento e l'ho ripreso con uno che uscirà). Io tendo a scrivere post oltre le 300 parole, qualcuno ha perfino raggiunto le 1000.

    Se impagini bene l'articolo, anche se è lungo si legge bene.

    Gli errori 2, 3, 7, 9 e 10 sono per me gli errori peggiori.

    A proposito, Ferru, è un pezzo che non commenti da me LOL

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    1. Ops, Daniele
      sono un po' nella c**** da qualche mese a questa parte

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  16. Aggiungerei altri 2 errori:

    11: non inserire i bottoni di condivisione (da mettere alla fine del post, altrimenti la gente manco legge e condivide e basta).
    12: usare plugin strani per i commenti, come Disquss (non riesco a commentare col profilo che voglio) o quello di Facebook, che permette di commentare solo se sei iscritto a FB.

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  17. Sono nuovo del mondo dei blog, ma sono giunto sperimentando alle tue stesse conclusioni. Talvolta, però, trovo che argomenti di ampio respiro richiedano post decisamente più lunghi e devo dire che, tutto sommato, i risultati sono stati buoni. Mi stavo chiedendo se non potrebbe essere una buona idea creare un'etichetta apposta.

    PS pubblico anonimo perché l'account wordpress mi da problemi quando commento, da qualche giorno. http://chinonmuore.wordpress.com/2013/04/11/100-chi-ben-comincia/

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  18. Bel post mi è piaciuto molto complimenti!Palmira fb

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  19. Trovo che siano ottimi consigli e spesse volte mi trovo a darne di simili :)

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  20. Uscire dalla nicchia...
    Anch'io ho aperto il mio blog per postare i miei racconti ed in effetti mi rendo conto che non ho molti seguaci, ma cambiare sarebbe come snaturare il mio progetto.

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  21. Ciao ho letto con piacere questo tuo articolo e hai sottolineato diversi punti che mi sono davvero utili e vedro' subito di metterli in pratica.
    Ti ringrazio tanto...

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  22. Penso proprio che tutti i punti che hai messo in evidenza siano sacrosanta verità,mi soffermo sopratutto sull'ultimo punto,purtroppo è vero,molti ti lasciano il commento solo se ricambiati,è triste ma è cosi e ciò succede nei blog che (come il mio) hanno le collaborazioni con le aziende,io oramai da tempo commento i post pubblicati da alcuni blogger solo perchè mi fa' piacere e trovo l'articolo interessante,a prescindere dal fattore scambio...il tuo blog lo visito sempre perchè imparo sempre qualcosa di interessante,i tuoi post non sono lunghi e la lettura è piacevole grazie al tuo modo di scrivere...cos'altro dire? E' un piacere apprendere da te,quindi grazie :)

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