Diego Bortolozzo è un uomo pieno di risorse, dal 2012 è il responsabile del Settore Editoria ed Eventi Editoriali dell’Associazione Galaxy - un’associazione fondata nel 2007 con l'obiettivo di riunire associazioni e appassionati del fantastico - e Presidente di Giuria del Premio Letterario Nazionale Kataris.
Collabora con Tiscali e gli altri portali del gruppo come articolista ed è curatore della Collana Imperium dedicata alle pubblicazioni in ebook. Soprattutto, però, è uno scrittore di fantascienza. Se avete bisogno di una conferma del suo valore andate a visitare la top 100 di Amazon.it e troverete tutti i suoi otto ebook.
Se invece desiderate conoscerlo un pochino di più, non vi resta che leggere le risposte che ha dato alle mie domande:
Ciao Diego, innanzitutto benvenuto, ti frego subito con una domanda a bruciapelo: quale dei tuoi romanzi preferisci e da dove consiglieresti di partire con la tua narrativa?
Ciao Ferruccio, grazie per il benvenuto e per l’ospitalità nel tuo blog. Questa è una domanda “cattiva” perché è difficile per un autore scegliere tra le proprie creature ma dovendo scegliere direi La Battaglia dei Pianeti perché è la mia opera prima e sono molto affezionato a questo lavoro.
Doveva essere un racconto (la mia prima partecipazione a un concorso) ma raggiunto il limite imposto mi sono reso conto di aver presentato l’ambientazione e i personaggi. Dovevo decidere se cancellare gran parte del lavoro svolto o svilupparlo, realizzando il mio primo romanzo. Decisi di continuare a scrivere.
Per chi non mi conosce consiglio la lettura di qualche racconto, li pubblico proprio con l’intento di farmi spazio tra nomi altisonanti e mi regalano moltissime soddisfazioni.
Dove trai le tue ispirazioni?
Mi guardo attorno, leggo molto, i quotidiani sono una fonte di ispirazione incredibile… poi lascio sfogare la mia immaginazione e i personaggi delle mie storie. Mi limito a mettere su carta quanto loro mi raccontano.
Quando scrivi di solito e che scrittore ti ritieni?
Uno scrittore che ha molto da imparare, tanto da raccontare e con poco tempo da dedicare a entrambe le cose. Spesso omaggio i miei autori preferiti, con citazioni esplicite ai loro personaggi, ai loro scritti, in quel momento mi immedesimo in loro, pochi istanti che vogliono essere un tributo, nulla di più ma che fanno capire quello che vorrei diventare.
Poi torno al presente e mi ributto sul pc.
Nessun rito, nessuna esigenza particolare. Dopo aver messo a nanna la piccolina (mia figlia di circa due anni e mezzo), io e mia moglie abbiamo un po’ di tempo per lavorare (molti progetti, per esempio riguardanti l’Associazione Galaxy, li portiamo avanti assieme) e posso dedicarmi alla scrittura.
Ti va di dire che cosa è Galaxy?
È un’associazione non lucrativa, fondata da me e mia moglie nel 2007. Nel 2012 abbiamo ceduto le redini in vista di un grandissimo programma di rinnovazione, mantenendo la direzione del Settore Editoria ed Eventi Editoriali che si occupa, tra l’altro, delle antologie pubblicate dall’associazione, degli incontri con gli autori, del Premio Kataris, ecc.
Galaxy inoltre sta dando vita al Museo della Fantascienza, che ospiterà anche le pubblicazioni della Fondazione Biblioteca della Fantascienza, da me curata.
E del Premio Letterario Nazionale Kataris cosa vuoi dirmi?
Giunto alla 4° edizione, il concorso è stato ideato dal Battlestar Galactica Italian Club, amici appassionato di fantascienza e in particolar modo di BSG. Dall’anno scorso il Premio, prima riservato solo alla fan fiction legata alla serie tv, è organizzato con la collaborazione di Galaxy ed è stato aperto a tutta la fantascienza.
Avendo raggiunto il podio nelle prime due edizioni, hanno deciso di escludermi dai premiati e affidarmi la direzione del concorso. A parte gli scherzi, come puoi immaginare sono molto orgoglioso di questo concorso e dell’incarico che mi è stato offerto.
Tu scrivi fantascienza, principalmente, ti va di dirmi quali sono la serie televisiva e la serie letteraria che preferisci?
Tutte, semplicemente. Da Spazio 1999 a Jericho amo tutto ciò che è fantascienza. Sono nato a pane e robottoni, ammirando le navette che, su uno sfondo in bianco e nero, atterravano sulla Luna o gli UFO che, con un sibilo agghiacciante e roteando su se stessi, cercavano di invadere la Terra.
Sono nato con la fantascienza televisiva, solo in seguito mi sono avvicinato alle opere letterarie.
Come trovi il panorama relativo al genere fantastico in Italia?
È in continuo fermento, con autori che sfornano lavori molto interessanti, opere che a volte non trovano molto spazio in libreria (specie nelle grandi catene) ma che sono in grado di appagare la voglia di fantastico dei lettori. Ultimamente ha molto spazio la fantasy, che batte la sorella fantascienza ma quest’ultima ha un pubblico di fedeli che la seguono da anni e che la mantengono in vita.
Poi c’è chi, periodicamente, ne annuncia la morte ma si tratta spesso di pura opera pubblicitaria, case editrici che cercano di riportare alla ribalta le loro pubblicazioni o di vecchi amanti del genere che hanno raggiunto l’età (non necessariamente anagrafica) in cui odiano tutto e tutti. I veri estimatori la amano incondizionatamente.
La fantascienza cinematografica sta vivendo un periodo degno degli anni d’oro del genere e chi ha voglia di leggere trova tantissima offerta, spesso di grande qualità.
E nel resto del mondo?
Non ho il polso della situazione mondiale, se non quella cinematografica e fumettistica che vivono un periodo davvero strabiliante. Sfogliando i cataloghi on line posso dedurre che anche nel resto del mondo la fantascienza sia più viva che mai e attenda solo che i lettori si decidano a fare il loro mestiere: leggere!
Quali sono i migliori scrittore attuali di fantascienza, sia in Italia sia nel resto del mondo, dal tuo punto di vista?
Mi costringi a fare dei torti o a citare un lunghissimo elenco.
Permettimi di fare solo tre/quattro nomi, scrittori italiani, che conosco meglio, e di sottolineare che non sono gli unici in elenco: Tonani, Verso, Forlani, Morellini e Troccoli.
Ripeto, ci sono altri nomi ma questi sono i miei preferiti, per come scrivono, per le idee, perché sono il mio “obiettivo principale”.
Non me ne vogliano gli altri; quando arriverò a loro livello (intendo al livello di quelli non citati), sarò molto soddisfatto del mio lavoro!
Italiano? L’elenco è qui sopra.
Straniero? I classici, coloro che hanno fatto la storia della fantascienza. Non sempre sono tra i miei preferiti, spesso hanno scritto opere fantastiche, super premiate ma che scritte ora non avrebbero lo stesso successo. Diciamo che leggere opere degli anni ’50 o giù di lì va fatto sempre ricordando l’anno in cui sono state pubblicate, ovviamente si apprezzano anche per la capacità dell’autore nel descrivere i personaggi, le ambientazioni, per la struttura del romanzo (quest’ultima cosa ovviamente interessa meno il lettore, è più per gli addetti ai lavori).
Bene, non ti chiedo altro, ti saluto e ti ringrazio lasciandoti alle prese con la mia domanda telepatica, vedi tu cosa vuoi rispondere!
Rispondo telepaticamente?
Facciamo così, rispondo con un mio racconto, opera che ti consegno in ebook. Chi vuol conoscermi meglio, chi mi scopre per la prima volta, potrà contattarti attraverso il blog e potrà riceverne una copia - è sufficiente che lo faccia prima della fine di marzo 2012.
I miei personaggi sono la mia miglior risposta.
Niente male, mi chiedo se saresti disposto a passarla a Il Futuro è Tornato, con tutti i link del caso ovviamente.
RispondiEliminaSi, sempre che Diego sia d'accordo, gli chiedo e ti scrivo una email:-)
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