Non ho vergogna a dirlo. Per conto mio è uno dei libri più belli e struggenti che abbia mai letto. Ora complice il fatto che tra poco uscirà la quarta trasposizione cinematografica del romanzo capolavoro di Francis Scott Fitzgerald mi sono ricordato di postarlo come copertina.
Ricordo ancor quando ho letto la prima volta quel libro. Lo lessi in treno, in una settimana, mentre da Lecco mi recavo a Milano per partecipare a un corso. Un’ora di viaggio e un capitolo ogni mattina, in compagnia di Nick Carraway, Daisy Buchanan e Jay Gatsby - personaggi ormai resi immortali dalla letteratura.
Incipit:
Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai uscito di mente.
"Quando ti vien voglia di criticare qualcuno" mi disse "ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu."
Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati.
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libro fantastico! non c'è da aggiungere altro..
RispondiEliminaun capolavoro, Giada:-)
EliminaNonostante non abbia chissà quale popò di trama (una serie di personaggi intenti a cercare di portarsi a letto l'un l'altro) si tratta di un capolavoro dal punto di vista stilistico e retorico. Un affresco memorabile di quella che fu l'età del jazz, narrato con una maestria da fuoriclasse della letteratura.
RispondiEliminaUno dei migliori libri che il sottoscritto abbia letto, non ci sono cazzby.
condivido Alessandro
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