mercoledì 10 ottobre 2012

Mai letto Henry Miller?

Nel classificare in un articolo la top ten dei miei scrittori preferiti, utilizzando un criterio molto soggettivo, ho lasciato fuori Henry Miller

Ne è nato un divertente battibecco virtuale con Alessandro Manzetti - Deus ex machina del blog Mezzotints - che tanto per affondare il coltello nella piaga ha realizzato anche l’immagine che ho usato per l’articolo (grazie). 

“Cosa?” si chiede il buon Henry. “Io fuori dalla top ten! Lo querelo (il tipo da querelare sarei io, per chi non lo avesse capito).” 

In fondo l’autore del Tropico del Cancro ha ragione, ma cercate di capirmi avrei dovuto far stare in dieci posizioni una cinquantina di autori per farlo contento o forse potrei cavarmela più facilmente e affermando che non l’ho messo in classifica complice il fatto di aver letto solo il Tropico del Cancro. 

Così chiedo a voi, benché il Tropico del Cancro - non so gli altri libri, spero che qualcuno intervenga - è un libro che ti può cambiare la vita se letto in un determinato periodo. Insomma ci troviamo di fonte a un capolavoro bello e buono anche se a volte il linguaggio usato e fin troppo esplicito. 

Be’ un po’ Celine e un po’ l’anticipo della letteratura beat. Non saprei che altro aggiungere. In primis pensavo di chiuder eil post con la solita frase mito e leggendaria: 

Non ho né soldi… ecc… ecc… 

poi ho deciso per questo brano, molto significativo

Il mondo deve diventare carne; l'anima ha sete. Su qualunque crosta mi si fermi l'occhio, io voglio piombarci sopra, e divorare. Se vivere è il meglio che ci sia, allora voglio vivere, a costo di diventare cannibale. Finora ho cercato di salvare la mia pellaccia preziosa, ho cercato di conservare i pochi pezzi di carne che mi nascondono le ossa. Ne ho abbastanza. Ho raggiunto i limiti della sopportazione. Son con la schiena al muro; non posso ritrarmi più indietro. Per ciò che riguarda la storia sono morto. Se c'è qualcosa rimasto alle mie spalle, dovrà balzare all'indietro. Ho trovato Dio, ma è insufficiente. Io sono morto solo spiritualmente. Fisicamente sono vivo. Moralmente sono libero. Il mondo da cui mi son staccato è un serraglio. Erompe l'alba su di un mondo nuovo, una giungla in cui gli spiriti magri vagano con artigli aguzzi. Se io sono una iena, sono una iena magra e affamata: vado a ingrassarmi. 

Be’ tosto, no?

15 commenti:

  1. Per me il libro più bello di Miller è Primavera Nera, un vera vera "gemma", inarrivabile. Anche Sexus è molto bello, il primo romanzo della trilogia della crocifissione in rosa (con Plexus e Nexus). ma Primavera Nera lo consiglio vivamente, anche se troverete un Miller diverso da quello del Tropico. Comunque ho parlato con l'avvocato di Miller, la querela per ora è stata ritirata, ma ti continuano e tenere d'occhio....

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    1. Aprirò l'occhio anche io LOL
      e grazie per i consigli letterari

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  2. Più del Tropico del Cancro, è stato il Tropico del Capricorno a colpirmi, e segnarmi profondamente. Una delle rare volte dove ho riconosciuto sulla carta delle parole che mi parlavano direttamente, in modo del tutto personale, senza barriere di alcun tipo.
    Mai letto Primavera Nera. In un'intervista Henry Rollins ne parlò molto bene, ma non conosco il libro. Vedrò di procurarmelo!

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    1. Anche io sono rimasto colpito più dal Capricorno, pensavo di essere stato l'unico.

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  3. La trilogia Sexus-Nexus-Plexus è quella che mi ha cambiato la vita. Oltre 1000 pagine complessive lette tutte sull'autobus. Talmente coinvolgente che più volte sono riemerso dalla lettura solo al capolinea (per poi dover tornare indietro)

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  4. il nome mi era familiare, ma non ricordavo assolutamente cosa avesse scritto! Devo leggerlo, il Tropico del Cancro ce l'ho in libreria!

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  5. io ho sempre avuto timore di leggerlo per paura che mi stravolgesse davvero la vita..ma lo leggerò prima o poi...splendido il pezzo "Se vivere è il meglio che ci sia, allora voglio vivere, a costo di diventare cannibale".
    Anch'io sto scrivendo qualcosina, se ti va lamiamenteviracconta.blogspot.com
    Ciao!!

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  6. Non sonse Tropico del Cancro possa cambiare la vita della gente, io di sicuro mi sento di consigliarne la lettura.

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  7. per chi ha già letto Tropico del Cancro, potete trovarne alcuni temi archetipali in "Fame" di Knut Hamsun, uno degli scrittori preferiti di Miller....ho conosciuto Hamsun grazie a Miller, come tanti.

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