giovedì 4 ottobre 2012

I dieci libri più rovinati che possiedo

Tra qualche anno non sarà più un problema. Con il passaggio alla lettura digitale il problema di pagine ingiallite e consumate dal sudore, copertine che si staccano e che si perdono non esisterà più, ma al momento ho in casa libri talmente letti e sfogliati che vanno in rovina come se fossero usciti da un campo di battaglia. Ecco i dieci libri più rovinati che possiedo...

Con alcuni sono già corso ai ripari negli anni scorsi ma per questi il problema si presenterà a breve. Correrò al riparo sostituendo le copie cartacee con le versioni digitali, naturalmente. Lo sto già facendo a dire il vero. Lì il rischio che i bit si ingialliscano è abbastanza raro. 

Per ora, tuttavia, sono ancora indietro e ogni volta che li tocco mi viene da piangere. Dieci libri che hanno fatto la storia della mia cultura e che continuano a farla. Eccoli:  

Tutti i racconti di Hemingway: per chi ama Hemingway è un libro immancabile. Ci sono tutto i racconti che ha scritto e ci si ritrova in mano un volume di quasi mille pagine. È uno dei libri che sfoglio maggiormente perché un racconto o una miniatura di Don Ernesto sono sempre i benvenuti. Dai quarantanove racconti a i racconti postumi. Il volume fa parte dei Grandi Classici Oscar Mondadori: non so se è ancora in stampa. 

Atlante Geografico e Metodico De Agostini: ora con Google Earth e tutto quello che si trova in rete si può ovviare a un Atlante Geografico. Ma quello che ho in casa dal 1994 non lo butto neppure se è tutto scolorito. Non è neppure aggiornato visto che contempla la Jugoslavia ancora tutta unita. Gli Atlanti mi accompagnano sin da piccolo non li abbandonerò mai. 

Maneggiare con cura: una raccolta di racconti di Lansdale, forse la migliore dello scrittore Texano. Li leggo come si trattasse di parlare con un amico. Ormai è un libro che si apre in due. So che mi mancherà. 

Trilogia Little Big Horn di Raffaele D’Aniello: metà della cultura che possiedo del popolo Sioux me la sono fatta su questi tre volumi. Sono sempre a portata di mano. Storia, resoconti, cartine, immagini, armi e personaggi di una delle battaglie più epiche tra bianchi e nativi americani. 

Aforismi sulla saggezza del vivere di Arthur Schopenhauer: basta la parola, libro a pezzi visto che una volta al mese lo riprendo in mano. I predicatori e i motivatori del giorno d’oggi dovrebbero imparare dal filosofo di Danzica

L’urlo e il furore di William Faulkner: lo leggo e lo rileggo per imparare a scrivere e intanto il libro va in frantumi. 

La via dei canti di Bruce Chatwin: vi confesso che l’idea di creare una rubrica Curiosità di scrittori celebri mi è stata suggerita dalla lettura di questo libro. 

In fondo alla palude di Lansdale: un romanzo che mi ha commosso ed è normale che lo rileggo di frequente rovinandolo. Merita un post a parte, vedremo come. 

Dizionario della Battaglie: una volta volevo scrivere un libro di fantascienza sulla falsariga di questo bigino che elenca cronologicamente tutte le guerre e le battaglie che si sono svolte dall’invasione degli Hyksos alla guerra in Jugoslavia

Indiani, I pellerossa tribù per tribù: un libro che elenca quasi tutte le nazioni dei nativi indiani, con storia e costumi. Copertina rigida. L’ho studiato a memoria. Se Rischiatutto fosse ancora nel palinsesto televisivo potrei partecipare e provare a spaccare. 

Fuori classifica: Fiesta di Hemingway, La trilogia della frontiera di McCarthy e Il grande Gatbsy di Fitzgerald, mi sono premunito e ho tutto in doppia copia. 

E voi, avete in casa libri che stanno perdendo pagine perché li sfogliate troppo?

"Grazie per la lettura"

- Aggiornato l'otto giugno 2019

28 commenti:

  1. il gatto mi ha sbranato il Fu Mattia Pascal :-P

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    1. ahahha

      ha fatto bene,
      i gatti hanno sempre ragione LOL

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    2. certo che ha ragione! sto cercando di liberarmi del fu mattia pascal con uno scambio ma non lo vuole nessuno :-)

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  2. però vuoi mettere l' odore della carta

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  3. Prima o poi riuscirò a procurarmi Tutti i Racconti di Hemingway :)
    Per quanto riguarda casa mia, be', ci sono i libri di mio padre e il mio Oscar Mondadori di Dracula (letto così tanto che ormai la sua iniziale rigidità è solo un ricordo).

    E.

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    1. A me è bastata la lettura di Festa Mobile per riporlo ad eternità sulla scrivania.

      E.

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    2. per me Festa mobile vine dopo:
      fiesta
      49 racconti
      addio alle armi
      i racconti di nick adams
      per chi suona la campana

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  4. Al momento non me ne vengono in mente dieci, però di sicuro uno dei più consumati è "La storia infinita" di Ende, letto ai tempi delle elementari, mi ha seguito in spiaggia, durante traslochi... è ingiallito e la copertina è praticamente corrosa!

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  5. "uomini, marziani e macchine" di eric frank russell: numero 524 di urania, 5 ottobre 1969.... non posso leggerlo, mi si smonta in mano!

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  6. Devo dire che sono parecchio geloso dei miei libri e li tengo come oro. Quindi non credo di averne nessuno in pessimo stato...
    Forse, ma ho la scusante di averlo acquistato così, posso dirti "Il giorno dei trifidi", in un'edizione devastata presa a quaranta centesimi ad un mercatino... però ne ho altre due versione in perfetto stato, quindi non mi dispiaccio troppo! :)

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  7. Si potrebbe stilare anche un'interessante lista dei dieci autori più rovinati. Partendo dal fegato di Poe per arrivare alla corteccia cerebrale di Moccia.

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    1. Anche, ma credo di avere già fatto qualcosa di simile l'anno scorso

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  8. Di miei miei xD, nessuno perche ho una cura maniacale xD
    Molti che erano dei miei genitori mi si smembrano ta le mani invece ahah

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  9. Se eri più vicino Napoli ... io sono anche un discreto rilegatore :-)

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  10. la mia Divina Commedia...distrutta...ho perfino dovuto attaccare un pezzo di cartoncino per salvare la sovraccoperta...tutto inutile :( Aperta come un panino :(((

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  11. Io ho così tanti libri che non entrano più nella libreria, li ho messi anche nel cassetto della scrivanià. Ormai dalla fine del 2011 ho optato per il digitale con il Kindle, tranne per le mie pubblicazioni che voglio in cartaceo o al massimo in entrambi i formati. Buone letture!

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    1. Grazie Emanuele, io sono ancora per la libraria fisica... il digitale, forse perché lavoro e studio tanto al computer, non mi soddisfa molto

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  12. Posso capirti, però penso che sia più importante il contenuto del contenitore; gli ebook li leggo con il lettore Kindle, dal 2015 ho un kindle voyage con 300 dpi di risoluzione, inoltre si possono anche ingrandire i caratteri e gli occhi non si stancano, è una bella comodità.

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    1. Capisco Emanuele, ma la mia motivazione è dovuta più che altre a sensazioni che voglio vivere. Lavorando molto sul computer e studiando molto su computer, ho bisogno di una stacco. Per questo ho bisogno di rinchiudermi nella mia libreria e leggere alla vecchia maniera: non immagini come mi piacerebbe avere una di quelle biblioteche ottocentesche che ogni tanto si vedono nei film... Grazie

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