Mi sono ricordato degli audio-libri redigendo l’articolo postato domenica mattina. Come al solito abbiamo a che fare con Hemingway e con il racconto, anche in questo caso, Grande Fiume dai due cuori.
È un fatto che mi è accaduto una sera mentre tornavo dal lavoro e che ho poi usato per scrivere questa curiosità legata allo scrittore e nobel americano.
Se non sbaglio era anche la prima volta che mi sono accorto di stare ad ascoltare la lettura di un racconto per radio, seguendo la narrazione attraverso la voce di uno speaker.
Conoscendo la storia vi confesso che fu un’esperienza mica da ridere.
Di solito con l’autoradio, avendo i comandi sul volante, cambio di continuo le frequenze se il programma o il più delle volte il brano musicale non sono di mio gusto, quella volta invece, ne trassi delle sensazioni buonissime. Non ricordo se incontrai traffico e ci fu qualche inconveniente per strada, ma sentire per radio uno dei racconti più belli del mio autore preferito mi rappacificò con il mondo.
Tornai a casa neppure stressato dalla giornata di lavoro.
Certo può darsi che il tutto sia stato suscitato dal fatto che conoscevo la storia, ma ho bene in mente quando sorridevo tra me e me durante i passaggi di letture magari ricordando le parole del libro.
In seguito mi è capitato ancore di sentire per radio dei romanzi audio: sono certo di aver sentito un un Michele Strogoff.
Sì mi piacerebbe ascoltare un American Psycho.
Dunque un modo del tutto nuovo e particolare di leggere, tanto che mi è saltato in mente di chiedere a voi cosa ne pensate o non ne avete mai ascoltati?
Personalmente li reputo una boiata. Non riesco a concentrare tutta la mia attenzione sullo speaker seguendo i suoi tempi. Io ho bisogno di seguire i miei tempi, rallentando e sveltendo la lettura e fermandomi a rileggere i passaggi più belli o quelli poco chiari. Un ritmo che mi viene imposto è inoltre fonte di stress (e direi che proprio non me ne serve altro oltre a quello che già ho)
RispondiEliminaSei stato molto chiaro:-)
Eliminaconcordo al 100%
EliminaGrazie Alessandro:-)
EliminaNon mi convincono per due motivi essenziali: mi piace rileggere le frasi che mi colpiscono, e... per come sono fatta io, se dovessi solo ascoltare il mio cervello partirebbe per la tangente peggio che JD nei suoi "viaggi mentali"; inizierei a immaginare altro, penserei alle storie, mi ricorderei impegni ecc...
RispondiEliminaMai ascoltati, ma so che King li tiene in grande considerazione per poter "leggere" in ogni momento.
RispondiEliminaE.
Be' a me hanno appena segnalato su Twitter Il grande Gatbsy, mica me lo perdo
EliminaIo non ce la faccio proprio ad ascoltarli. Se non sono io a leggere mi distraggo e comincio a perdere pezzi per strada senza capire più nulla :/ Non ho idea del perchè questo accada ma è così xD
RispondiEliminaNon mi sono fatto ancora un'idea a dire il vero. Quella volta con Grande fiume dai due cuori mi ero sentito bene
EliminaProva con altri :) Magari anche di mai letti! ;)
EliminaCredo di dover provare:-)
EliminaTrovo difficile seguirli, io leggo molto velocemente e questi audiobook non hanno il mio "ritmo"... Senza contare che io mi figuro anche le voci dei personaggi, e gli audiobook mi tolgono qualcosa in tal senso. Però ne ho qualcuno, visto che per andare a lavorare devo passare parecchio tempo in macchina e spesso a ore in cui in radio non c'è niente d'interessante, e sono più di compagnia di qualsiasi tipo di musica.
RispondiEliminaIl Moro
Be' quello è sicuramente un problema. La voce dei personaggi poi... be' ti capisco:-)
EliminaMai avuto a che fare, se si escludono le fiabe registrate su musicassetta. So che alcuni sono di alto livello, con bravi attori a recitare le diverse parti. Però, boh... sono un po' prevenuto.
RispondiEliminaVolevo indagare proprio a tal proposito. Qualche risposta è arrivata:-)
EliminaMai ascoltati, anzi, se capita per radio cambio subito canale. Però va detto che gli audio-libri hanno il vantaggio di far conoscere e apprezzare la letteratura anche ai non vedenti ...
RispondiElimina:-)
già!
Eliminagrazie Jennaro:-)
Ne ho ascoltati alcuni: davvero fantastici, sembra di essere a teatro, ma alla radio. Un'esperienza che davvero non mi sarei aspettato.
RispondiEliminaBene, anche a ,me Hemingway aveva trasmesso sane sensazioni:-)
EliminaMia madre, che era non vedente, ne divorava uno al giorno (C'è un'associazione "la società del libro parlato" che li fornisce a persone non vedenti e affette da dsa).
RispondiEliminaIo spesso li uso a scuola con i ragazzi dislessici.
Sono una grande risorsa.
Capisco benissimo:-)
EliminaCi credi che non ne ho mai ascoltato uno? Sarà che sono lento a leggere, mi piace rileggere un passaggio più volte, tornare indietro... con l'audio registrato sarebbe impossibile.
RispondiEliminaCi credo sì, a me è capitato per caso:-)
EliminaAd essere sincero io non ne ho ascoltato mai nessuno, ma credo che siano utili per chi ha problemi visivi... Però già ora in molti ormai non sanno più tenere in mano una penna se non per firmare (visto che quasi tutti,me compreso, utilizziamo la tastiera), e con gli audiolibri potremmo forse non saper più neanche leggere. Una involuzione Tecnologica che non mi piace... Un saluto.
RispondiEliminaMe ne rendo conto:-)
EliminaMia nonna pur non esendo non vedente faticava a leggere... Siccome mi aveva detto che le sarebbe piaciuto ascoltare "Gomorra" gliel' avevo regalato ed era felice :-)
RispondiEliminaPerfetto, grazie:-)
EliminaBelli gli audiolibri, specie per chi guida tante ore :)
RispondiEliminaPurtroppo se ne trovano pochi e costano un accidenti.
Ho ascoltato Carofiglio, uno di Hornby e qualcos'altro: sul sito web di radiotre c'è "Ad alta voce" con un sacco di letture radiofoniche di classici, ma si possono ascoltare solo direttamente da lì, per scaricarli occorrerebbe convertirli in MP3, una faccenda laboriosa.
Belli però :)
Grazie Michiela, be' immagino siano molto costosi:-)
EliminaDa poco ho ascoltato "Riflessi in un occhio d'oro", di Carson McCullers, scaricato come podcast di Radio3, perchè tantissimi anni fa ho visto il film con Elisabeth Taylor e Marlon Brando, e devo dire che è stata un'esperienza molto bella. Ogni giorno aspettavo chre rendessero disponibile la puntata seguente. E ogni tanto ascolto l'audiolibro "Storia del jazz", di Arrigo Polillo, che avevo letto parecchi anni fa ma che è superiore all'originale, visot che è arricchito da brani musicali esplicativi. Forse non saranno un'alternativa alla lettura, ma solo comunque qualcosa di estremamente piacevole. Ciao
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