Eccomi al punto, come segnalato qualche giorno fa, e vedrete che presto vi troverete anche Luis Borges. Dunque Paulo Coelho…
Paulo Coelho appartiene alla schiera di scrittori pericolosi da leggere a una certa età, se si prendono troppo sul serio. Alla categoria appartengono anche Fabio Volo, Susanna Tamaro, e sotto certi aspetti Hermann Hesse e Voltaire - dal mio punto di vista, ovvio.
Per conto mio si tratta di autori che gettano fumo negli occhi attraverso una narrativa che non rispecchia per nulla il senso vero e proprio della realtà, insomma tendono a plagiare le menti attraverso storie insulse e il più delle volte irrealizzabili mediante l’utilizzo di luoghi comuni e ovvietà che sfiorano il banale.
È chiaro che con l’utilizzo di un certo senso critico la lettura può essere piacevole. Nel caso di Coelho, per esempio non ho avuto problemi di nessun tipo ad affrontare L’alchimista - best seller da 100 milioni di copie vendute in più di 150 nazioni e tradotto in cinquantasei lingue.
Lo avevo letto per fare un favore a una persona e torno a ribadire il mio concetto di base, piacevole se letto con un certo distacco critico o magari anche eccezionale se letto a un’età adolescenziale, ma assolutamente improponibile da adottare come bibbia in età matura.
Lo avevo letto per fare un favore a una persona e torno a ribadire il mio concetto di base, piacevole se letto con un certo distacco critico o magari anche eccezionale se letto a un’età adolescenziale, ma assolutamente improponibile da adottare come bibbia in età matura.
Questo con L’alchimista, con gli altri titoli dello scrittore brasiliano non so cosa dire, visto che non ne ho preso in mano altri.
Che dite, mi date una mano?
A parte qualche racconto breve, non ho mai letto nulla di suo. Ammetto pure che, a pelle, non mi attira molto...
RispondiEliminamanco a me, quando inizia con quelle cose filosofico-religiose mi deprime quindi smetto di leggere...
RispondiEliminaNon mi deprime, ma non mi entusiasma
Eliminagrazie
Io Coelho l'ho letto, in età adolescenziale e tardo-adolescenziale... E mi è piaciuto parecchio. No, non letto in maniera oggettiva e distaccata, in quel caso la maggior parte dei suoi libri si assomigliano tutti. Per la verità di suo ho letto l'80% della roba che ha pubblicato, mi mancano gli ultimi tre-quattro romanzi, causa noia. L'Alchimista è un libro a cui sono molto legato, così come Sulle Sponde del Fiume Piedra [...]. Io alcuni dei suoi "consigli" li ho applicati nella vita, e (uniti a mie scelte personali e alla mia formazione culturale e umana, ma questo è ovvio) mi hanno accompagnato in passi e scelte importanti. Con successo, oserei dire.
RispondiEliminaCoelho è un guru della realizzazione personale? Non lo so. Ma, e parlo per esperienza personale, anche di dialogo (via web) lo trovo una persona assennata, piacevole e, a modo suo, anche saggio.
Gherardo, qualcuno che tifa per lui - ti ringrazio tantissimo per il tuo intervento
EliminaCiao Ferruccio,
Eliminaanche io ho appena finito di leggere uno dei romanzi di Coehlo "Il cammino di Santiago" e ne ho fatto anche una recensione qui http://www.ogni-riccio-un-capriccio.it/spazzolate-di-cultura/il-cammino-di-santiago-paulo-coehlo/. Mi è piaciuto molto. Può sembrare molto semplice e forse scontato ma credo che in molto di quanto scrive si celino indubbie verità. Concordo con Gherardo. Coehlo potrebbe essere un autore motivazionale. Certo ogni cosa va letta con intelligenza e di sicuro "Il cammino di Santiago" è un libro che una volta terminato fa riflettere. Certo non bisogna impazzire ma è bello e utile leggere qualche pagina ed avere spunti di riflessione a differenza di tanti libri fini a se stessi. Forse ne passerà di tempo dalla lettura di un nuovo romanzo di Coehlo, ma mi sento di consigliarlo. Comunque un compliment finale va a te e al tuo blog. Qui non manca mai nessun argomento. Grande!
Di Coelho son riuscita a leggere a stento solo "Undici minuti", non pessimo ma nemmeno granché...infatti non mi ha lasciato nulla e ricordo la storia a mala pena XD
RispondiEliminaCredo che sia uno di quei scrittori sopravvalutati, che sforna un sacco di carta su cui ci sono bene o male le solite parole e basta leggerne uno per tutti... potrei anche sbagliarmi, ma è proprio la sensazione che mi dà....
Penso sia una considerazione che fanno in molti:-)
Eliminami deprime abbandonato... alla fin fine sempre business
RispondiEliminaBusinness businness, sì
Eliminaper me si rivelò improponibile anche in età adolescenziale, infatti l'alchimista fu il primo e l'ultimo libro di coelh che abbia mai letto. non amo i romanzi-favoletta con l'insegnamento morale, per me la narrativa deve essere intrattenimento amorale. e poi ci devono essere battutacce, morti ammazzati e sbirri cattivi.
RispondiEliminaahahha, ti sei chiarita benissimo:-)
EliminaCondivido. Se Adriano Celentano scrivesse un libro, sarebbe sicuramente uguale a "L'alchimista" (che ho letto per curiosità, e di cui penso che valga quanto una cartina dei baci Perugina).
RispondiEliminaIpotesi da non scartare
EliminaChe c'entra Adriano Celentano?! Ho letto tutti i commenti finora, trattenendomi dal rispondere. Arrivo a questo e leggo addirittura frasi condizionali, addirittura su artisti di un altro campo. Questa non è critica costruttiva a mio parere. Sono entrato in questo blog con l'intenzione di limare la mia idea critica per l'autore Paulo Coelho, con la speranza di leggere critiche scrupolose e non critiche fatte da gente che una mattina la pensa in quel modo siccome mezzo mondo la pensa così, e si sente in diritto di dire la sua in un blog letto da migliaia di persone fuorviando chi fra queste vuole una conoscenza sana.
EliminaGrazie Giovanni ma ti prego di non "arrabbiarti". Magari se ti è possibile esprimi direttamente un tuo giudizio critico al mio post. Purtroppo i punti vista molte volte sono diversi e possono anche essere fraintesi.
EliminaMa chielho sto quà?
RispondiEliminaCoelho!
No, ho detto chielho!
Coelho!
ok, ho capito. Me ne vado. Ciao.
ahahah, ciao:-)
Eliminaio anni fa mi ritrovai in casa "il diavolo e la signorina prym" e provai a leggerlo ma mai finito... l'ho trovato, boh, vuoto...
RispondiEliminacose che succedono:-)
EliminaIo appartengo a quella schiera di lettori di una "certa età", per cui, ve lo lascio tranquillamente... troppo "Guru" per i miei gusti ... :)
RispondiEliminaahahha, ma va che sei un giovincello
EliminaHo letto solo "11 minuti" e "Veronica decide di morire"...però non mi è rimasto quasi niente...eppure ricordo di averli divorati.
RispondiEliminal'effetto è quello li leggi in un baleno:-)
EliminaHo letto volentieri l'Alchimista. Mi è piaciuto. Lo rileggerò? Forse sì. C'è molto peggio in giro e altrettanto pompato...
RispondiEliminaBe' L'alchimista arriva in un attimo alla fine e il valore che si è dato a quel libro a disturbare
Eliminami sento una voce fuori da coro, comunque il mio primo Coelho è stato Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto,poi successivamente l'alchimista, monte cinque,il manuale del guerriero della luce, veronika decide di morire,il diavolo e la signorina Prymm,Undici minuti e Brida in lingua originale...vabbeh Ferruccio sono passati anni e ho cambiato genere però non mi sono dispiaciuti, anche se col tempo erano tutti prevedibili...ha cominciato a vivere di rendita anche lui...beato lui!
RispondiEliminaVai tranquila, sul mio blog non esistono voci fuori dal coro
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAnche io ho letto "L'alchimista", tre o quattro anni fa (quindi non più in età adolescenziale, purtroppo) e l'ho trovato piacevole. poi mi hanno regalato "Il vincitore e solo", e devo dire che... No, meglio che taccia perché squalificherei il tuo blog con una parolaccia ;)
RispondiEliminaNon squalifichi nulla,
Eliminaposso però immaginarla:-)
Tempo addietro non mi dispiaceva affatto, anche se post-Undici Minuti è diventato davvero illeggibile... consiglio giusto Il diavolo e la signorina Prym e magari Veronika decide di morire. Il resto è abbastanza tralasciabile, diciamo.
RispondiEliminaE L'Alchimista non sono mai, mai, mai riuscita a finirlo ò_ò
l'alchimista è l'unico che ho letto, anche se ripeto è il libro che alla fine mi ha suggerito il post:-)
EliminaQuando ho una discussione su Paulo Coelho con altri lettori, paragono sempre lo scrittore brasiliano alla band irlandese degli U2, entrambi solitamente spaccano in due la critica, o li si ama o li si odia.
RispondiEliminaPersonalmente amo entrambi è respingo al mittente le critiche di coloro che li definiscono commerciali, piegati alle sporche regole del marketing etc...
Io penso che la grandezza di Coelho sia quella di poter offrire insegnamenti validi tanto alla casalinga di Vigevano quanto al docente universitario in maniera chiara e comprensibile facilmente. Un libro che consiglio a tutti è l'ultimo uscito "Il Manoscritto ritrovato ad Accra", ricco di perle di saggezza affatto pericolose o fuorvianti. Bellissimo anche il booktrailer ufficiale:
http://www.youtube.com/watch?v=jvjmrf4tSXc&feature=youtu.be
Benvenuto Luca e grazie
EliminaIl rock degli U2 all'inizio era innovativo e a dire il vero non li ho mai considerati commerciali - se non ultimamente (ma andrebbe fatto un'analisi critica su quello che hanno ancora da dire). Per Coelho riscrivo il concetto che ho messo nel post - geniale - come Hesse - se letto in età adolescenziale, ma non da assumere come guida in età matura, specialmente, poi, se la vita di spinge a comportarti in tutt'altro modo. Tutto qui!
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RispondiEliminaCiao Ferruccio Gianola, concordo con te: Cohelo, Tamaro, Hesse, Alberoni, sono apologeti della banalità.
RispondiEliminaQuando leggo cose come "Il ragazzo camminava e non sapeva dove la via lo avrebbe portato, ma teneva nel cuore il viso della fanciulla e vedeva nei suoi grandi occhi puri il cielo azzurro dei suoi sogni, quando si accorse che a un bivio sedeva un vecchio vegliardo che giocava con delle biglie sorridendo assorto..."
E' come se vengo posseduto dal Demonio: comincio a immaginare gli stupri di Arancia Meccanica, Eliogabalo che si faceva titillare da infanti subacquei e il guaito dei miei genitori mentre mi concepiscono, con i pantaloni a zampa calati agli stinchi.
ahhaha, ehee dura la vita. come hai ragione, grazie sognista:-)
EliminaPeccato che scrittori come Cohelo vengato etichettati come banali. Sono scrittori che hanno qualcosa da dire, in grado anche di cambiare la vita. Non siamo tutti allo stesso livello "evolutivo", a me Cohelo ha dischiuso un mondo quando, ragazza, ho letto "Sulla sponda...". Quando mi separai lui c'era con "Undici minuti", quando ne avevo bisogno con "Il guerriero della luce". Non è mai banale chi sa arrivare all'anima della gente. Da molto tempo non leggo più nulla di Cohelo, l'ultimo è stato Aleph che non mi è piaciuto. Forse non era il momento giusto.
RispondiEliminaCiao!
Coelho è un po' come Hesse - o si adora o si disprezza
EliminaPurtroppo mi manca questo scrittore nella mia lista. Ma ora mi hai incuriosito molto!
RispondiEliminaleggendo il titolo mi sono risposta "e certooo" lo adoro... l'alchista mi ha commossa, lo adoro
RispondiEliminacredo di non aver letto mai niente di suo, lo scoprirò magari più avanti
RispondiEliminaIo amo letteralmente tutti questi generi invece, ho letto L'alchimista di Paulo Coelho e mi è piaciuto tanto il cammino che fa Santiago alla ricerca del tesoro... che poi è sempre stato li davanti ai suoi occhi... amo anche Herman Hesse con il suo libro più famoso: Siddharta. Sono tra i miei libri preferiti perchè io ne traggo solo dei benefici e arricchiscono come persona. In modo intrinseco con queste parabole romanzesche ti regalano degli insegnamenti di vita, delle piccole ma grandi perle di saggezza che ti aprono gli occhi e ti fanno vedere la realtà, ovviamente non sono da prendere alla lettera, ognuno di noi estrapola vari "insegnamenti" da vari passaggi che più sono vicini alla nostra persona, anche in quel determinato momento in base alle proprie emozioni. Se io lo rileggessi nuovamente, sono sicura che mi colpirebbero e farei mie altre parti, è in base al nostro stato d'animo. Secondo me dovresti essere curioso e appassionato di questo genere per poterti piacere questo genere di lettura. Io li amo, perchè sono questi i libri che mi lasciano veramente qualcosa, mi arricchiscono, non sono storielle che non ti lasciano nulla... e mi fanno sentire anche migliore.
RispondiEliminaNon amo Paulo Coelho, ma ho letto più di un libro perchè non mi spiegavo il suo incredibile successo di lettori.Ho cercato in più romanzi di scoprire se potesse scattare qualcosa ...nulla. Idem per la Tamaro. Fabio volo non mi sogno nemmeno di leggerlo. Ma per me Hermann Hesse è tutta un'altra storia.
RispondiEliminaE bene si ormai consulto il tuo blog come enciclopedia online forse anche perché mi interessa il tuo parere colto su alcuni scrittori ...
RispondiEliminaMi è stato consigliato un suo libro ed ho trovato interessante leggere e il post e i commenti ...ovviamente ne traggo un rafforzamento da entrambi i modi del piacere o non piacere questo scrittore.
P.s
Mi fa piacere sapere che stai bene !
L.
Per me Coelho va valutato con molta attenzione.
Eliminagrazie Linda
Non vedo cosa c'entri Voltaire!...per il resto d'accordo...con particolare citazione per Hesse..gli altri è già tanto reputarli scrittori!
RispondiElimina"Candido, l'ottimismo" Nonostante voglia essere un satira feroce verso l'ottimismo, il tono edulcorato di certe situazioni e la comicità (quasi superficiale) che accompagna eventi tragici mi fanno apparire questo racconto una furbata, per questo lo associo in parte ad autori contemporanei come quelli che ho citato, ovviamente i tempi erano diversi e lo scopo un altro
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