mercoledì 29 agosto 2012

Rigore e improvvisazione

Sono trascorsi più di due anni dall’apertura del blog. 

Sono stati postati  molti articoli, ma vi confesso che ancora non saprei definire che caratteristiche possiede il mio blog per quanto riguarda la struttura dei post veri e propri: credo rispecchi in pieno la mia doppia personalità (vi prego però di non vedere questa affermazione in maniera negativa).

A volte mi dico che vorrei essere metodico e usare una scaletta ed essere magari in grado di programmare in anticipo i vari articoli. Non sarebbe male dal mio punto di vista presentare all’inizio di ogni settimana un bell’elenco con in rassegna le cose da proporre.

Bisogna dire che qualcosa del genere in piccolo, molto in piccolo, in fondo già faccio, basta pensare a certe rubriche che ogni lunedì da un paio di anni propongo, ma credo di essere ancora troppo istintivo e improvvisatore.

Con il tempo sono anche riuscito a strutturare post per una quindicina di giorni. Lo stesso si potrebbe dire di questa settimana, ma l’istinto non si riesce a dominare e così succede che tutte le mattine mi vedo lì a cambiare le carte in tavola (benché tutto sarebbe pronto), a fare scivolare per settimane articoli già belli e pronti e sostituire il tutto con post suscitati da sensazioni momentanee e spesso improvvisate (come questo).

Ora non credo sia un problema vitale, il blog riesco a mandarlo avanti lo stesso, ma certo vorrei vedere su che lunghezza d’onda siete voi.

Insomma siete metodici o improvvisatori?

31 commenti:

  1. Nel mio caso, paurosamente improvvisatore. Nella vita quotidiana tendo a rimandare, e a fare le cose solo all'ultimo momento utile, e il blog è lo specchio di questo mio approccio esistenziale.

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  2. Io sono assolutamente improvvisatore. Non riesco a per nulla a programmare una scaletta. Ci sono giorni in cui ho magari 8 post in bozze pronti ad essere pubblicati mentre altri in cui ne ho zero, e sono privo d'idee. Però vabbè, il giorno in cui non saprò che scrivere non scriverò e aspetterò l'ispirazione. Certo creare delle ''rubriche'' può aiutare a non ''incastrarsi''.

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  3. Improvvisatore, da paura.
    Spesso scrivo i post la sera prima, o addirittura la mattina prima di postarli xD
    Vorrei fare una scaletta, in questo periodo ci sto pensando, ma più che altro degli argomenti da trattare, perchè credo che, comunque, i post li scriverò al momento e non giorni prima xD

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  4. Anche io "soffro" dello stesso problema.
    Più che altro i miei blog oscillano come un pendolo tra la programmazione e l'improvvisazione. Oscillazione dovuta al fatto che Wast Lande essendo una sorta di blog che raccoglie i miei racconti impone un certa metodologia mentre "cani senza gloria" viaggia sull'onda della mia inguaribile improvvisazione.
    Ci sto lavorando, però, eh :)

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  5. Modulare improvvisazione a rigore, è questo il mio style-blogger-life....

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  6. Una media dei due...
    A volte programmo un'intera settimana di post, altre faccio le ore piccole pur di preparare il post del giorno dopo.
    No, l'organizzazione non è fatta per me, però cerco di postare ogni giorno e per ora sta andando bene!

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  7. Ad un lettore, che un giorno chiese a Ernest Hemingway come scrivere un buon romanzo, questi gli rispose che la prima cosa da fare era di pulire il frigorifero ...

    :-)

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    1. bella, non la sapevo e mi professo un gran conoscitore di Hemingway

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  8. Una inguaribile istintiva improvvisatrice,un pizzico confusionaria,direi:-) Come te mi sono chiesta anch'io se fosse il caso di essere metodica,di tenere,che so,una rubrica a scadenza fissa,ma poi succede qualcosa..e ti svegli una mattina con un qualcosa in testa che ti frulla e devi metter giù nero su bianco..e i post che hai nell'archivio si accumulano..e la metodicità va a farsi benedire. Sono metodica a modo mio. Il mio blog è come me: un mix. Alle volte serio altre allegro e "fru fru"..scrivo di un pò tutto perchè di un pò tutto mi interesso..E,ovviamente,scrivo tanto perchè parlo tanto!ehehehehe:-)

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  9. Credo sia normale, giusto, doveroso, in un blog, proporre post dettati dalle emozioni, le ispirazioni e gli avvenimenti del momento, e dare loro precedenza rispetto a quelli programmati: in fondo, è il bello dell'immediatezza di internet e della condivisione che permette un blog.
    Quando si tratta invece di post meno personali, ad esempio recensioni di film o altro, riuscire a scriverli in anticipo e programmarli permette di tirare il fiato nei periodi in cui c'è meno tempo, magari. Io lavoro così, mescolando post programmati ad altri scritti un quarto d'ora prima di pubblicarli; difficilmente riesco ad avere post già pronti per più di tre o quattro giorni, comunque.

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  10. Ho provato a programmare una scaletta. Come succede per la scrittura, capita sempre un imprevisto che ti fa slittare tutto. Ora, al massimo, provo a scrivere un paio di articoli programmati. Mondo infame...

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  11. Diciamo che un filo conduttore nel mio blog c'è, ma non ho scadenze fisse per pubblicare...quando mi piglia l'ispirazione scrivo, ci son giorni che scrivo anche 4 post che lascio lì buoni a riposare per i tempi di magra e altri in cui non scrivo un ciufolo...forse dovrei diventar più lineare, indubbiamente...ma diventar lineare per me sarebbe come se di colpo smettessi di amare i serpenti. No, nun se po' fa'!

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    1. no, non si può di colpo smettere di amare i serpenti. So cosa significa:-)

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  12. Ogni primo del mese posto il programma del blog e, cascasse il mondo, cerco di rispettarlo. Questo per quanto riguarda le rubriche fisse. Per tutte le altre mi piace sorprendere e sorprendermi. Se non facessi il programma, finirei con il chiudere il blog perché spesso non ho tempo e mi riduco a scrivere a orari impensabili, quindi aver fatto delle promesse mi aiuta a ritagliarmi del tempo per adempierle.

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  13. Mmmhh... non saprei. M'incazzo spesso e questo influisce sul programma del mio blog. :D

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Improvvisatrice. Improvvisatori, parlando anche con la bocca di Dr. Jekyll, dato che il blog è uno solo fatto per due.
    Più che altro vedo (io, me) il nostro blog come un block-notes lasciato alla lettura aperta.
    E' che ho un problema serio: se mi chiedi di scrivere una cosa mi si blocca il centro del linguaggio. Deve venirmi spontaneo, ecco.

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