martedì 28 agosto 2012

In caso di crisi

Con tutti questi aumenti e con il fatto che durante l’estate si spende più del solito è facile, delle volte, magari dopo essersi resi conto di aver esagerato, trovarsi a fare i cosiddetti conti della serva

Il problema non è impellente, ma non si può mai sapere come funzionano le cose e se la crisi economica continua e se in un futuro dovessi far fronte a della spese impreviste mi sono reso conto da aver da parte un piccolo tesoro

Neanche lo immaginavo: sono quei conti che si fanno ogni tanto così per fare qualcosa e che lasciano il tempo che trovano però…
Be’ da rimanerci secchi.

Possiedo quasi millecento libri, alcuni sono molto costosi, altri valgono pochi euro, ma non esagero nel dire che ho in casa - calcolando una media di dieci euro ciascuno - un capitale di quasi diecimila euro in libri cartacei.

A questi devo aggiungere quattro enciclopedie che pure essendo datate e superate (almeno due di queste) possono essere valutate attorno al migliaio di euro. E siamo a undicimila euro.

Sommiamo poi circa seicento albi di fumetti di vario genere, a due euro ciascuno e anche in questo caso arriviamo a milleduecento euro. Volendo racimolare ancora qualcosa potrei aggiungere un duecento film su videocassetta, un altro centinaio in dvd, quasi trecento CD musicali e a spanne siamo attorno ai cinquemila euro.
Insomma un totale di 17.200,00 Euro.

Posso vendere tutto con uno sconto anche in base al pagamento, però a me sembra sia un ottimo metodo nel caso dovessi affrontare qualche brutta crisi.

Va da se che la cessione dei libri oltre a essere un investimento economico sarebbe anche un gran recupero di spazio, se capite quello che voglio. E in fondo non piangerei neppure visto che ormai sto orientando le mie scelte verso i più economici e compatti ebook.

Che dite sopravvivrò?

32 commenti:

  1. Io una volta provai a fare questo tipo di conti, smisi subito quando un singolo scaffale di fumetti della libreria raggiunse quasi i mille euro xD

    Però, è una cosa da non sottovalutare, ottima riflessione ^_^

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  2. Possiedo alcuni tesori che a pensarci mi prende male...
    Vecchi videogiochi, fumetti, libri rari... il problema è sempre uno solo: nel caso, riuscire a trovare chi vuole acquistare.
    Sembra facile, ma quando un semplice gioco per la vecchia Psx è valutato attorno ai 600 euro, trovare chi lo compra non è così facile.
    Però, sì, se tutto fila liscio dovresti essere al sicuro da crisi improvvise! :D

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    1. Qualcuno che compra i libri c'è dài, anche se sono usati:-)

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  3. Sono conti che ho fatto diverse volte, rimasi di stucco nel vedere che, tanto per fare un esempio, il primo numero di "Diabolik", raggiunge quotazioni variabili dai 1500 ai 3000 euro(anche se mi hanno garantito che in rete ci sono anche persone disposte a pagarne 5000) per non parlare dei libri veri e propri, dei film o dei Vhs che un domani potrebbero anche diventare oggetti da collezione come i vecchi vinili (non ci siamo ancora arrivati, ma un domani potrebbe anche accadere).
    Il problema però sono io: sarà stupido, sarà infantile, però ogni "pezzo" per me ha un valore affettivo, non credo che riuscirei a venderli.
    Non in questa fase della mia vita, perlomeno. In futuro non lo so.

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  4. Anch'io ho il dubbissimo di Narratore: il potenziale guadagno c'è ma riusciresti a trovare qualcuno disposto a comprare il tutto? Se tieni conto poi che la crisi è un po' ovunque e tutti cercano di risparimiarr... Però comunque non male, hai un tesoretto che un certo ''Fiiù in caso di necessità vendere tutto'' non è male affatto.

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  5. Anch'io ho parecchi libri e fumetti (non conteggiati con precisione, ma circa 600) però ho seri dubbi che riuscirei a guadagnarci anche solo il 40% del loro valore originario.
    E poi, alcuni non li darei mai via, neppure se ne avessi davvero necessità.

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  6. Meglio che ti muovi però, perché il 21/12/2012 sta per arrivare... :)

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  7. 1.100 libri perbaccolina, complimenti !!!

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  8. Quando si studia economia ti insegnano che i beni rifugio sono i quadri di valore, l'oro, le macchine di lusso... fa bene all'anima vedere che per qualcuno si tratta dei libri! Forse la cultura allora ha ancora qualche possibilità...

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  9. 17mila e 200 € sono una bella sommetta. Cosa aspetti? Fossi in te non ci penserei due volte ... prima che ritorniamo alla lira e col cambio ci perdi ... :)

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  10. Perchè no? Anche se, se non sei un collezionista, non ti dispiacerebbe separarti da qualche bella edizione di un libro o da qualche cofanetto limited edition di qualche cd o dvd? Anche io, ormai mi oriento verso gli ebook, ma appena leggo un libro che mi piace lo corro a comprare cartaceo in libreria (a proposito, l'ultimo è stato La donna dei fiori di carta di Donato Carrisi, te lo consiglio!)!

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  11. correggo: se SEI un collezionista. Sorry.

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  12. Non riuscirei mai a vendere i MIEI adorati libri...
    Posso però vendere quelli di mia sorella ahahahaha

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  13. Piuttosto che vendere i miei, mi darei fuoco con loro.

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  14. Azz....non sono messa altrettanto bene...però..potrei provare a fare un inventario...I libri,se proprio costretta,sì..altrimenti non li venderei..Al massimo quando muoio li cedo a una biblioteca...se ancora esisterà chi vorrà leggere sulla carta...

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  15. Ammetto che è veramente difficile vendere i propri libri, soprattutto quelli più amati, ma con questa "Carestia" comicio a pensare che oltre che nei blog, ci seguiremo anche su Ebay... Un salutone.

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  16. Credo che nei confronti dei nostri oggetti dovremmo cercare di assumere un atteggiamento più distaccato.
    E, a volte, questo accade da sé. Roba da cui solo fino a pochi anni fa non mi sarei mai separato, è finita prima in uno scatolone ("la metto solo via, non la butto"), poi dimenticata, poi sparita, probabilmente buttata.
    E la cosa non ti pesa.
    In fondo, ti importa davvero di qualcosa di cui neanche ti ricordi più?
    Ogni tanto, secondo me, bisogna fare "pulizia", perché si cresce, si cambia, e quello che ci è servito, ci ha emozionato, ci ha fatto sognare, non serve più, e deve lasciare spazio a qualcos'altro.

    Quanto al monetizzare i propri beni, beh, spesso è più facile dirlo che farlo... spesso, i libri vengono acquistati a cifre ridicole, un euro l'uno senza manco leggere il titolo.
    È così triste che sarebbe più onorevole bruciarli.

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