Non si tratta di uno scrittore di genere. Niente horror e niente fantascienza. Sotto certi aspetti non so neppure classificarlo. Brat pack letterario, come qualcuno sostiene? Una bella parola nuova trovata proprio in questi giorni.
Boh, sono perplesso.
Anzi, dirò di più, confesso di essere balestrato. Confesso anche che Le mille luci di New York era stato uno dei libri che più mi avevano affascinato al momento della lettura. Ai tempi.
Una scrittura particolare e un incipit di quelli strepitosi:
Tu non sei esattamente il tipo di persona che ci si aspetterebbe di vedere in un posto come questo a quest'ora del mattino. E invece eccoti qua, e non puoi certo dire che il terreno ti sia del tutto sconosciuto, anche se i particolari sono confusi. Sei in un nightclub e stai parlando con una ragazza rapata a zero. Il locale è lo Heartbrack oppure il Lizard Lounge. Tutto diventerebbe più chiaro se potessi fare un salto in bagno a sniffare una bella riga di Tiramisù Boliviano. Una vocina dentro di te insiste che questa epidemica mancanza di chiarezza è già il risultato di un eccesso di biancolina. La notte ha ormai girato quell'impercettibile chiavetta con cui si passa dalle due alle sei del mattino.
Quante volte mi sono riconosciuto in questa parte, con le dovute differenze. Peccato che il buon Jay in seguito non abbia più saputo suscitare in me le stesse emozioni, nessuno degli altri suoi lavori è riuscito ad appassionarmi, siano stati romanzi o racconti.
Mi è piaciuto poco Riscatto, ambientato in un Giappone troppo distante dalla mia cultura e ho trovato terribilmente pesante Si spengono le luci.
Un vero peccato, perché allora, all’inizio degli anni novanta era uno dei miei idoli.
Non lo disprezzo ma non lo raccomanderei a nessuno: anche nel mio caso un possibile innamoramento finito presto in delusione. Di suo ho letto Le mille luci di New York (voto 7+) e Professione modella (voto 7-) e i racconti di Com'è finita, in alcuni dei quali pareva un dilettante allo sbaraglio (voto 3). Il sonno dell'editor?
RispondiEliminaAllora la vediamo allo stesso modo. grazie:-)
RispondiEliminaRiscatto a me è piaciuto moltissimo - è la prima cosa di McInerney che io abbia letto.
RispondiEliminaMa è noto, io sono un nipponofilo.
Il resto non è male.
Credo sia un autore sottovalutato - era popolarissimo negli anni '80, poi è stato dimenticato, ed è un peccato.
Volevo dirlo io che tu sei Nipponofilo
EliminaIo avevo letto in una giornata Le mille luci di New York, forse l'età, il periodo be' mi aveva colpito molto:-)
Cosa succede se dico che non lo conosco? :)
RispondiEliminasp che non sono il tuo genere, ma la cosa mi stupisce:-)
EliminaSto invecchiando. :)
EliminaNon si invecchia, si sgiovanisce :-)
EliminaNeanch'io lo conoscevo. Ma da qualche parte lo segnalavano come uno dei pochi esempi (dignitosi) di narratore in seconda persona. Prima o poi leggerò "Le mille luci di New York".
RispondiEliminaBe' è un bel romanzo, di iniziazione, ma piacevole e con quella seconda persona è strano
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