Se non ricordo male mi è capitato una volta di leggere qualcosa dello scrittore zambiano Wilbur Smith però ora non ricordo esattamente il titolo.
Non è che rimasi conquistato in modo particolare a dire il vero, tuttavia mi colpì un particolare, mai più dimenticato - a discapito suo in realtà.
Per un po’ il romanzo mi parve piacevole, scritto bene e con un buon ritmo, finché arrivò a una scena che mi fece rabbrividire. Lo scrittore stava descrivendo un passo d’azione e il passo d’azione consisteva nel fatto che alcuni delinquenti prendevano a martellate il computer del protagonista limitandosi a spaccare il video e la tastiera.
Erano i primi anni novanta se non sbaglio e c’era ancora molta ignoranza ancora sull’uso di questi terribili aggeggi elettronici, io però facevo il venditore di sistemi cad e insomma sapevo benissimo che ciò che conta in un computer è il disco fisso. Puoi spaccare tutti i monitor che vuoi a anche tutte le tastiera, ma se l’hard disk rimane intatto i tuoi dati li hai ancora… be’ non so se mi sono spiegato quando terminai di leggere quel passo posai il libro e lo chiusi per sempre e da allora tanti saluti a Wilbur Smith.
Dirò di più negli anni successivi quando ho incontrato qualcuno che mi parlava con meraviglia dello scrittore trattenevo a stento un sorrisino ironico.
Ora però credo di tempo ne sia passato a sufficienza e quindi spero che ci sia tra voi qualcuno in grado di farmi smettere di ridere ☺
Non essere troppo duro con il buon Wilbur, Ferru, magari quella era solo un'azione volta all'intimidazione e non alla eliminazione... in poche parole quei delinquenti anziché gambizzare il protagonista gli hanno solo "tastierizzato" il computer... :-)
RispondiEliminaGià, cosi sembra Obi:-)
EliminaMe ne hanno parlato bene, ma non ricordo chi. Prima o poi qualcosa lo leggerò, anche se prima cercherò di capire quale sia il suo libro top, vista l'ampia bibliografia...
RispondiEliminaSennò faccio senza.
non credo morirai se rimani senza:-)
EliminaIo ho letto diversi suoi libri tra i quindici e sedici anni... mi piaceva moltissimo! Adesso non ricordo un singolo titolo e prima o poi li rileggerò tutti!
RispondiEliminaè quello il guaio credo, passa e non lascia il segno
EliminaLetto alcuni dei suoi libri del ciclo egizio.
RispondiEliminaLi ricordo poco, ma d'altronde avrò avuto dieci anni neppure :P
Ricordo però che mi piacquero moltissimo u.u c'è d'aggiungere che amavo alla follia l'egitto ^^
ahahha, grazie Arcamallion: l'Egitto ha sempre il suo fascino
EliminaDi quelli del ciclo egizio mi sono piaciuti da morire *Il dio del fiume* e *L'ultimo papiro*, che sono ancora tra i miei preferiti. Poi romanzi come *Gli angeli piangono* e *Gli eredi dell'Eden* (il primissimo che ho letto). Come scrittore mi è sempre piaciuto, anche se alcuni suoi romanzi sono davvero brutti.
Elimina*Il settimo papiro*, accidenti... =_=
EliminaLi leggerò:-)
Eliminaspaccavano la tastiera o la testiera come scrivi tu?
RispondiEliminaoh, accidenti, tastiera, tastiera e ora non mi spaccare il manitor ahahha
Eliminagrazie:-)
Credo di averne in casa cinque o sei, rigorosamente letti; me ne ricordo anche qualcuno, ma ho incasellato i suoi libri nella categoria "letture da ombrellone"; non che io frequenti spiagge, ma il nome indica quelle letture che impiegano giusto una sinapsi e un neurone.
RispondiEliminaNon ne ho più presi perché dalle quarte di copertina ho notato una certa ripetizione nella trama; c'è sicuramente di meglio in giro, ma si leggono anche se nessuno di essi mi ha fatto gridare al capolavoro
Oh, ottimo contributo Polideuce:-)
EliminaEccomi, ne ho 21. Di libri intendo... L'ultimo nel 2003, e non mi pento della scelta di averlo abbandonato perchè gli ultimi libri sono ancora più illegibili; mi sa che ha già dato quel che doveva dare, e non ne potevo più di gemelli, di donne che sparano, di milionari avventurieri, di servitù indigena, di caccia e pesca.
RispondiEliminaQuesta storia del computer non la ricordo.... sei sicuro che sia lui? Ad ogni buon conto mi sento di suggerire Il dio del fiume, il settimo papiro e la spiaggia infuocata
Oh, credo proprio di ricordare fosse lui...
Eliminaintanto grazie mille Massimo:-)
Letti tutti il dio del fiume il + bello...non sono un ragazzino, ma Taita mi ha impressionato
RispondiEliminaGrazie mille:-)
EliminaLi ho letti tutti, i più belli: LA SPIAGGIA INFUOCATA e COME IL MARE. L'ultimo sull'Egitto mi è sembrato un pochino fantascienza visto che all'eunuco Taita ricresce il coso...
RispondiEliminaahahha, non l'ho mai letto e quindi non posso dire nulla:-)
EliminaAnch'io ho letto un solo libro di Wilbur Smith di cui purtroppo non ricordo il titolo: ricordo bene, però, che dopo solo poche pagine cominciava a disprezzare cucina e vini italiani.
RispondiEliminaNon sono affatto una fanatica nazionalista, ma la cosa mi disturbò alquanto, tanto da chiudere il suddetto libro e congedarmi
per sempre dallo scrittore da siffatto palato.
Italiani spaghetti pizza mandolino
EliminaIn verità in altri libri magnifica il Chianti e la sartoria italiana
EliminaMassimo, hai ragione, come sempre un autore va giudicato in toto
EliminaCi ho provato ma non ci sono mai riuscita... a parte che sono libri studiati per i maschi... pesano una cifra!! :)
RispondiEliminaCome ti ho scritto nel post di oggi,ho letto molti suoi libri. Mi interessava l'ambientazione,l'Africa,questa sconosciuta.
RispondiEliminaCome lettura da trascorrere un'ora senza pensare ad altro e distendersi andava bene. Ora ho raggiunto la saturazione e quindi basta.
Come con Follett e Cussler d'altronde
Ciaooooo
Per l'ambientazione africana consiglio Cristophe Grangè, gli ultimi suoi due libri sono ambientati in Congo. Lui è un grande conoscitore dell'Africa e anche dell'Asia. E'un genere, giallo noir, a me tutti i suoi libri sono piaciuti, il piu' famoso è l'impero dei lupi. Ciao Ferruccio
RispondiEliminaGrazie mille Anna
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