sabato 5 maggio 2012

Mai letto Wilbur Smith?

Se non ricordo male mi è capitato una volta di leggere qualcosa dello scrittore zambiano Wilbur Smith però ora non ricordo esattamente il titolo. 

Non è che rimasi conquistato in modo  particolare a dire il vero, tuttavia mi colpì un particolare, mai più dimenticato - a discapito suo in realtà

Per un po’ il romanzo mi parve piacevole, scritto bene e con un buon ritmo, finché arrivò a una scena che mi fece rabbrividire. Lo scrittore stava descrivendo un passo d’azione e il passo d’azione consisteva nel fatto che alcuni delinquenti prendevano a martellate il computer del protagonista limitandosi a spaccare il video e la tastiera

Erano i primi anni novanta se non sbaglio e c’era ancora molta ignoranza ancora sull’uso di questi terribili aggeggi elettronici, io però facevo il venditore di sistemi cad e insomma sapevo benissimo che ciò che conta in un computer è il disco fisso. Puoi spaccare tutti i monitor che vuoi a anche tutte le tastiera, ma se l’hard disk rimane intatto i tuoi dati li hai ancora… be’ non so se mi sono spiegato quando terminai di leggere quel passo posai il libro e lo chiusi per sempre e da allora tanti saluti a Wilbur Smith

Dirò di più negli anni successivi quando ho incontrato qualcuno che mi parlava con meraviglia dello scrittore trattenevo a stento un sorrisino ironico.

Ora però credo di tempo ne sia passato a sufficienza e quindi spero che ci sia tra voi qualcuno in grado di farmi smettere di ridere

29 commenti:

  1. Non essere troppo duro con il buon Wilbur, Ferru, magari quella era solo un'azione volta all'intimidazione e non alla eliminazione... in poche parole quei delinquenti anziché gambizzare il protagonista gli hanno solo "tastierizzato" il computer... :-)

    RispondiElimina
  2. Me ne hanno parlato bene, ma non ricordo chi. Prima o poi qualcosa lo leggerò, anche se prima cercherò di capire quale sia il suo libro top, vista l'ampia bibliografia...
    Sennò faccio senza.

    RispondiElimina
  3. Io ho letto diversi suoi libri tra i quindici e sedici anni... mi piaceva moltissimo! Adesso non ricordo un singolo titolo e prima o poi li rileggerò tutti!

    RispondiElimina
  4. Letto alcuni dei suoi libri del ciclo egizio.
    Li ricordo poco, ma d'altronde avrò avuto dieci anni neppure :P

    Ricordo però che mi piacquero moltissimo u.u c'è d'aggiungere che amavo alla follia l'egitto ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahha, grazie Arcamallion: l'Egitto ha sempre il suo fascino

      Elimina
    2. Di quelli del ciclo egizio mi sono piaciuti da morire *Il dio del fiume* e *L'ultimo papiro*, che sono ancora tra i miei preferiti. Poi romanzi come *Gli angeli piangono* e *Gli eredi dell'Eden* (il primissimo che ho letto). Come scrittore mi è sempre piaciuto, anche se alcuni suoi romanzi sono davvero brutti.

      Elimina
    3. *Il settimo papiro*, accidenti... =_=

      Elimina
  5. spaccavano la tastiera o la testiera come scrivi tu?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. oh, accidenti, tastiera, tastiera e ora non mi spaccare il manitor ahahha

      grazie:-)

      Elimina
  6. Credo di averne in casa cinque o sei, rigorosamente letti; me ne ricordo anche qualcuno, ma ho incasellato i suoi libri nella categoria "letture da ombrellone"; non che io frequenti spiagge, ma il nome indica quelle letture che impiegano giusto una sinapsi e un neurone.
    Non ne ho più presi perché dalle quarte di copertina ho notato una certa ripetizione nella trama; c'è sicuramente di meglio in giro, ma si leggono anche se nessuno di essi mi ha fatto gridare al capolavoro

    RispondiElimina
  7. Eccomi, ne ho 21. Di libri intendo... L'ultimo nel 2003, e non mi pento della scelta di averlo abbandonato perchè gli ultimi libri sono ancora più illegibili; mi sa che ha già dato quel che doveva dare, e non ne potevo più di gemelli, di donne che sparano, di milionari avventurieri, di servitù indigena, di caccia e pesca.
    Questa storia del computer non la ricordo.... sei sicuro che sia lui? Ad ogni buon conto mi sento di suggerire Il dio del fiume, il settimo papiro e la spiaggia infuocata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, credo proprio di ricordare fosse lui...
      intanto grazie mille Massimo:-)

      Elimina
  8. Letti tutti il dio del fiume il + bello...non sono un ragazzino, ma Taita mi ha impressionato

    RispondiElimina
  9. Li ho letti tutti, i più belli: LA SPIAGGIA INFUOCATA e COME IL MARE. L'ultimo sull'Egitto mi è sembrato un pochino fantascienza visto che all'eunuco Taita ricresce il coso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahha, non l'ho mai letto e quindi non posso dire nulla:-)

      Elimina
  10. Anch'io ho letto un solo libro di Wilbur Smith di cui purtroppo non ricordo il titolo: ricordo bene, però, che dopo solo poche pagine cominciava a disprezzare cucina e vini italiani.
    Non sono affatto una fanatica nazionalista, ma la cosa mi disturbò alquanto, tanto da chiudere il suddetto libro e congedarmi
    per sempre dallo scrittore da siffatto palato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In verità in altri libri magnifica il Chianti e la sartoria italiana

      Elimina
    2. Massimo, hai ragione, come sempre un autore va giudicato in toto

      Elimina
  11. Ci ho provato ma non ci sono mai riuscita... a parte che sono libri studiati per i maschi... pesano una cifra!! :)

    RispondiElimina
  12. Come ti ho scritto nel post di oggi,ho letto molti suoi libri. Mi interessava l'ambientazione,l'Africa,questa sconosciuta.
    Come lettura da trascorrere un'ora senza pensare ad altro e distendersi andava bene. Ora ho raggiunto la saturazione e quindi basta.
    Come con Follett e Cussler d'altronde
    Ciaooooo

    RispondiElimina
  13. Per l'ambientazione africana consiglio Cristophe Grangè, gli ultimi suoi due libri sono ambientati in Congo. Lui è un grande conoscitore dell'Africa e anche dell'Asia. E'un genere, giallo noir, a me tutti i suoi libri sono piaciuti, il piu' famoso è l'impero dei lupi. Ciao Ferruccio

    RispondiElimina

Questo blog ha i commenti in moderazione.

Info sulla Privacy