Beh, non so se è giusto usare questo titolo, potrei mettere anche il libro più colto che ho in casa, qualcosa di simile, però siccome era un bel po’ di tempo che non postavo più un articolo da inserire nella rubrica storie di libri ho pensato bene stamattina di ovviare alla lacuna.
Così dopo un libro che non riesco a leggere, dopo un libro che penso di aver rubato e dopo il primo libro che non si scorda, eccomi a proporre un titolo che potrebbe riassumere nelle sue pagine millenni di cultura e storia e intenti intellettuali.
Premetto che io non lo sono un intellettuale e quindi il mio giudizio su il Tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler è del tutto personale e probabilmente inadatto a una critica degna e propria, però, leggendolo - a proposito mica o finito, lo leggo a spezzoni - si apprendono tante e tante di quelle cose che uno si domanda che cosa è al mondo a fare.
C’è di tutto in quei volumi (sarebbero due ma io ne ho uno solo: questo).
Un lavoro immenso in tutti i sensi che affonda le sue radici nella cultura tedesca mettendo al suo interno la summa dell’opera di Goethe e di Nietzsche.
Sì, senza dubbio un’opera colta, intelligente, lungimirante, azzardata, creativa, complessa, realista e disincantata, ma ascritta con piglio autoritario e inarrivabile.
Un bel modo per far sentire brillante un ignorante come il sottoscritto.
E voi? Qual è il vostro libro?
La Repubblica di Platone, vale?
RispondiEliminaVale sì:-)
EliminaEscludendo i libri di testo, decisamente "La meccanica nel suo sviluppo storico-critico" di Ernst Mach.
RispondiEliminaUn mattone che ho leggiucchiato solo per metà!
Molto bene, Salomon:-)
Eliminapinocchio VITTORIO
RispondiEliminaeh be' Vittorio, Pinocchio è un grande e vedo che hai capito molto bene lo spirito del post:-)
EliminaCi tengo a precisare che ho solamente la seconda Elementare
RispondiEliminae poca dimestichezza con le parole
scrivo quello che penso
senza pretese cerco di raccontare le esperienze fatte
nell'arco della mia vita
giuste o sbagliate che siano
ripudiando ogni forma di violenza
in quanto alla Storia io lo appresa dal libro della vita
Cercando di descriverla con le parole di un ignorante
verità semplici non le verità taroccate dei Politologi
che scrivendo falsità nascondono i fatti realmente accaduti
creando ignoranza.
Come possono raccontare la realtà che in gran parte non anno vissuto col sentito dire ?
come avveniva nei racconti degli Eroi della Mitologia man mano che venivano raccontate
si amplificavano da sembrare novelle più che Storia da tramandare ai posteri.
Per quanto riguarda la Storia potreste chiedere ai sopravissuti del ( ventennio fascista e della seconda Guerra Mondiale )
confrontando lo scritto col raccontato
conoscereste la vera Storia vissuta dal Popolo
un consiglio ricercatela nel basso ceto sarà la più vicina alla realtà .
Altrimenti dalle Falsità verrà scritta una nuova ODISSEA
per questo io bandisco la falsità ,, crea solo ignoranza,, l’ignoranza crea violenza,, e danni al Popolo. VITTORIO