martedì 6 marzo 2012

Da Ranieri a Fabio Volo: elogio della banalità

Da Interista ho ascoltato sabato scorso, non so se in diretta o in registrata,  la conferenza stampa di Ranieri riguardo alla partita che la mia squadra del cuore avrebbe dovuto affrontare la sera successiva a Milano contro il Catania. 

Una conferenza, lo dico tuttavia senza sarcasmo, classica nel mondo del calcio, d’altronde suppongo che nelle condizioni di un allenatore di calcio mi troverei a dire le stesse cose. 
Insomma provate a pensarci: più che dire siamo motivati a vincere, daremo il meglio di noi stessi, dell’arbitro non parliamo mai che cosa volete dire?

Certo, ogni tanto qualche allenatore ci infila pure qualche massima filosofica e qualche frase a effetto, ma la sostanza non cambia: banalità e luoghi comuni a iosa.

Ora chiedo io: noi blogger e noi scrittori come stiamo a livello di banalità: la nostra classe ci esenta dal difetto od ogni tanto ci lasciamo prendere la mano o ci comportiamo come gli allenatori pallonari?

In realtà se penso a certi fenomeni letterari degli ultimi anni credo che l’uso delle banalità e dei luoghi comuni sia abbastanza abusato. Non voglio tirare in ballo certe opere di Hesse. Non parlo di Coelho o di Moccia, sicuramente tra i maggiori dispensatori di saggezze.

Ma l’amico Fabio Volo non riesco a non citarlo. Sarà che spesso mi trovo qualche massima davanti agli occhi nella home di Facebook e mi si sciolgono gli organi interni. 

Sarà che qualche donna che ho avuto modo di frequentare nel passato ha spesso messo a confronto, sbagliando, le mie doti letterarie con quelle dello scrittore bergamasco (io sono permaloso, per chi ancora non lo ha scoperto).

Be’ credo sia uno degli esempi più chiari dell’uso delle banalità e dei luoghi comuni in un’opera letteraria. 
O ne esistono altri per conto vostro?

62 commenti:

  1. "Sarà che qualche (?!) donna che ho avuto modo di frequentare nel passato (?!)... " - come sarebbe, Ferru, non dirmi che non vai più a rete, eh!

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    1. No, no... continuo a segnare, ogni riferimento è puramente casuale, tanto per restare nel campo della banalità:-)

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  2. Mi sono sempre domandato se Volo scrivesse prendendo le frasi dai Baci o viceversa, comunque se vogliamo parlare di luoghi comuni come non citare gli elfi alti, belli, perfetti ecc. ecc. e tutti gli scrittori del caso (In Italia ce ne seno non pochi se non ricordo male coff coff)...lasciamo perdere và D:

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  3. per fortuna gli autori che leggo normalmente non scrivono banalità e "di" banalità, quindi non ti saprei dire per esperienza diretta com'è la situazione. Ma non stento a credere a quello che dici e a quello che si sente in giro. Tempo fa ho seguito un'intervista televisiva (mi sembra su LA7) con uno di questi baluardi della letteratura italiana, ma ho penato ad arrivare alla fine.

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  4. Non ho mai letto Volo e non sono particolarmente interessato a farlo in futuro. Immagino che paragonare la tua scrittura alla sua sia stato un brutto colpo!

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  5. Banalità? Bah, ce ne sono a bizzeffe... Per gli italiani, altre ai tuoi cito i peggiori di tutti: Bevilacqua, Vespa, Tamaro.

    Ti perdono per il fatto di aver nominato nello stesso post Hesse con Volo e Moccia, solo perché sono troppo contento che Ranieri sia all'Inter. Spero ci rimanga a vita. Tiè! ;)

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    1. No, va via Ranieri, mi spiace
      torna Mourino

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    2. Seeeee sogna! Ahahahahaha!!!

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    3. Vinceremo la CL e non sono banale LOL

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    4. Ahahahaha, oggi sei in vena di battute Ferru? ;)

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    5. CL?
      Ahhh ahhhh ahhhh!
      Forza Napoli! :D

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    6. Nessuna battuta Gian, anzi uso il metodo banale: crederci ahhhahh

      Nick: a Londra sarà dura:-)

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  6. Per aver detto che Hesse è uno degli scrittori più sopravvalutati del Novecento, ho rischiato il linciaggio. :D
    Per averlo messo nella stesso gruppo di Volo, ti dichiaro amore imperituro.
    mandarino.

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    1. Che sia sopravvalutato, lo posso anche comprendere, ma accostato a Moccia e Volo no, questo è troppo. Hesse è stato uno degli autori che mi ha iniziato alla lettura. Oggi non lo rileggerei, però sicuramente non ha scritto cose banali. Semmai sono le scopiazzature dei posteri ad essere banali.

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    2. Eh bisogna vedere tra qualche anno cosa diranno di Volo e Moccia. Di Coelho comunque sono sicuro che ne parleranno come Hesse. Certo che anche Hesse la faceva facile:-)

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    3. Con tutto il poco rispetto che porto alle istituzioni letterarie non penso proprio che arriveranno mai a dare un Nobel a Volo o a Moccia. Va bene i paradossi, ma non esageriamo, suvvia. ;)

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    4. Ci credo, ci credo, hai ragione su questo, be' Hesse in alcuni casi si è dimostrato un fine letteraro

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. La vita è bella.
    Era meglio quando andava peggio.
    Non fanno più i film di una volta.
    Il cielo è blu sopra le nuvole.
    Ti amo e ti adoro come una scorza di pomodoro.

    Ho appena scritto la trama dell'ultimo romanzo di Volo. Ed è tutto sotto copyright!

    O era Moccia...? :)

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  9. Qualche luogo comune o banalità ci può stare, ogni tanto, all'interno di un romanzo o comunque di un'opera complessa. Il problema sorge se iniziano a spuntarne un paio a ogni pagina, allora sì che c'è da fuggire a gambe levate! ^^

    Ciao,
    Gianluca

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  10. A proposito di ragazze del passato. Alcuni anni fa una tipa di Mestre con cui ho avuto una breve relazione mi ha regalato copia del suo libro preferito: "Non ti muovere" di Margaret Mazzantini. Risultato: a pag.40 del libro, le comunicazioni con la suddetta ragazza si sono interrotte.
    A proposito dei tre scrittori della lista. Di Hesse mi è piaciuto "Il lupo della streppa". Su Coelho ci ho messo una pietra sopra dopo aver letto "L'alchimista". Da Volo mi tengo alla larga (mi sono bastate un paio di citazioni).

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  11. Vabbè, nel calcio la media intellettiva è bassa in genere, più nei calciatori e in certe dirigenze che negli allenatori, certo, e per sentire delle estreme banalità si paga anche sempre di più, super trasmissioni dedicate, canali tematici, per ascoltare roba uguale da cinquant'anni. Quello è un mondo da far esplodere e ricostruire, è senza speranza.
    Ma, dai, ti paragonano a Volo, ho capito bene? :D Nooooo, in primis il succo e i temi delle tue storie sono diversissimi, mah...
    Io penso che il tizio in questione sia un fortunato/furbone, che insieme a chi lo pubblica ha capito che le sue "fisse" sono ciò che il pubblico vuole, e giù pubblicazioni...
    In Italia certi filoni acchiappano sempre la maggioranza, anche in altre arti, come cinema e musica. Oltretutto il tizio spunta in ogni dove, sta diventando il nuovo Fiorello o Celentano, cioè un COLUI CHE SA!
    La risposta solita del fan tipo è: "io con lui mi svago", ed io rispondo che per arrivare più volte primo in classifica di vendite significa che per TANTI non solo è l'alternativa leggera ma L'UNICA LETTURA, e ciò non è il massimo!
    Utile sarebbe una relegazione in ranghi più bassi e importanza e scoperta di tanto undergroud; chimera...

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    1. No, Luigi, mi preferiva Volo,
      ma non ero innamorato di lei.
      L'ho lasciata al suo destino LOL

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  12. Io dico che un eccellente scrittore si distingue scrivendo un insipido e sciocco luogo comune amabilmente illustrato con autentica creatività, rivelandosi uno strumento efficace di sublime esposizione della banalità...

    ...o no? :-)

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  13. Ferru, mi sa che hai citato il campione dell'ovvio, cioè Volo. Però secondo me non lo fa con intenzione, è convinto di scrivere qualcosa di buono. E come dico sempre, povero ragazzo, non riesco a farmelo diventare antipatico. Il massimo che riesco a fare e non pensarci ed evitare di comprare o consigliare i suoi tomi.

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    1. No, credo anch'io che lo faccia in buona fede...
      io lo prendo a esempio:-)

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    2. Io come giustificazione per le robacce che scrivo. Dico sempre che se lo può fare lui, perché non lo posso fare io? :-D

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  14. Una volta ho assistito ai provini per un film di Moccia (ero lì per lavoro...). Non avevo mai letto nulla di lui e dopo averlo visto all'opera - sì, il vate era lì - sono stato contento della scelta.
    Volo lo ascolto in macchina quando vado al lavoro (per Spank, non per lui) e mi basta. Mi nausea letteralmente vedere i sui libri negli scaffali e la sua faccia come il "culm" sui poster di film in cui finge di recitare. Perché non si limita a fare il DJ visto che bene o male i suoi loghi comuni - a volte, devo ammetterlo, toccanti - funzionano discretamente per la mezz'ora/ora di un programma radiofonico? Mah, misteri della (in)cultura italiana.

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    1. Martin i suoi consigli sono plagiatori non c'è dubbio:-)

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    2. Ovvio, ovvio, ma in quest'Italia di mentecatti dalla memoria corta in pochi se ne accorgono. E i Fabi Volo hanno vita facile...

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  15. Quello che penso io, ed è una pura riflessione personale, è che al mondo ci siano sempre stati personaggi che facevano della banalità il loro cavallo di battaglia.
    In questi tempi, in cui si guarda a tutto con occhio molto più critico ma in realtà non si osserva nulla, la banalità sta raggiungendo picchi preoccupanti.
    Cosa rimane della letteratura se, alla fine, di tutti gli scrittori al mondo quelli che rimangono impressi sono proprio i peggiori?
    Questo è dannatamente un problema...

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  16. Quello che ho visto io, invece, è un futuro dove il ns Ferru... altro che cinque, se ne merita almeno... complimenti, tanti e un saluto a... che famiglia, che futuro!

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    1. Frank mi fai arrossire, ma sono sempre fiducioso e ancora di più per il futuro

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  17. Tristemente ti dico che ce ne sono molti altri ma, in verità sono passata per un altro motivo:Caro amico,passa sul mio blog: ti ho lanciato un guanto di sfida!Ciaoooo.

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  18. Ma solo a me Volo sta simpatico? Cioè non leggo più nulla perciò tantomeno i suoi libri, però alla radio lo ascolto sempre con piacere.

    Il problema di fondo, credo, è che l'artista non è più un qualcuno di colto e riflessivo che propone qualcosa di profondo a un pubblico che ne viene "elevato". Cioè non c'è più un'arte intesa come cultura e accrescimento.

    L'artista moderno è ignorante, ignorante lui come chi lo pubblicizza e come chi lo segue. Quante persone conosci che scrivono o suonano o dipingono sulla base di una profonda conoscenza (a livello superiore di quello universitario) dei propri argomenti?

    Quello che si vede in giro nasce tutto in maniera istintiva e spontanea. Che va bene anche questo e alla fine ripeto Volo mi piace pure. Basta rendersi conto delle cose e saperlo, e si può apprezzare tutto per quello che vale.

    Simone

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  19. Oddio, spero di non essere arrivato a certi livelli.

    E.

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  20. Volo ha avuto una sordida intuizione, perchè secondo me è da anni il classico "amico delle donne", nel senso che ascolta le loro confidenze, le osserva.
    E i suoi libri (perchè prima di criticare io voglio leggere e quindi ho letto anche Volo) sono pieni zeppi di luoghi comuni detti da donne scritte da un uomo che scrive cosa secondo lui pensano e provano le donne.
    L'ultimo libro infatti è semplicemente la versione nostrata di 9 settimane e 1/2 con un panorama diverso.
    Luogo comune.
    La donna dal marito noioso che tradisce con un uomo estroso a letto e un po' porco. Lei lo insegue ma lui la vuole solo per allegri pomeriggi scoperecci (compreso il triangolo, paro paro al film di spessore intellettuale citato prima). Lei si strugge poi trova l'amore vero (è qui che parte la musica?).
    Per favore. Luogo comune, banalità, noia, pessimismo e fastidio. E' più allegro leggere I Dolori del giovane Werther.

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  21. Scusa adesso voglio leggere i tuoi scritti.
    Dove li trovo?

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    1. Ce ne sono un po' sul blog ma forse non precisi al 100 x 100 e anche su facebook nelle note, ma credo che tu non ci sia.

      li linko

      http://ferrucciogianola.blogspot.com/2011/12/la-farsa-della-grande-corsa-estiva.html

      http://www.zam.it/forum/index.php?topic=1310.0

      http://www.zam.it/forum/index.php?topic=927.0
      http://www.zam.it/forum/index.php?topic=1017.0
      http://www.zam.it/forum/index.php?topic=1335.0

      fammi sapere

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  22. Fabio Volo non è uno scrittore, questo è certo, ma i suoi libri mi sono piaciuti, saranno anche banali, ma quando una storia mi prende mi reputo soddisfatta.
    Credo che tutto sia soggettivo e che non a tutti possano piacere le stesse cose, io con "Il giorno in più" ho sognato e penso che non ci sia niente di male a sognare, o no? :D
    O mi mandate alla ghigliottina?

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    1. Non si discute Melinda, ci mancherebbe... tutti hanno qualcosa da dire. Non sopporto soltanto le frasi da cioccolatino e l'ottimismo alla Candido che usano certi scrittori, Volo è soltanto lo stereotipo di questa lista, ma come vedi ne ho citati altri.
      Ghigliottina?
      Macché un mazzo di rose e mimose in arrivo domani :-*)

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