martedì 21 febbraio 2012

Pagina 69

Nel mondo della letteratura le stranezze non si trovano solamente nei personaggi o nelle trame dei romanzi. Basta annotarsi tutte le correnti creative che si susseguono per rendersi conto dell’inventiva che corre nella mente degli scrittori. Insomma ne inventano una tutti i giorni.

Ci sono però anche dei teorici che si divertono in chiave più o meno ironica a elaborare giochi atti a verificare la validità di un buon libro.

Uno di questo giochini è quello che si chiama quello di pagina sessantanove (nulla di Kamasutrico, eh). Pare sia stato inventato da Ford Maddox Ford, generoso scrittore inglese vissuto a cavallo tra la fin de siecle ottocentesca e la stagione modernista.

In poche parole, secondo le modalità di questo gioco, è possibile verificare la qualità e validità di un libro - non solo romanzo - correndo subito a leggere la pagina sessantanove. Difatti, l’incipit è poco affidabile visto che di solito nelle pagine iniziali si concentrano tutte le capacità dell'autore. Non bisogna neppure leggere più avanti per non guastarci la sorpresa dell'intreccio.

In effetti, la pagina sessantanove, dal suo punto di vista, si trova nella posizione ideale per verificare esattamente cosa scrive l'autore nel momento più difficile, quello ormai il racconto è delineato e ha intrapreso il suo viaggio narrativo.

Ecco ora qualcuno sostiene che questo gioco letterario sia stato elaborato anche in chiave sociologica da Marshall McLuhan nella sua opera La sposa meccanica.

Non so se sia vero. Ho cercato qualcosa in rete, ma non ho trovato risposte. In ogni caso provate a verificarlo con qualche libro.

Magari funziona.

22 commenti:

  1. e se poi a pagina 69 c'è un indizio che mi fa perdere la suspense delle prime 68?

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  2. "Ebbene sì, Ugo è una donna!"
    Mapporc... ;)

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  3. ma tutti sanno che a pagina 69 si trova sesso....

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  4. Pagina 69 è circa al 25% di un libro di 300 pagine. Sarebbe interessante vedere se estendendo la teoria anche ad altri tipi di testi, oltre al romanzo. Per esempio, metà di pagina 2 per un racconto di 10 pagine! (O pagina 300 del signore degli anelli...)

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    1. Va a capire come ti inventano le regole regoli certi personaggi:-)

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  5. L'idea in se ha un suo senso: leggo una parte che dovrebbe essere quella in cui l'autore si rilassa, ormai avvioato nella narrazione. Ma non credo funzioni con tutti...
    Prendi per esempio un qualsiasi romanzo di Eco: ti troveresti, alla meglio, a leggere qualcosa che con tutta probabilità non capiresti, visto l'intreccio che è solito creare, e quindi difficilmente riusciresti a dare un giudizio lucido...
    Mah, magari provo poi ti faccio sapere! :)

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  6. No, per me non vale...ho provato il tuo ragionamento, e a pag. 69 di Mondo senza fine di Follett ancora stiamo in alto mare... :(

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  7. Divertente!
    Letto a pag.69 del libro giallo che sto leggendo in questi giorni:
    "Ebbene si l'assassino è il Maggiordomo! "
    Emmavaffanc..... :(

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  8. Ho letto la pagina 69 del kamasutra e non ci ho capito niente... :)
    Secondo me il verso sistema è di leggere dalla fine, non dall'inizio. Cioè se il libro ha 300 pagine bisogna leggere la pagina 300-69=231.
    Oppure basta prendere il logaritmo base 10 di 69 e controllare il limite per pagine tendente a più infinito. A questo punto se il numero è un numero primo allora il libro è una schifezza. Se ancora non siete soddisfatti provate a flettere lo spazio-tempo di qualche secondo-metro e vedrete che se non avete raggiunto la velocità della luce almeno vi ho fatto leggere un commento inutile per 20 secondi...

    Che scemo che sono... :)

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  9. Mi piace questa idea...basta che il libro non sia di 69 pagine eheheh!
    Comunque ho fatto la prova e mi è capitata una pagina che non svela troppo, ma che attira parecchio :D

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  10. Come al solito vengo a fare la voce fuori dal coro... io conoscevo questa regola, ma si parlava di pagina 99 e non 69. Ho controllato su Google e si parla di entrambe... mi sorge solo un dubbio: se una è bellissima e una orribile che fine fa il bel teorema? Mah!

    @Eddy: Allora non sono l'unica che fa strani teoremi letterari... bravo!

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