Tanto per rimanere in tema con il post di ieri, oggi ho deciso di svolgere una piccola inchiesta sulla scelta dei punti di vista da utilizzare nella stesura di un testo narrativo, che sia un romanzo o un racconto però non ha nessuna importanza.
Ricercando in rete ho trovato questo elenco di possibili punti di vista individuati dal linguista Naama Friedmann.
Scorreteli uno per uno e fate un’analisi.
Onniscienza editoriale: quando l'autore dà i propri giudizi e interpretazioni sui fatti narrati;
Onniscienza neutra: quando chi narra, usando la terza persona, rimane in posizione neutrale rispetto al racconto;
Punto di vista testimoniale: quando il narratore racconta i fatti in prima persona escludendo la possibilità a chi legge di esprimere la propria prospettiva;
Punto di vista del protagonista: quando il narratore è anche il protagonista;
Onniscienza multi selettiva: quando il fatto viene narrato da diversi personaggi;
Onniscienza selettiva: quando la vicenda viene narrata, secondo la sua testimonianza, da un personaggio che non corrisponde al protagonista;
Onniscienza drammatica: quando l'interpretazione dei fatti narrati vengono dedotti dal lettore da quanto dicono o fanno i personaggi della storia.
Bene, li avete letti? Vi hanno creato confusione o vi sembrano del tutto chiari?
Così, così?
Be’ nessun problema, la mia domanda in fondo è molto più semplice e diretta. Insomma senza entrare nel dettaglio con delle sfumature in che modo preferite scrivere la vostra storia? Siete più propensi a utilizzare la prima persona nel raccontare le gesta del vostro e dei vostri eroi o vi orientate verso la terza persona?
Io un paio di volte ho utilizzato anche una seconda persona singolare, ma credo di privilegiare la prima persona.
Io utilizzo molto spesso la prima persona, e anche quando mi oriento per la terza mi rendo conto di scrivere come se fossi direttamente io, mettendo da parte gli altri punti di vista. E' un mio limite ma non riesco a guarirne.
RispondiElimina@ tim: credo di fare lo stesso!
RispondiEliminaIo uso quasi sempre la terza persona, onniscienza neutra. Però a volte cerco di usare anche la prima, anche se ammetto che mi è un pò scomoda...
RispondiEliminaPrima persona,senza dubbio
RispondiEliminaLa maggior parte delle volte uso la terza persna, anche se qualche esperimento fatto con la prima mi ha dato molte soddisfazioni.
RispondiEliminaPenso sia la cosa più difficile quando scrivo, e spesso cambia completamente la faccia del racconto.
Io sono per l'onniscienza neutra e multiselettiva. :)
RispondiElimina@ La Leggivendola: benvenuta e grazie, sei la prima con la terza persona per ora!
RispondiElimina@ Donata: prima persona ok, 3 a 1
@ Narratore: 3 a 2
RispondiElimina@ Angelo: la classe non è acqua:-)
quasi sempre in prima.
RispondiEliminadopotutto scrivere è una strada in salita.
Da modesto Astrologo (dilettante), è chiaro che se usassi definirmi "onnisciente", la cosa potrebbe risultare per lo meno un azzardo. Ad ogni modo, quando stilo un oroscopo, nelle mie previsioni mi capita sovente di riportare il mio giudizio o interpretazione sui fatti narrati. Per cui dico, senza remora alcuna, che la mia si possa definire una "Onniscienza editoriale"... :-)
RispondiEliminaIo nelle ultime cose che ho scritto ero passato all'onniscenza editoriale (che nemmeno sapevo esistesse come definizione). Mi piaceva l'idea di commentare la storia che stavo scrivendo, anche se c'è il rischio di dare sui nervi ai lettori.
RispondiEliminaSimone
@ hombre: già erta ripida:-)
RispondiElimina@ Jennaro: bene, bene, dovrò invitarti per stilare un'oroscopo del 2012 per gli scrittori:-)
@ Simone: anch'io non sapevo ci fosse!
Io alterno la prima persona alla terza persona con onniscienza neutra! Dipende da come mi gira :)
RispondiElimina@ Melinda: ottimo, l'importante è che giri bene:-)
RispondiEliminaEcco installato Firefox e riesco finalmente a ripostare. :)
RispondiEliminaMolto bene Nick:-)
RispondiEliminaHo usato spesso la prima, ma ultimamente preferisco la terza. Quindi dico terza. Solo il 30% di quello che ho scritto è in prima persona.
RispondiEliminaDi gran lunga la terza. Posso spostare l'occhio della telecamera in qualsiasi punto della scena. Magnifico, no?
RispondiElimina@ Daniele: conosco la tua narrativa:-)
RispondiElimina@Lisa: oh, certo:-)