La coscienza gioca sempre brutti scherzi e nelle ultime ore per rinfrancare la mia, colpevole di qualche nefandezza, sono andato a verificare quali sono le dipendenze di cui erano soggetti i colleghi più illustri del mondo letterario.
Premetto che io non sono né drogato né alcolizzato, ma ogni tanto mi capita di fare qualche bagordo e nei giorni seguenti devo faticare non poco per rimettere tutto in riga.
Insomma, mal comune mezzo gaudio verrebbe da dire.
E qui siamo in comune con leggende vere e proprie, con un elenco sconfinato che va da un poeta come Charles Baudelaire (alcol e oppiacei) a un autore terribile e controverso come William S. Burroughs (eroina).
Si passa da Edgar Allan Poe a Dorothy Parker (alcol entrambi), da Jack London a Ernest Hemingway e Stephen King (che ha raccontato di aver pippato talmente tanta coca da dover lavorare coi tamponi nel naso per non spruzzare sangue sulla tastiera). Si citano anche Hunter S. Thompson a William Faulkner a Charles Bukowsky, etc.
Le immagini sono accompagnate anche da un elogio della rispettiva dipendenza.
Be’ immagini da vedere, da leggere e commentare ☺
Beh, tremende, non credi?
RispondiEliminaIo mi sono sempre autodisciplinato. Mai usate droghe e mai ubriacato in vita mia. Si può essere grandi scrittori anche senza stravizi e bagordi :)
RispondiEliminaLa foto del gattino è terribile, però, dai! E' macabra :D
RispondiEliminaChe dire... l'alcool regna sovrano, almeno a vedere come si sollazzavano questi artisti.
RispondiEliminaUna brutta visione d'insieme, comunque...
La mia preferita (perché va a solleticare le mie antipatie) è la didascalia per la foto di Ayn Rand: "Non è sicuro che fosse dipendente da sostanze, ma per anni prese anfetamine e stimolanti tutti i giorni".
RispondiElimina:-D
Diavolo, gli americani Santa Ayn Rand non riescono proprio a tirarla giù dal suo maledetto piedistallo!
E dopo questa galleria di orrori, vado a bermi un succo d'arancia, poi mi rimetto a scrivere ;-)
Foto molto belle (a parte quella di Stephen King, ma tanto si sa che King in foto fa sempre schifo!) e tema interessante. :)
RispondiEliminaSicuramente non è un caso che così tanti scrittori famosi siano finiti schiavi di sostanze e alcool, vuoi per una insofferenza verso la società, vuoi per altri motivi. Hanno percepito il meglio ma anche il peggio del mondo che li circonda. Poi, per nostra fortuna, lo hanno riversato nelle loro opere, che almeno quelle rimarranno immortali e pure. :)
Ciao,
Gianluca
@ Nick: già:-)
RispondiElimina@ Daniele: sei un mostro:-)
@ Eleonora: si è preso una bella sbronza, povero:-)
@ Narratore: fosse solo alcol:-(
RispondiElimina@ Davide, certi tue frasi sono spettacolo "Diavolo, gli americani Santa Ayn Rand non riescono proprio a tirarla giù dal suo maledetto piedistallo!!
<3
@ Gianluca, si quando le ho visto ho pensato di farci un post:-)
Bellissima galleria fotografica. Manco io... con dipendenza da Pane e Nutella! ^_^
RispondiEliminaLe foto sono molto belle.ma mi è venuto un moto di tristezza nel pensare a quanto siano finiti nella dipendenza da droga e alcool...
RispondiElimina@Fra Moretta: this is a life:-)
RispondiEliminaDa noi in Italia gli scrittori non guadagnano abbastanza per drogarsi.
RispondiEliminaahahh Alex e poi noi preferiamo lo Sforzato:-)
RispondiEliminaKing pippava tanta coca perchè si era rotto le palle di sentire Annie Wilkes che diceva, una continuazione, che Misery non doveva morire, state a sentire me!:D
RispondiEliminaIo mi faccio di libri.
RispondiEliminaOltre che a leggerne parecchi, mi piace annusarli. Se un libro non dovesse avere un buon odore farei fatica a leggerlo.
Sono convinta che mettano delle essenze particolari nelle carta stampata, altrimenti non mi spiegherei questa dipendenza.
E non fare quella faccia, ti ho inserito nel mio blogroll, ma potrei sempre toglierti.
Scherzo
@ Cinefatti: mi sa che hai ragione:-)
RispondiElimina@ Lisa: ti inserisco subito anch'io e non scherzo:-)
Ma grazieeeeeeeeee:-)
RispondiEliminaPrego Lisa:-)
RispondiElimina