Winesburg, Ohio, è uno dei libri più belli che abbia mai letto e lo scrivo senza retorica. Lo avrò letto una decina di volte, soltanto che non mi ricordo mai di citarlo quando posto delle classifiche. Si parla sempre dei soliti autori e così sembra non mi importi nulla di Sherwood Anderson e di questa sua splendida raccolta di racconti.
In realtà la vedo in modo diverso. Per conto mio si tratta di un libro che tutti dovrebbero leggere. Davvero. Si legge in un amen e vi sembra di avere a che fare con la gente che incontrate in strada, se avete la fortuna di abitare in un luogo rurale.
Be’ certo se invece state in una città e non avete idea di cosa siano le mucche o le galline o la neve che si discioglie in fanghiglia sui viottoli allora leggetevi American Psyco di B. E. E. ahahah.
No, dico sul serio eh, sono storie che mi ricordano un po’ quando ero bambino. Mi suscitano sentimenti contrastanti, ma in fondo in fondo trasmettano una grande fiducia. Forse sono il compendio dell’epitaffio presente sulla sua tomba al Round Hill Cemetery di Marion in Virginia.
La vita, non la morte, è la grande avventura
Già proprio vero: la vita una grande avventura che riversa sorprese giorno dopo giorno se si guarda con gli occhi giusti, senza lasciarsi sopraffare dai magoni e dalle batoste, anche se può concludersi in maniera bizzarra e assurda, magari durante una festa, in mezzo ai Caraibi, mentre si sorseggia un Martini con le olive sul ponte di una nave di lusso.
È così infatti che scomparve il buon Anderson: a Panama all'età di 64 durante una crociera. L'autopsia rivelò che aveva accidentalmente ingoiato uno stuzzicadenti durante una festa (presumibilmente a causa dell’oliva di un Martini). Uno stuzzicadenti che gli perforò il colon e gli causò un caso fatale di peritonite.
In ogni caso: leggenda!
Cavoli, che modo strambo di morire... :O
RispondiEliminasono rimasto scioccato:-)
RispondiEliminaMi hai messo una curiosità...
RispondiEliminaSono qui per questo Gian LOL
RispondiEliminaMaledetto! ;)
RispondiElimina@ Gian:-)
RispondiEliminaNon so perché ma sto discorso dei racconti di persone comuni e la morte improvvisa mi ricordano uno scrittore di cui ho appena terminato di leggere una raccolta: Breece D'j Pancake...
RispondiEliminaMa va le assonanze Eddy, bene :-)
RispondiEliminaallucinante, però in effetti nn così strano, conosco una persona che è effettivamente morta per aver ingoiato uno stuzzicadenti :(
RispondiEliminaPovera:-(
RispondiEliminaEh, no Ferru mi hai fato ricordare di quando da bambino mi stavo per strozzare con una di quelle bottigliette piccole da collezione, sai quelle che circolavano negli anni settanta. Me ne infilai una (avevo tre anni) e mio nonno me la sfilò con le dita dalla bocca. Fortunatamente.... :)
RispondiEliminaOstrega Nick!
RispondiEliminaallucinante
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