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Immagine Davide Cassia Blog |
Italiani, popolo di navigatori, santi e poeti. Sarà vero? Sarebbe da chiedere a Davide che mi ha dato il gancio per questo post. Da parte mia, la risposta è lapalissiana: andato pochissimo per mare, difficilmente mi faranno santo e be’ con la poesia sono un disastro.
Mai scritto una poesia all’amata (però le ho immortalate in racconti) se proprio lo volete sapere e difficilmente mi vedrete con un libro di versi in mano. O almeno questo vale per un certo genere di poesia.
Ammetto di aver studiato un po’ di lingua inglese sulle opere di Blake, Eliot e Whitman - sempre che sia possibile imparare l’inglese a quel modo, ma per il resto preferisco non esprimermi.
Be’ ci sarebbero certi lavori di Bukowski e Carver ma per conto mio appartengono più alla prosa. Per quanto riguarda i poeti italiani invece non ho nulla da dire. Ma aggiungo questa pseudo poesia:
Da ragazzino sapevo un sacco di poesie a memoria
Non so perché le sapevo, forse temevo la furia e le sberle del maestro
Non pensavo che in qualche modo un giorno mi sarebbero servite
Servivano soltanto per un sette o un otto
Stamattina mi sono accorto che non è vero
Ma non mi piacciono lo stesso
Nessuna pretesa letteraria, l'ho aggiunta soltanto per superare le 200 parole minime che di regola i miei post devono avere. Ah, dimenticavo, indovinate cosa significa la B (<3)?
Considerati i quasi 15 anni di canottaggio, un po' marinaio mi considero.
RispondiEliminaLa poesia non l'ho mai studiata, ma ammetto che mi piace scrivere pensieri in forme diverse dalla "solita" narrativa. Soprattutto all'amata, okay, sono un fottuto romantico :) (ed è sempre meglio essere un fottuto romantico che un romantico fottuto!).
Ah, tanto per vantarmi, una di queste ultime, scritte all'amata, ha vinto una selezione su qualche centinaio di partecipanti e sarà pubblicata l'anno prossimo in un libro, di quelli veri che profumano di carta eh, mica 'ste nuove diavolerie elettroniche ;-)
Okay, a parte il messaggio markettaro di sopra, aggiungo qualcosa di più sensato.
RispondiEliminaA me piacciono le parole, e mi piace quando queste si traducono in immagini, sregolate dai legami che sono fondamentali per il linguaggio. Quando l'accostamento di parole diviene simile all'amalgama di colori che apparentemente mai avrebbero potuto nemmeno star vicini sulla tavolozza. E invece una volta stesi sulla tela danno vita a sensazioni e storie, dentro chi le osserva, le sente.
Da giovine facevo a gara con un amico nel recitare o addirittura nel parlare in rima, ora ogni tanto mi scappa di scrivere qualcosa del genere, più per divertimento che altro.
Quindi no, di poesia non m'intendo, non ne so nulla e ne leggo poca (i soliti famosi, Dickinson, Hikmet, altri di cui non ricordo il nome...). Però ogni tanto scrivo parole come a gettare sassolini in uno stagno e me ne resto lì, a vedere come le onde s'intrecciano cambiando il riflesso della realtà.
Le mie prime scritture sono state poesie, e ho continuato a scriverne per molti anni. Sono nascoste dentro un cassetto e non le farò mai leggere a nessuno neppure sotto minaccia.
RispondiEliminaAnche come lettore, sono affascinato dalla poesia. Alcuni dei libri che ho letto più piacevolmente sono raccolte poetiche ("La estaciòn total" di J.R. Jìmenez o un'antologia su Ungaretti, ad esempio).
Come Ariano, anch'io ho iniziato scrivendo poesie e l'ho fatto fino ai vent'anni o giù di lì. Ora forse non saprei da che parte cominciare. Quanto a leggerne invece, stranamente non mi hanno mai attirato molto e comunque sono rimasto ancorato a Ungaretti, Quasimodo e Montale, non vado oltre. (PS.: odio Carducci, Pascoli, D'annunzio e sofistiche varie. Se dovessi scrivere un ucronia, penso che li metterei su uno shattle e li farei perdere nello spaaio profondo, a far danni da un'altra parte!
RispondiElimina@ Matteo: e quando diventi santo?
RispondiElimina@ Ariano: ti piace allora:-)
@ Tim: aspetto l'ucronia:-)
Io scrivo poesie di contenuto macabro. Ho letto quelle di Poe e ho tutte le poesie di Ungaretti.
RispondiEliminaCi tengo a precisare che ho solamente la seconda Elementare
RispondiEliminae poca dimestichezza con le parole
scrivo quello che penso senza pretese
cerco di raccontare le esperienze fatte
nell'arco della mia vita
giuste ho sbagliate che siano
ripudiando ogni forma di violenza
in quanto alla Storia io lo appresa dal libro della vita
Cerco di descriverla con le parole di un ignorante di 73 anni
verità semplici non le verità taroccate dei Politologi
che scrivendo falsità nascondono i fatti realmente accaduti
creando ignoranza.
Come possono raccontare la realtà che in gran parte non anno vissuto col sentito dire ?
come avveniva nei racconti degli Eroi della Mitologia man mano che venivano raccontate
si amplificavano tanto da sembrare novelle più che Storia da tramandare ai posteri.
Per quanto riguarda la Storia più recente potreste chiedere ai sopravissuti del ( ventennio fascista e della seconda Guerra Mondiale )
confrontando lo scritto col raccontato
conoscereste la vera Storia vissuta dal Popolo
un consiglio ricercatela nel basso ceto sarà la più vicina alla realtà .
Altrimenti dalle Falsità verrà scritta una nuova ODISSEA
per questo io bandisco la falsità ,, crea solo ignoranza,, l’ignoranza crea violenza,, e danni al Popolo.
PS questi sono i risultati a cui ho assistito per 18 Anni, sperando che non sia il Mondo di Domani.
Anime sospese
le ho viste aggirarsi in tutte le stazioni
in cerca della loro identità perduta
vita vissuta ai margini della dignità imposta da una società malata
Priva di amore verso i più umili che stanchi di lottare si sono arresi
assistendo impassibili alla vita che non gli appartiene più
Vita ricercata nella folla frettolosa schiava del tempo che passa veloce
come fossero automi taluni offrono una moneta
tenendo in vita queste anime sospese condannate a fare da specchio a tutta l’umanità. (A. VITTORIO)
Odio la poesia, salvo rare eccezioni.
RispondiEliminaLo ammetto così, impunemente e senza riserve.
Quoto Ferru e voglio Mettiu Santo subito! :P
RispondiEliminaCitando McNab qui sopra: amo la poesia, salvo rare eccezioni.
Ma forse si era capito.
Ho una predilezione per i poeti italiani, stranamente, e per i bohèmiene francesi.
La B sta per bonazza. Inutile dire a chi era rivolto. -_-
Ahahahah (e ché ridi? boh!) ma perché sta cosa del santo?
RispondiEliminaIo voglio santa Cyb, patrona (che già fa figo anche se un po' sovrappeso) dei cyborg poeti.
E anche a me piacciono i boheri lì come a Cyb, cioccolatosi, buonissimi!
Ah, io appartengo ad un popolo di oceanografi, bodhisattva e narratori - conta uguale? ;-)
RispondiEliminaBel post.
Dal canto mio, poesia poca.
la leggo (pochi autori) ma non la pratico - sostanzialmente perché non ne ho mai avuto la spinta.
Se mi vien da scrivere, mi vien da scrivere una storia.
Poi, ok, ci fu un tempo al liceo in cui ci si sfotteva in endecasillabi sciolti, fra compagni di scuola.
ma noi eravamo strani.
b, sta per bioparco!
RispondiEliminache è una cosa che penso molto spesso, sì,
bioparco
sempre più, ultimamente
poesie mai scritte
mai,
nemmeno una, credo
un paio di volte forse un tentativo
ma bisogna studiare tanto per le poesie
e il fastidio di quelli che pensano che poesia è
"quando si va a capo prima della fine della riga"
ecco sì,
mi viene ancora voglia di non scriverne mai.
poi li senti, questi
e gli chiedi un poeta italiano moderno e conoscono solo la Merini
che di grazia,
aveva da dire
ma il come
lo ha imparato dopo, e non prima,
beata lei.
e dei vecchi certo
ti senti citare ungaretti e quasimodo
bioparco
e dimenticare i caproni
i sereni
o etichettare i leopardi come lagna
che bioparco
era lagnoso, certo,
ma nella sua lagna c'era un metodo che esondava per kilometri, olre le poche parole di un verso.
E insomma
non ne leggo più, comunque
è vero
e anche in gioventù,
a parte i periodi dei trip linguistici
francesi
tedeschi
inglesi
americani
che tutti abbiamo avuto
non ne ho avuti più
una volta capito quanto c'è dietro, ciò che è la poesia.
E quindi,
per chiudere,
è morta
e ci siamo dimenticati persino
di farle il funerale!
Ciao!
@ Daniele lo avevo pensato:-)
RispondiElimina@ Vittorio: grazie del contributo:-)
@ Alessandro: stessa lunghezza d'onda.
@ Cyb pensando a te bonazza ci stava, ma non è così.
RispondiElimina@ Matteo, niente Boeri
@ Davide: grazie, merito tuo che me lo hai suggerito:-)
@ gelostellato: ho pensato adesso mi ammazza, invece sei stato quasi buono... non è bio parco la parola:-)
Io non ho mai scritto poesie, però mi piace molto leggerle. Alcune confesso che le trovo molto complesse e non le capisco, ma da altre mi faccio trasportare completamente. Per fare un esempio, ho letto una raccolta di poesie di Rilke. Beh, ne ho capite, sì e no, il 20%. Spero che sia perchè sono ancora molto giovane.
RispondiElimina@ cinefatti: meglio non capire le poesie e restare giovani:-)
RispondiEliminaIo in tutta la mia vita ho scritto solo una poesia e mi è servita per capire che avrei fatto meglio a cambiare strada. Io la strada l'ho cambiata ma non ne mai trovata una chiara e semplice da seguire, tutto sterrato con un sacco di dossi e fosse.
RispondiEliminaTornando alla poesia, faceva pressapoco così...
VELOCITA': Sbattered'alidigabbianinelvento.
Capito perché ho smesso?
@ Gian: sei un fenomeno, io non sono messo meglio:-)
RispondiEliminaLE STAGIONI DELLA VITA
RispondiEliminaSOGNI di gioventù
come foglie cadono nello scrigno dei ricordi
le stagioni passano in fretta
ti ritrovi vecchio con i tuoi ricordi
I SOGNI sopiti si destano
a portati con se
SOGNI Fantasie di gioventù Che la realtà della vita uccide
L’ unico SOGNO reale che ci appartiene è il risveglio della natura in primavera
Finche il nostro albero fiorirà.
A. VITTORIO
LE STAGIONI DELLA VITA
RispondiEliminaSOGNI di gioventù
come foglie cadono nello scrigno dei ricordi
le stagioni passano in fretta
ti ritrovi vecchio con i tuoi ricordi
I SOGNI sopiti si destano
apri lo scrigno e ti accorgi che è vuoto
SOGNI come foglie d’ autunno il vento li ha portati con se
SOGNI Fantasie di gioventù Che la realtà della vita uccide
L’ unico SOGNO reale che ci appartiene è il risveglio della natura in primavera
Finche il nostro albero fiorirà. A. VITTORIO