Prendo spunto dal bell'articolo pubblicato ieri dall’amico Alessandro Girola riguardo all’attività di blogger, per cercare di capire se nel mio caso mi sto comportando nel migliore dei modi.
Evidenzio cinque punti che ritengo essenziali.
1 - Il mio è un blog legato al mondo della letteratura e della scrittura, di nicchia dunque. D’altra parte il sottotitolo mi pare che evidenzi bene questa caratteristica. Si parla di autori, di problematiche legate alla scrittura e di curiosità che ruotato attorno a questo mondo. C’è qualche off topic ogni tanto, ma non credo che vada a guastare l’identità e il taglio che mi sono guadagnato nel tempo.
2 - Non faccio scambio link con siti o blog che non hanno un qualche legame con questo mondo. La presenza del mio blogroll di siti che parlano di cinema o di musica o di altro è dovuta al fatto che più volte anche sulle loro pagine sono apparse o appaiono delle tematiche strettamente legate al mondo della letteratura e delle scrittura.
3 - I mie articoli devono essere composti minimo da 200 parole: non si scappa, sono esclusi da questa regola un paio di post al mese, magari quando ci calo qualche immagine fotografica o qualche video musicale.
4 - Social network: li uso pesantemente, da Facebook a Twitter, passando per G+. Trovate i badge sulla home. Seguitemi, non ve ne pentirete.
5 - Vitalità, non posso fare a meno di postare una volta al giorno. È una malattia, me ne rendo conto. A volte è difficile trovare anche l’argomento, ma a volta la creatività trasborda e allora godo.
Ma dai! Si può passare da twitter a FB attraverso G+? Non sono così pratica di G+ mi dovrò documentare.
RispondiEliminaPer quanto riguarda le tematiche, pur seguendo blog di scrittura e letteratura, ho impostato il mio blog su altre tematiche (linguaggio del corpo e legge di attrazione).
A parte la legge di attrazione che è inerente al romanzo che ho pubblicato, il linguaggio del corpo non si sposa bene con il mondo della scrittura/lettura.
Essendoci già tanti blog "letterari" ho pensato di impostare il mio su qualcosa di diverso.
Secondo te sbaglio?
Ecco ora mi toglierai dal tuo blogroll!
Be' c'è sempre della psicologia e della letteratura... quindi qualche assonanza esiste :-)
RispondiElimina@Lisa: non credo, per ora G+ non dà modo di automizzare la condivisione dei contenuti.
RispondiElimina@Ferru: condivido i punti. Sulla lunghezza dei post specialmente, non ha senso scrivere testi più corti di 200 parole - eccetto casi rari, ovvio - altrimenti non riesci a tematizzare la pagina.
@ Daniele è il minimo 200 parole, non scendo mai tranne per i pochi e rari post fotografici e musicali:-)
RispondiEliminaNon ho capito se cerchi consigli o no. Io comunque credo che i blog sulla scrittura o di autori formino un po' (con le dovute eccezioni) una sorta di circolo dal quale non si entra e non si esce facilmente.
RispondiEliminaInsomma, il consiglio è quello di provare ad allungarti anche fuori dalla nicchia, come la chiami tu... e non saprei dirti come anche se con facebook e social network un po' lo stai già facendo.
Simone
ciao Simone, non credo di essere alla ricerca do consigli, più che altro ho bisogno di conferme. Ricevo per esempio molte richieste di scambi link. Il rispetto c'è per tutti ma non me la sento di mettere nel blogroll un sito che propone case per le vacanze o servizi informatici. In quel caso forse sarebbe più opportuno un banner e naturalmente la visibilità dovrebbe essere pagata:-)
RispondiEliminaSe invece ti interessava sapere il mio punto di vista: il mio blog ormai parla di quello che capita, con uno spazio maggiore alle mie vicende da studente universitario.
RispondiEliminaRiguardo agli accessi, anche se non lo aggiorno da anni il vecchio blog sulla scrittura ha ancora più visite di quello nuovo. E non so bene cosa significhi questa cosa, ma mi lascia un bel po' perplesso.
Simone
Il vecchio blog mi sa che un blogroll non ce l'aveva nemmeno! ^^
RispondiEliminaSimone
Ferruccio, ma non è inquietante tutta sta gente che ti segue? :P
RispondiEliminaSciocchezze a parte, il fatto che posti ogni santo giorno è una delle cose che mi piace di più sul tuo blog, insieme col taglio molto personale che gli dai.
Beh, però dipende da cosa si cerca. Il post di Alessandro parlava di un articolo sull'uso commerciale di un blog.
RispondiEliminaPoi c'è anche la forma del semplice piacere ai lettori, al di là di quanti siano, e quella del "il blog è così, se non vi piace addio". :D
Sulla prima cosa servirebbe qualcuno di più preparato tecnicamente, sulla seconda invece posso dire che ci sei, e il merito è anche dei punti 1,2,5. Piaci perché sei tematico, hai una fetta di realmente interessati, e perché sei attivo, il punto 5 è una gran cosa, fossero tutte così espressive le malattie. :)
Vorrei scrivere tutta una serie di considerazioni, però mi sono reso conto che sarebbero identiche a quelle di Occhio e quindi mi limito a quotare lui.
RispondiEliminaUn Nick particolarmente pigro oggi. ;)
P.s Continua così.
mi accodo a chi mi ha preceduto. Non per nulla, ti ho inserito nelle 7 meraviglie di BlogSpot secondo Liber@ ;)
RispondiElimina@ simone: ho l'impressione che il blo alla fine diventi un'estensione di qualcosa di personale.
RispondiElimina@ michela: non ci dormo la notte ahah:-)
@ Occhio sulle espressioni: troppo buono:-)
@ nick: a volte non serve scrivere nulla e poi lo so che mi stimi (stima reciproca naturalmente)
RispondiElimina@ liber@discrivere: troppo cara:-)
Eheheh, eheheh, eheh. No, mi viene da sorridere perché il mio blog non rispetta nessuno dei punti, e in effetti non funziona proprio per niente.
RispondiEliminaBeh, a dire la verità non me frega niente, non so se si era capito.
Io sono un parassita che si ciba delle vostre conoscenze. ;)
@Gian: non dire sciocchezze LOL
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