lunedì 30 maggio 2011

Il primo plagio letterario della storia

Marco Valerio Marziale, spagnolo di Bilbilis, visse più di trent’anni a Roma, sotto l’egida prima di Domiziano, poi di Nerva e Traiano. Poeta, nei suoi epigrammi si lamentò spesso della povertà in cui viveva, chiedendo favori e ricompense.

In realtà godette di una vita abbastanza agiata e negli ultimi anni tornò in Spagna dove visse in un podere ricevuto in dono da una sua ammiratrice.

Poeta ironico e satirico, ma dotato anche di un certo lirismo risulta essere il primo autore a parlare in senso figurato di plagio letterario.  

Il poeta latino, infatti, nel suo famoso epigramma 52 accusava un rivale di aver letto in pubblico i suoi versi spacciandoli per propri.


8 commenti:

  1. Per la serie al mondo non s'inventa niente. ;)

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  2. Ferruccio m'hai riportato indietro nel tempo, all'ultimo esame fatto pochi giorni prima di laurearmi...letteratura latina III...credevo di aver rimosso quell'incubo, e invece......te possino.... ^__^

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  3. @ Nick, arriviamo sempre tardi:-)

    @ Liber@discrivere: Marziale?

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  4. Marziale è stato un grande, soprattutto attaccabrighe nei confronti del potere, di una criticità......quasi attuale.

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  5. Per la serie al mondo non s'inventa niente. ;)

    P.S.: Ho plagiato Nick...

    Pazzesco come le cose non cambino mai!

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  6. @ferru. Sì, Marziale...100 epigrammi da studiare, con lettura in latino classico, commento grammaticale e analitico, analisi del testo.....una roba da perderci il sonno, letteralmente

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