venerdì 15 aprile 2011

Il primo scrittore che ti viene in mente

Non vi siete mai chiesti qual è lo scrittore che più vi gira in testa?
Ammetto che ci ho pensato soltanto qualche giorno fa. Però ci ho pensato. Insomma, provate a rifletterci anche voi un attimino. Senza perdere la testa, ovvio. 
È naturale che ci sia e mica è detto che sia il vostro scrittore preferito. Non dipende neppure dal libro che state leggendo. A volte mi capita di leggere libri e di non ricordare neppure l’autore.

Nel mio caso, l’autore che più mi assilla è Hemingway, senza ombra di dubbio. Come minimo, mi viene in mente dieci volte il giorno e quando commento qualche post in giro e facile che mi scappi dentro.  Anche Manzoni non scherza. Ma i motivi sono alquanto diversi, legati per lo più al posto dove vivo. Dubito comunque che si tratti di una questione di mera adorazione.
In questo momento, per esempio prediligo Lansdale e McCarthy e mica mi vengono in mente tutte le volte che giro la testa.

Insomma non so a cosa è dovuta questa specie di ossessione. Ma se qualcuno dovessi chiedermi il nome del primo scrittore che mi viene in mente, sono sicuro che direi in maniera peristaltica Ernest Hemingway.
E voi? 
Ora non vi chiedo di raccontarmi la rava e la fava, mi basta soltanto che aggiungiate in un commento il nome dell’autore che vi è passato nella mente appena avete letto questo post.

Può darsi che ne escano delle belle.

34 commenti:

  1. Se il libro che sto leggendo mi piace molto (come adesso), mi viene in mente il suo autore.

    Se il libro che sto leggendo invece non mi dice granché, è facile che me ne venga in mente un altro.

    Di sicuro in me la risposta alla tua domanda cambia assai facilmente col tempo.

    In questo momento il primo che mi viene in mente è Franzen.

    Ma credo che altri, in altri momenti, potrebbe essere Wallace, Simenon, Lansdale, Cameron, Coe, Pincio, Wu Ming, Mari ecc. ecc. ecc.

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  2. Italo Calvino! Perché è stato quello che mi ha fatto appassionare alla lettura,
    perché era di Sanremo,
    perché è l'unico di cui ho letto veramente tutto,
    perché era un genio inarrivabile,
    perché se vedo dei funghi nelle aiuole penso a Marcovaldo,
    perché se vedo un bambino arrampicarsi sugli alberi penso al barone rampante,
    perché vedo una mulattiera in campagna penso al sentiero dei nidi di ragno,
    perché se penso a un incipit perfetto penso a "se una notte di inverno un viaggiatore"...
    E per molti altri motivi! ;)

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  3. Prova a indovinarlo, Ferru, è uno spione che fissò a Honolulu il punto esatto dove l'Occidente incontra l'Oriente - Ernest saprebbe di chi parlo, Howard anche, Raymond lo stesso e Marlowe... beh, ogni tanto lo rilegge.
    Frank Spada

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  4. Mi è venuto in mente Montague Rhodes James, che però mi piace moltissimo. Ammetto però che la cosa non accade sempre, per certi periodi ho in mente anche personaggi più "amatorali" o, di contrappunto, nomi ultranoti.

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  5. Preferito? Difficile a dirsi però Hermann Hesse è quello che mi rimbomba spesso, forse per giovanili letture.
    Salutoni Vipera

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  6. Gira e rigira, io vado a finire sempre a pensare ad Umberto Eco...

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  7. Sicuramente Philip K. Dick, non c'è dubbio! (questa volta si vince qualcosa?)
    Temistocle

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  8. Sarà Banale lo so , ma non sono un gran lettore ... e dico Stephenie Meyer ... i suoi libri li ho letti tutti e 4 in 13 giorni di vacanza ... mai successo solitamente impiego molto ma molto più tempo a finire un libro !

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  9. Lovecraft!
    Perchè anni fa, quando ancora non lo conoscevo se non di fama sua e del necronomicon, scrivevo dei piccoli racconti in serie, e una volta che ho iniziato a leggere le sue opere mi sono accorto che certi passaggi dei miei racconti somigliavano allo stile lovecraftiano

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  10. Tanith Lee.
    Forse perché la tiro in ballo spesso quando si parla di letteratura e molti neppure la conoscono, o magari perché cerco sempre qualcosa di suo che purtroppo viene poco tradotto e diffuso da noi, così alla fine mi toccherà leggerla in lingua originale perfezionando il mio self-made english. Ecco sì, dev’essere perché quando si tratta di scrittori – fiere, librerie e bancarelle comprese – lei è sempre la prima che cerco. Ormai sono settato sulla Lee e tutti gli altri seguono.

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  11. Anche a me viene in mente Hemingway! La cosa strana è che ho letto poco di lui, e pure mooooolto tempo fa.
    Eppure, nel gioco delle associazioni mentali, se qualcuno dice scrittore io rispondo Hemingway.
    In seconda battuta potrei dire Umberto Eco, poi King.

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  12. Il primo che mi viene in mente è William Burroughs ed è anche uno dei miei preferiti. Forse perchè la beat generation mi ha fatto scoprire un mondo, forse perchè era uno sperimentatore e artista a 360 gradi o forse perchè l'ho conosciuto... in un'altra vita, chissà ;-)

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  13. Decisamente Manuel Scorza.

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  14. Stpehen King... con buona pace dell'originalità e della ricercatezza :)
    Scusa ma ho troppo sonno per parlarne come meriterebbe, il mio adorato Re :)

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  15. Per ora mi limito a ringraziarvi tutti, vedrò di realizzare un post basandomi su questi commenti:-)

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  16. Nonostante sia un grandissimo fan di Stephen King, Chuck Palahniuk, Neil Gaiman e Douglas Adams, il primo che mi è venuto in mente è Sir Arthur Conan Doyle, probabilmente perchè sto leggendo il suo "il mastino dei Baskerville"!

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  17. Sicuramente Melville ! Moby Dick è uno dei miei numi tutelari! Fra gli scrittori *moderni* Nick Hornby e Niccolò Ammaniti (con una punta d'invidia nel mentre li penso) ;)

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  18. io mi trovo a citarmi Douglas Adams almeno un paio di volte al giorno. nella vita quotidiana ci si trova spesso in situazioni che lui ha saputo descrivere in modo fantastico.

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  19. sempre e per sempre... Umberto Eco

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  20. Concordo con Gian 74.... Italo CALVINO con il suo "Marcovaldo".
    Anche se sono passati molti anni, le sue novelle mi rimbombano spesso nella testa, forse perche sembrano attuali....
    Ad es. ricordo la novella diquando voleva pescare in un fiume per avere del pesce fresco, puro direi, e l'amarezza provata nello scoprire che il blu così intenso del fiume era dovuto ad una fabbrica di colori che scaricava il suo VELENO nel fiume.

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  21. Harlan Ellison, quasi costantemente.
    E poi David Brin.
    E, molto probabilmente, Lyon Sprague de Camp.

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  22. Difficile rispondere a uno a uno in un post simile, anche perché non ci sarebbe nulla da dire. Avete fornito un bel numero di autori si cui ragionare.

    grazie a tutti:-)

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  23. Difficile da dire, perchè chi ama la lettura trova diverse identificazioni in vari autori.
    Io ho messo Pavese perchè lo sento come se lo avessi conosciuto per via dei luoghi descritti e per situazioni che ho conosciuto.
    TUTTAVIA per delle analogie del modo di esprimersi, con descrizioni senza eccesso di aggettivi che odio, metto vicino a lui Camus Svevo e kafka.
    Non ti saprei dire il perchè.
    Però se voglio andare con la memoria a chi mi ha dato molto devo mettere i Russi, tutti, ed i tedeschi Mann ed Hesse che mi pare fossero contemporanei.

    Vi è poi il mondo a parte degli americani che si scostano da tutti proprio perchè sono un altro mondo,
    tuttavia affascinante.

    Sto leggendo Fiesta.

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  24. Valeria ti ha chiesto chi è il primo autore che ti viene in mente non di fare un elenco della tua biblioteca.

    ANONIMO MANTOVANO

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  25. Grazie mille, ma non "litigate" va bene lo stesso LOL

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  26. Luigi Pirandello, grandissimo scrittore siciliano autore di romanzi dalle sfaccettature psicologiche

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  27. Pirandello. Perchè é il miglior scrittore italiano del XX secolo.

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  28. Nabokov! Scoperto da poco, devo ammetterlo, ma mi ha subito affascinato per l'uso che fa di colori, luci e ombre e che rispecchia appieno l'idea che ne ho io. Per questo motivo è diventato un riferimento costante nel mio modo di scrivere.

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  29. L'autore che mi viene in mente è Camilla Lackberg.
    E' favolosa ed è una delle poche autrici che riesco ad associare al libro.

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  30. Sicuramente Bukowski! Perchè è lo scrittore che mi ha mitragliato con le sue parole, nessuno era mai entrato così violentemente nella mia testa. :)

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