Ci sono delle cose che non amo fare. Alcune importanti e alcune meno. è ovvio che le cose che devo fare per dovere – perlopiù quelle legate al lavoro - malgrado mi facciano soffrire, mi rassegno a svolgerle, ma per tutte le altre se posso esulo.
Di sicuro, una delle più terribili cose che cerco di evitare è quella di recarmi da un dentista. Ho un terrore schifo verso i gabinetti odontoiatrici. Ho sempre paura di essere assimilato e trasformato in un Borg. Per fortuna da quando ho smesso di fumare (dieci anni ormai) l’esigenza di andare in un luogo simile non si è più presentata, ma vi giuro che appena sento un ticchettio in bocca sudo freddo.
Ora non mi crea ansia e neppure timore, tuttavia anche andare dal parrucchiere a tagliarmi i capelli mi riserva i suoi bei grattacapi e non soltanto perché mi fanno lo shampoo.
Sarà che ho sempre paura di perdere qualche capello di troppo o sarà per qualche altro strano motivo inconscio, ma è sempre una barba sedermi sopra una poltrona davanti a uno specchio con alle spalle un tipo armato di forbici e quant’altro.
Non mi passa mai il tempo.
Ultimamente, per accettare una situazione che si ripresenta all’incirca ogni due mesi, uso questo momento per pensare ad articoli da postare nel blog.
E da quando lo faccio le cose vanno sicuramente meglio.
Questo post, infatti, e succo degli sforzi intellettuali di martedì pomeriggio.
Inizialmente pensavo a un nuovo concorso d’incipit, poi mi sono ricordato che non ho mai fatto inchieste riguardanti la cosiddetta narrativa di genere. Insomma, ho chiesto qual è stato il primo libro che avete letto e tante diverse cose, ma non vi è ho mai chiesto quale sia il miglior romanzo horror o il miglior giallo.
State tranquilli, lo farò nelle prossime settimane.
Oggi, siate buoni e ditemi soltanto qual è il romanzo di fantascienza che preferite.
Ultima Luce - Alan D. Altieri
RispondiEliminaNon sarà diffuso come tanti, tantissimi altri capolavori di fantascienza, ma merita davvero.
Beh, parlare di FS in senso generico non aiuta la risposta, perché, come ben m'insegni, la FS ha diecimila generi e sottogeneri. Comunque, dovendo proprio rispondere, citerei Ubik di P.K. Dick, ma uno qualunque dei suoi libri mi può andare bene. Così come i romanzi di Clifford Simak e ... come vedi è difficile essere precisi, perché sicuramente, avendone letti a centinaia, dimenticherò quello che, quando l'ho avuto, avrò detto: questo è stato il migliore in assoluto.
RispondiEliminaTemistocle
Grazie Enzo, sono piuttosto scarso per quanto riguarda la fantascienza italiana e ne terrò in debita considerazione:-)
RispondiEliminaTim: Ubik, gran libro.
RispondiEliminaPer il resto hai ragione ma l'ho fatto per non complicare la vita ai lettori: il primo che viene in mente del genere in senso ampio:-))
MMM...direi
RispondiElimina" Il caso Jane Eyre". Conosci?
Giacomo
Qualcuno della saga della Fondazione di Asimov.
RispondiEliminaPoi Ritorno al domani di L. Ron Hubbard.
Hyperion, di Dan Simmons.
RispondiEliminaSenza nemmeno un piccolo dubbio.
@ Giacomo: no, non lo conosco, fammi una bella recensione XD
RispondiElimina@ Daniele: due autori un po' ostici per me. Di Asimov preferisco di gran lunga i saggi ai romanzi e Hubbard, bah... mi fa un po' paura. Non voglio finire come Tom Cruise XD
@ Il grande marziano: una voce che non posso non considerare, notando da dove arriva:-)))
RispondiEliminaE come si fa a citarne uno solo?
RispondiEliminaUff...
Fondazione e Terra (Asimov)
Randevouz with Rama (Clarke)
Eudeamon (Erica Moak)
Metallo Urlante (Evangelisti)
Notturno (Asimov-Silverberg)
Non Lasciarmi (Kazuo Ishiguro)
Il Condominio (Ballard)
The Time Traveler's Wife (Niffenegger)
e altri...
@ Glauco: Fiuuuu. si è sentito il fischio?
RispondiEliminaCe ne sono troppi per poterne scegliere uno solo, e molti sono già stati citati :)
RispondiEliminaQuindi interpreterò la tua domanda a modo mio, e invece che dirti qual'è il miglior libro di fantascienza che ho letto, ti dirò qual'è quello a cui sono più affezionato: Fahrenheit 451 di Bradbury.
Per il resto, se il barbiere ti causa angoscia, la soluzione è semplice: diventa capellone ;)
Forse perché è l'ultimo che ho letto, ma Hyperion è uno dei libri più originali degli ultimi anni.
RispondiEliminaNel cuore comunque mi rimane sempre la Fondazione del buon Dottore.
Bye.
Neuromante.
RispondiEliminaCAZZO CAZZO CAZZO se lascia il segno!
Anch'io sono scarsino a fantascienza letteraria (ma non cinematografica...) e un migliore totale non saprei definirlo. Ne dico uno che ricorre spesso nella mia mente: "Il pianeta morto" di Lem.
RispondiElimina@ Sekhemty: s' mi farò crescere i capelli:-)
RispondiElimina@ Michela: certo certo, non ti arrabbiare XD
@ Munzic: la vedo come te riguardo a Hyperion:-)
RispondiElimina@ Occhio sulle espressioni: Lem è un grande, senza ombra di dubbio:-)
Anche se possiede contaminazioni horror, Tommyknockers di Stephen King è un romanzo di fantascienza a tutti gli effetti: un'astronave sepolta da millenni in un bosco, la sua nefasta influenza che inizia a esercitare man mano che viene disseppellta, la malvagità di un specie forse estinta da secoli, il tutto raccontato col fantastico stile kinghiano.
RispondiEliminaImperdibile.
Ma potrei citare anche Ray Bradbury, il poeta della fantascienza, con uno dei suoi straordinari racconti: Rumore di tuono, La Centrale, Erano Bruni Con Gli Occhi D'Oro, Ricamo.
Anche Arthur Clarke ha scritto roba parecchio ispirata, a me è piaciuto particolarmente Rama II, il seguito del già buono Incontro con Rama. L'immaginazione profusa nel descrivere un oggetto del tutto alieno, dallo scopo indefinibile e senza traccia dei suoi creatori, è straordinaria.
non riesco a dare una sola risposta, visto che la fantascienza è il MIO genere. posso citarne alcuni, ma indicare un preferito assoluto non mi riesce:
RispondiEliminaVernor Vinge - A fire upon the deep
Dan Simmons - Hyperion
Robert Heinlein - Straniero in terra straniera
Ursula Le Guinn - La falce dei cieli
Theodore Sturgeon - Cristalli sognanti
Audrey Niffenegger - La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Walter Tevis - Mockinbird
e non ho citato i racconti e i libri che fanno parte di saghe più ampie...
Grazie Piscu, il primo non lo conosco, ma gli altri sì. Ah complimenti per "Minuti contati":-)
RispondiElimina@ Luca: i tuoi commenti sono sempre precisi e degni di nota. King lo collego a una dimensione horror, anche se mi rendo conto di essere superficiale facendo una tale considerazione. Ma Bradbury e Clarke sono tra i miei preferiti:-)
RispondiEliminaGrazie
quello di Vinge in italiano è "universo incostante", ma in questo caso (come in quello di Tevis) ho preferito citare il titolo originale.
RispondiEliminaAndrò a cercarlo Piscu:-)
RispondiEliminaI testi Science fiction ottimi sono tanti, ma dovendo scegliere direi:
RispondiEliminaFahreneit 451 di Bradbury a pari merito con Hyperion di Simmons. Mi fa piacere ,avendo letto i commenti precedenti, di non essere l'unico a pensarla così.
Tra i racconti aggiungerei Storia della tua vita del bravissimo Ted Chiang.
Ciao.
Grazie Nick le idee me le avete date:-)
RispondiEliminaquoto Gloutchov che vale per altri: come si fa ad indicarne uno solo??????? domanda infamissima ferru!!!!!!
RispondiEliminaEh, succede Christian:-)
EliminaCiao Ferruccio, fantascienza dici? Ecco il mio "best of":
RispondiElimina1) Neuromante - William Gibson
2) Dune - Frank Herbert
3) The Dervish House - Ian McDonald
4) Snow Crash - Neal Stephenson
5) The Diamond Age - Neal Stephenson
Non necessariamente in quest'ordine.
Titoloni, Francesco, grazie mille:-)
EliminaHo poco più di vent'anni e sono lettrice rapida e ossessiva. La peggiore una che i libri li comincia si fa un giretto nell'universo narrativo e li lascia li. Una turista giapponese del cervello dell'autore. Un amico nn ancora amico mi dice: 'se fai questo programma alla radio devi leggere questo'. ESCO dallo studio tastando con la mano lo spessore. Salgo su autobus f
RispondiEliminaamiliare e poi...più nulla. L'autista si accorge di me in deposito. Ero accucciata in un angolo come un clandestino. Anzi il mio corpo era li. La mia esistenza biologica. Io ero davvero finita altrove. E questo solo quell'universo specifico avrebbe potuto farlo. Oltre la trama quel libro parlava di me. Della mia mente che leggeva. Di quella cosa straordinaria che è l'immaginario, come nemmeno Dick era riuscito a centrare...