domenica 9 gennaio 2011

Stop e chiedo venia

Da diverse settimane,  la domenica mattina, più o meno verso quest’ora posto la puntata del romanzo “Noi siamo senza Dio”. Stamattina non ci sarà e chiedo scusa alle persone che si sono presi la briga di investire del tempo e leggere le varie puntate. Con alcuni di loro mi sono scusato in privato, ma con questo post voglio anche  scusarmi con coloro, che pur senza commentare, mi hanno fatto sentire in qualche modo il loro apprezzamento al lavoro. Purtroppo, ho ricevuto tre segnalazioni  (due email e un commento all’ottava puntata) che mi consigliano di togliere il romanzo dal blog. I motivi – non fraintendetemi, non parlo del valore e della qualità del romanzo, non sono così presuntuoso – sono i soliti: “Così non è protetto”, “Prima o dopo ti trovi un lavoro sulla falsariga di questo pubblicato da un’altra parte”, be’ considerazioni del genere.
Confesso che all’inizio, all’arrivo della prima email avevo sorriso e fatto spallucce (pensavo fosse qualcuno intenzionato a prendermi in giro, anche perché di dichiarava un agente di una casa editrice), ma ora si tratta del terzo messaggio e aggiungo che più volte ho manifestato di possedere un’ingenuità imbarazzante, quindi ricevere un consiglio in merito su come agire e comportarmi sarebbe molto importante. Sinceramente il postare a puntate lo trovavo molto utile: diverse ingenuità e pecche presenti nel romanzo mi sono state segnalate e interrompere la pubblicazione sul blog mi scoccia. Certo, probabilmente continuerò a farlo lo stesso in privato se chi mi ha aiutato mi darà ancora la propria disponibilità, anche perché intendo realizzare al più presto un ebook di questo romanzo, da pubblicare gratis naturalmente. Ma tornò a ribadire che sono a disposizione a prendere in considerazione qualsiasi  soluzione vogliate propormi di utilizzare. J

21 commenti:

  1. Guarda, all'inizio qualcuno diceva anche a me cose del genere, consigli che a quei tempi sembrano sensati, ma che poi ho scoperto essere solo solenni MINCHIATE.

    Tra l'altro il Creative Commons ti copre abbondantemente per questioni di copyright, quindi vai tranquillo.

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  2. @ Alex, provvidenziale, volevo quasi mandarti una mail in privato ma non volevo romperti le scatole... grazie:-))

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  3. Ciao Ferruccio,

    il problema è dimostrare che lo scritto è tuo, oppure evitare di esporlo al pubblico se non in veste "ufficiale"?

    Nel primo caso il sistema è semplicissimo, se hai una casella PEC puoi inviare a te stesso copia del materiale di volta in volta: come sai la PEC ha valore di raccomandata, ed èsufficiente a certificare la data e l'ora dell'invio.

    U aktro modo è quello di inviare a te stesso copia cartacea del materiale, sempre come raccomandata, da tenere rigorosamente chiuso ed aprire alla presenza di un notaio in caso di necessità, ma questo è un po' più laborioso.

    Chiaramente entrambi questi sistemi ti sono d'aiuto dopo che il plagio è avvenuto, se si va in sede di giudizio: se invece l'autore del plagio è un ladro di polli, magari potrebbe avere qualche resistenza mentale in più a copiare un e-book pubblicatoe distribuito che non un blog (ma non ci conterei tanto su questo).

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  4. Come ti ho detto in privato,sono disponibile a continuare la lettura anche con mail private.:)
    Comunque decidi tu.

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  5. Michela ha fornito dei metodi interessanti.
    Tutto sta nel poter dimostrare che tu hai scritto prima, e quindi chiunque altro ha copiato da te.

    Che non verrai derubato è pura utopia, figurati che è stato copiato un post dal mio blog, quando era nato da neanche un mese e avevo 30-40 lettori al giorno.

    Una volta che ti copri le spalle puoi pubblicare liberamente quello che vuoi, tanto chiunque copi lo trascini al tribunale civile (che si risolve in pochi mesi) e gli fai pagare suon di risarcimenti, dopo pubblichi il tutto come monito per altri possibili ladri

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  6. Mi avete chiarito le idee, anche se in realtà è stato la segnalazione che un lavoro può essere copiato a turbarmi... Sotto certi aspetti da ciò che emerge sono tutelato e quindi suppongo che domenica prossima tornerò con la none... Se poi, ma ripeto se i poi qualcuno lo copia e trae vantaggio come direbbe il brutto "che gli vadano tutti in medicine."
    vi ringrazio comunque, Michela, Nick e anche PalleQuadre naturalmente - in fondo sei stato tu a darmi la scossa per chiedere.

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  7. @PalleQuadre: il fatto che le puntate del romanze siano state pubblicate nel blog, e quindi prima della eventuale pubblicazione cartacea del ladro, non vale come prova che il romanzo è stato scritto dall'autore stesso, visto che l'ha pubblicato prima? Inoltre lui possiede anche il file nel proprio pc, che i tecnici informatici possono analizzare, per scoprire la data di creazione.

    @Ferruccio: io seguirei il consiglio di Michela sulla PEC, se vuoi continuare a pubblicarlo qui, altrimenti io te lo leggo in privato.

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  8. Daniele: I romanzi scritti me li sono spediti per posta, ma ho inserito anche il CreativeCommons in fondo, avevo qualche timore perché nei prossimi capitoli accadano delle cose strane:-))

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  9. Diario Pulp è uscito sul blog di Strumm e poi è stato pubblicato da edizioni XII... ;-)

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  10. Non saprei che dire. Io rendo disponibili pubblicamente i miei lavori, ovviamente sono registrati su creative commons di lulu.com ma non posso dire di avere esperienza in fatto di cause civili per plagio.

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  11. @ Matteo: si continuo anch'io, sono state quelle email a mettermi un po' in subbuglio-)

    @ Ariano: alle cause non voglio neanche pensarci... alla fine con i vostri commenti, come speravo d'altra parte, mi avete tranquillizzzato:-)

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  12. Come dice Alex, sono MINCHIATE.

    Uno scrittore non ti ruberà mai il testo perché preferirà sicuramente proporre i SUOI di testi. Piuttosto verrà a criticare aspramente il tuo racconto per cercare di darsi credito e importanza (così da pubblicizzare ciò che lui scrive).

    Una casa editrice non ci guadagna nulla a rubare il tuo testo, al massimo potrebbe contattarti per pubblicarlo. A lei, pubblicare indicando come autore te o pincopallo non cambia niente. Per cui verrà sicuramente da te ed eviterà eventuali problematiche dovute ad accuse di plagio e quant'altro (macchie difficili da pulire anche dopo che si è provata l'innocenza!).

    Se proprio vuoi proteggere i tuoi scritti, come già fai, spedisciti tutto per posta (o con la PEC, o con una raccomandata). La posta ordinaria non vale. Ci vuole una prova che sia stato tu a spedire a te stesso il plico. E il plico non va aperto e/o manomesso in alcun modo.

    Sul mio blog, tra le lezioncine, potrai trovare altri suggerimenti riguardo questo argomento.

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  13. PS.
    Le Common Creatives vanno sempre indicate.
    Però ricorda che dovrai accorgerti tu del plagio, e dovrai essere tu a muoverti legalmente senza alcun sostegno da parte di enti etc etc.

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  14. @ Glauco, sono perfettamente concorde sul principio etico di un vero scrittore. l'idea di rubare anche soltanto una frase mi fa vomitare. D'altra parte all'inizio avevo sorriso e fatto spalluce al ricevimento della prima email, poi visto che ne è arrivata un'altra, oltre a qualche commento ho pensato di fare questa specie di sonadaggio per farmi un'idea precisa.
    Ho fatto bene e vi ringrazio tantissimo:-))
    Alla fine è meglio stare con i piedi per terra:-)

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  15. A dire la verità chiunque può rubare un testo e pubblicarlo a nome suo e pagando.
    La casa editrice in quel caso non può dire niente, tanto viene pagata e non ci rimette nulla.

    Cosa che è già successa fra l'altro.

    @Daniele: il mio dubbio è che la data di un blog possa avere valore legale

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  16. @PalleQuadre:
    E' già successo? Puoi citare i casi? Non ne ho mai sentito parlare.
    L'unico caso esplicito di un probabile plagio che ho sentito riguarda la sceneggiatura del film Dejavu (con Denzel Washington)... che fu "presa" da un manoscritto mandato da un esordiente italiano a una casa editrice, se non ricordo male, canadese. Storia di qualche annetto fa. Ma non so com'è andata a finire.

    A ogni modo mi sembra strano. Che senso ha pubblicare un libro di un altro? Quale soddisfazione verrebbe da tutto ciò? Senza contare che con la Vanity Press è difficile arricchirsi, tutt'altro, si spende più di quanto può tornare in cassa.

    La data del blog non garantisce nulla visto che, per fare un esempio, su Blogger, attraverso la pubblicazione programmata, è possibile far uscire post in date antecedenti a quella reale.

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  17. Il precedente è stato nel forum di Leonardo Melis, dove un utente si è fregato delle teorie e le ha spacciate per sue in un libro venduto profumatamente.

    Tu sottovaluti la gente che vuole arricchirsi senza fare un cazzo, e il modo migliore per loro è rubare.
    Non sanno cos'è la soddisfazione, quindi ragionare con la tua testa piuttosto che con la loro non porta a nulla.

    Ah, anche il mio blog è stato copiato, tanto per citare altri precedenti

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  18. @PalleQuadre:

    Arricchire è una parola grossa. In Italia, con i libri si fa fatica a campare. Pure gli scrittori famosi hanno altre attività. All'estero si campa con la narrativa ma qui, al massimo, si arrotonda lo stipendio.

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  19. Se uno scrittore con il suo lavoro arrotonda lo stipendio, uno che ruba da cinque scrittori come minimo se ne fa uno intero.
    Perchè quando questi rubano lo fanno sempre per lucro.

    Il tipo che mi ha rubato l'articolo copia e incolla solamente da altri blog/siti, non ha nulla di suo

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  20. Ti volevo scrivere della raccomandata ma l'hanno già fatto! So che questo è uno dei metodi usati da chi pubblica ebook, ed io stessa l'ho fatto, mi son spedita una chiavetta usb con tutti i miei ebook dentro, prima di caricarli sul server. L'importante è tenere la busta chiusa per poterla aprire in caso di bisogno. Per controllare se qualcuno ha copiato dal tuo blog, puoi usare questo servizio gratuito: http://www.copyscape.com/

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  21. Grazie Eva del suggerimento e del link:-))

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