lunedì 10 gennaio 2011

Lo scrittore più ricco del mondo

Questa classifica è sempre molto variabile, ma secondo l’ultima graduatoria stilata da Forbes, datata primo giugno 2010, alla testa degli scrittori che più guadagnano con le loro opere, in questo momento c’è James Patterson. L’autore ha infatti guadagnato negli ultimi dodici mesi, la bellezza di  settantacinque milioni di dollari, tendendo a debita distanza Stephanie Meyer e Stephen King. Patterson ha pubblicato qualcosa come settanta romanzi e con i cicli di Alex Cross e Maximum Ride ha letteralmente riempito le case di milioni di lettori. Tuttavia non tutti sembrano apprezzare le qualità dello scrittore, che si avvale per la realizzazione dei suoi romanzi di uno staff di coautori stipendiati da lui stesso. Ma è probabile che questo dettaglio non rivesti una così grande importanza altrimenti non si spiegherebbe il primo posto della classifica.

21 commenti:

  1. Il discorso dei romanzi scritti "scientificamente" da un'equipe... Non c'è niente di male in ciò, in fondo nessuno obbliga poi ad acquistarli. E a quanto pare la cosa rende bene.

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  2. Be' un libro in equipe mi sta bene, ma qui mi sembra più un struttura da ghost writers, però:-))

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  3. Eh, i vecchi tempi di Woody Allen e del prestanome ...
    Temistocle

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  4. Mah, bisogna vedere se i collaboratori sono co-autori, o se si limitano ad occuparsi della parte relativa alle ricerche ed alla documentazione.
    Cussler, che è un altro che mira al guadagno ed alla narrativa leggera, da una decina d'anni cita come co-autori quelli che da sempre erano i suoi consulenti tecnici...
    Se la cosa è dichiarata e nota al lettore, comunque, non ci vedo molto di male - "James Patterson" diventa il nome di una cooperativa, della quale poi io posso gradire o meno il lavoro...

    Non c'è scritto da nessuna parte che l'autore debba essere sempre e solo un individuo isolato.

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  5. "L’autore ha infatti guadagnato negli ultimi dodici mesi, la bellezza di settantacinque milioni di dollari"

    Che posso dire? Beat'a iss'! :D
    Secondo me se ne frega altamente se "non tutti sembrano apprezzare le qualità dello scrittore". Sono sicuro che lui apprezza molto i milioncini...

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  6. @ Davide:
    so che anche Crichton ricorreva a uno staff di consulenti. Ma da quanto ho letto Patterson stesso dice di non scrivere molti dei suoi libri, almeno la prima bozza:
    http://blog.panorama.it/libri/2010/08/25/james-patterson-lo-scrittore-piu-venduto-al-mondo-non-scrive-molti-dei-suoi-libri/
    be' poi bisogna vedere se è vero.
    Però la tua analisi mi ha dato lo spunto per un post futuro... vedo di lavorarci:-))

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  7. @ boh, Angelo: quando sei acclamato e conosciuto ti senti un Dio in terra (almeno io la penso così) e va a capire cosa ci passa per la testa:-)))

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  8. Bah, per me l'autore deve essere l'unico a lavorare al suo libro, non mi piace che si firma uno e poi ci hanno lavorato in 10.

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  9. @ Daniele: tendenzialmente la penso allo stesso modo, ma ho la sensazione che per la realizzazione di certi best sellers senza un aiuto esterno non si debba andare molto lontano:-))

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  10. Vabbè noi ciavevo la Parodi...ognuno cià il suo stile...;-)

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  11. Dato che sono 2 anni che studio tecniche di marketing librario, ho deciso tempo fa di comprare un libro di Patterson, come se fosse un reperto archeologico da studiare.
    Ho comprato qundi 'Bikini' (il titolo non è male infatti).
    All'inizio, appena preso in mano, l'ho annusato. Volevo sentire e capire tutto di questo autore che vende più di ogni altro. Ho letto che negli USA 1 libro su 20 tra quelli venduti nell'ultimo anno è di Patterson. 1 su 20!
    Dopo l'odore ne ho valutato la consistenza tastando i fogli e poi, come quando apri uno scrigno magico, ho iniziato a scoprire le parole e a leggere, parola dopo parola, frase dopo frase.

    Giunto all'ottava pagina ho deciso di smettere di studiare marketing librario e ho cominciato a cercare qualcuno che scrivesse un libro col nome mio.

    Sto ancora cercando. ;-)

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  12. @ Mark: cotto e letto:-))

    @ Emanuele: grazie del contributo, il mondo dei libri trasmette e insegna qualcosa anche all'infuori della carta e della parola scritta:-))

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  13. Mah, io l'unico romanzo di Patterson che ho letto l'ho trovato sempliciotto, senza sugo e banale. De gustibus...

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  14. @ Carla: Io confesso di non aver letto nulla di lui:-))

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  15. Ma sai che quando ho visto la foto pensavo fosse Zeffirelli? o_O Va beh, buon per Patterson... è che il collettivo mi convince fino a lì (non lo sapevo, mi apri un mondo), nel senso che o ci metti i nomi di tutti perché allora è un lavoro a più mani o te lo scrivi da te e allora è tuo, se no se fossi una capra a scrivere ma pieno di soldi da dormirci sopra potrei allevare scrittori in batteria e poi diventare un autore di best-seller come niente. Ecco, mi perplime.

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  16. Secondo me possono scrivere e vendere come meglio vogliono: io rimango immacolato; scrivo solo quello che voglio e mi accontento dei miei quattro lettori. (p. parisius)

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  17. Non leggo Patterson per principio! Nei libri c'è l'anima dello scrittore, quando è scritto con ispirazione e non su commissione (scusate il gioco di parole) è tutta un'altra storia. Per me Patterson potrebbe restare sullo scaffale a prendere la polvere.

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