Con un commento a questo post sarà possibile, sino alla mezzanotte del 11 dicembre 2010, inserire il vostro racconto partecipante al concorso letterario “Dedica un racconto al tuo autore preferito”. Da domani inserirò anche un banner con un link di collegamento per chi si trova a disagio a navigare nel blog. Le regole per la partecipazione le trovate nel bando seguente.
Vi prego di inserire il vostro racconto rispettando queste modalità:
Titolo del racconto (nome e cognome autore scelto.).
Racconto
Nome cognome dell’autore (voi in questo caso) con l’aggiunta, se lo desiderate del vostro nick e di un link di collegamento al vostro sito che utilizzerò, quando posterò i racconti per la fase di valutazione.
Non si può scrivere un racconto con lo stesso autore. Il primo che posta annulla i successivi.
Bene, lunedì ti segnalo.
RispondiEliminaSegnalato. Spero di mandarti qualcosa.
RispondiEliminaTemistocle
Len Deighton
RispondiEliminaBerlino era nel caos. L'omicidio del cancelliere Ortrud Keller aveva lasciato la città e il paese in un'amara costernazione. Le guardie del corpo Brandt e Jäger stavano indagando. Dopotutto erano in gioco. “Hanno trovato Ortrud nuda” esordì Brandt. “Non aveva più con sé la cartella con la proposta di legge sugli armamenti nucleari”.
“Lo so” disse Jäger.
“Come fai a saperlo?” chiese sorpreso l'altro. Poi il suo sguardo cambiò. Jäger gli puntava contro la P10.
“Tu...” fece Brandt, ma non finì la frase. Un flop, poi un tonfo.
Jäger bruciò la cartella e uscì. L'aria gli pareva più pulita, quella sera.
Daniele Imperi
Fred Vargas
RispondiEliminaTutti gli anni, in quella stagione, la solita solfa.
Dopo aver assistito orgoglioso al loro dispiegarsi alla luce, arrivava il momento dell'addio, malinconico e struggente.
Ma questa volta non sarebbero cadute nel buio e nel freddo.
Con un gran sorriso le fece il grande annuncio: Un praticello finalmente lo circondava!
E loro, eccole, veleggiando, ancora ridendo, giunsero al suolo.
Manuela Saronio
Spada Frank
RispondiElimina– Lo titoliamo “Punto e a capo”?
– Mi ricorda la polonaise.
– Cosa c’entra Chopin?
– Guarda che intendevo la Szymborska.
– Allora punto e virgola, o virgolette e basta.
– Inserisci almeno una citazione.
– Così poi dovrò fare una nota a piè pagina? No. Troppo lavoro. E due punti?
– Ma dài, non è mica la raccolta dei suoi versi.
– Ah! Ho deciso: “Un uomo a piedi fermi…
– Ma è l’incipit…
– Lo metto al posto del titolo e al suo posto punto e a capo.
– Geniale! Li sbalordirai per la tragicità del gioco.
– Sarebbe?
– Scrivere coi piedi. Andiamo và, che è più salutare per la circolazione.
JORGE LUIS BORGES
RispondiEliminaUn brivido oscuro raggelò Garcìa e si propagò sulle tribune.
I tifosi del River Plate gremivano lo stadio invocando il gol risolutore che sbloccasse lo snervante 0-0 imposto dal Quilmes, in campo con un portiere, tre terzini, sei macellai, e un invisibile santo protettore che aveva eretto un muro davanti alla loro rete.
Invece Garcìa, pazzo per il River sin da bambino, aveva appena fallito un calcio di rigore.
Era il 92°, ormai sarebbe finita col pareggio e lo scudetto volava sulle maglie dell’odiato Boca Juniors.
Si sentiva perduto. Ma quando capì che la vita lo stava lasciando, sorrise. La morte per crepacuore avrebbe eternato il suo immenso amore per il club, salvandolo dalla vergogna.
Ariano Geta (S.D.P.V.)
http://arianogeta.blogspot.com
Sono ancora Ariano: non é venuta la sottolineatura, comunque l'incipit contiene il nome Borges (..."Brivido Oscuro Raggelò Garcia E Si"...)
RispondiEliminaMa allora... Szymborska, punto, almeno, dovrò, a... Spada, ma a che gioco giochiamo?
RispondiEliminaFrank
Alejandro Jodorowsky
RispondiEliminaDi giorno Jerry ormai dormiva, oppure rubava orrido whisky scadente "K-You" da sotto il lavello; sua nonna a volte gli gridava contro, ma per lo più piangeva, o se ne andava da altre arpie come lei a fare strani rituali.
Così il giorno che dalla bottiglia di K-You uscì un genio, Jerry era già bello cotto e gli sembrò quasi normale.
-Uoglio un graaan... (hic) MUCCHIO D'ORO!- biascicò, e l'ultima cosa che vide fu un'enorme massa di monete che gli si rovesciava sopra seppellendolo.
Più tardi la vecchia organizzò un baccanale geriatrico di ringraziamento: certi dei hanno il senso dell'umorismo.
Michela Delli Ratti
http://libridaleggere.eu
Elizabeth Lynn
RispondiEliminaL’architetto Yelij sorrise nonappena Nathis, l’assistente issò il blasone sulla rocca di Tornor, il restauro avveniva dopo ottocento anni dal regno di Sorren. Qualche veggente dell’Arun aveva già previsto un nuovo crollo della torre di vedetta, anche se non si era capito quando si sarebbe verificato. Non importava, pensò Yelij, altri l’avrebbero rimessa su, tutto si conserva. Dopo aver salutato gli altri, indossò il berretto verde che si mimetizzava con le antenne e saltò sul disco volante.
Gianluca Giannattasio
E.A.Poe.
RispondiEliminaEra finita.Avevo fallito.
Mio padre morendo me l'aveva detto.Ogni generazione in famiglia nasceva una PORTA pronta a diffondere il male,io ero il GUARDIANO,avrei dovuto impedirlo.Così non mi ero fatto scrupoli ad uccidere il cretino di mio fratello;del resto i sintomi c'erano tutti:la pazzia,le stranezze.
Ero libero,pensavo,così quando mia moglie,la Piccola Ofelia Evanescente,come così insignificante mi puntò la pistola fu peggio.-LO SAI CHE SIAMO CUGINI?-mi disse ridendo mentre mi sparava.
Avevo fallito.Il male aveva vinto.
E sopratutto avevo ucciso il cretino per niente..
PHILIP K. DICK
RispondiElimina“Diritto in centro, Kaled!” urlai dal sedile posteriore.
“Lo so, maledizione! È questo maledetto traffico che rallenta!”
“Pensa a guidare! Ti pago per portarmi dove dico io, quando dico io e nel tempo che dico io! Intesi?E attento a quel semaforo!”
“Io non posso volare sul traffico, non guido mica un elicottero! Ma non la potevi lasciare in quella banca e così facevamo prima ed evitavamo di andarci a sfracellare contro qualche altra macchina?”
“Fai silenzio. Lo sai che se non piscio al Ritz non mi sento soddisfatto!”
Tim Guerrini
http://ilgaragedidemetrio.blogspot.com/
(non sono venute le sottolineature, ma le iniziali delle prime quattro parole formano il nome Dick.)
Calvino Italo
RispondiEliminaCinquant’Anni. Lunghi, Vividi, Irreali. Notti Oscure. Giorni vacui.
Ammetto, se non ci fossero state le stelle a dare un senso alla rotta sarebbe stato impossibile.
“Bisogna pur che scendi”, mi sfidasti. I nostri sorrisi simultanei avevano dentro un nocciolo diverso. Non lo credevi possibile. Eppure, solo ora ho deciso di toccare terra. Ho atteso che i lecci fatti piantare intorno alla tua tomba fossero abbastanza forti. Come i rami della mia anima che han sopportato il fardello di una vita sospesa, ma mai interrotta.
Ora posso rispondere alla domanda d’allora, fratello: “Sì, ne è valsa la pena.”
g Vanderban
Alfred Bester
RispondiEliminaAvevo amministrato quel condominio per anni, e il signor Besteri non era stato altro che un nome nella tabella degli inquilini, accanto a quello del suo padrone di casa. Fu solo anni dopo che era andato via che scoprimmo la verità. Durante i lavori di rifacimento della facciata, un pezzo d'intonaco si staccò, rivelando una targa che pareva posata all'epoca della costruzione dell'edificio, oltre due secoli fa:
"In questa casa abitò
in un ritiro di quindici anni
Aristide Besteri
grande scienziato
studioso del tessuto temporale
e scopritore dei viaggi nel tempo
2010 - 1984"
Marco Migliori