Pochi giorni fa vi ho svelato un problemino riguardo a un libro di Stephen King, problema che consiste nella difficoltà di reperirlo. Ci crediate o no, la realtà è questa. È ovvio che non ci faccio una malattia, i commenti arrivati a sostegno nel post apposito mi fanno quasi percepire un’evoluzione positiva della faccenda e può darsi che a breve riuscirò nell’intento di catturare questo romanzo e a superare questa specie di fobia che mi attanaglia.
Può darsi però, perché qualche piccolo dubbio di natura metafisica mi rimane ed è meglio che lo confessi.
Io credo nella magia dei libri, e dal mio punto di vista nelle pagine vive qualcosa di più di semplice inchiostro impresso. Ora non vorrei sbagliarmi ma suppongo che riuscirò a portare a casa “It”, il giorno in cui riuscirò a liberarmi di tutte le copie che possiedo de “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Non so come spiegarlo, ma ho la netta sensazione che tra i due libri ci sia un conflitto, un’idiosincrasia, è come se non potessero coesistere nella mia libreria.
Semplice, direte voi, regala le copie o buttale via.
Fosse facile. Ho provato a farlo, ma non funziona. Regalo una copia e me ne tornano due. Pulisco il solaio e ne trovo altre quattro. Faccio una consulenza da un amico e, siccome non voglio essere pagato, mi trovo una copia del racconto sotto braccio. Acquisto un mazzo di fiori e in omaggio mi viene dato il libro.
Me lo trovo dappertutto.
Adesso non voglio fare considerazioni critiche sul valore del libro (sulla rete trovate milioni di recensioni), la storia, però, per me, ha assunto davvero queste caratteristiche: proprio non riesco a liberarmene e temo lo sviluppo di un'altra ossessione.
Cosa faccio, li brucio?
E se poi dalla cenere sorgono cinquanta copie?
Li seppellisco?
E se mi rispuntano come funghi?
Insomma avete consigli?
Ah, chiudo il post aggiungendo un raccontino brevissimo, sempre riguardo alla magia dei libri. L’ho scritto per la 4a edizione del fun cool di Gelostellato.
Sull'origine dei libri
Quando quell´anno, all´inizio delle vacanze estive, tornò sul lago nella casa di campagna di suo nonno e salì in solaio per riprendere il giornale pornografico che aveva nascosto alla fine dell´estate precedente, notando tutti quei libri nuovi di zecca allineati sulla credenza in mezzo alla polvere, pensò di essere stato davvero un idiota patentato ad aver lasciato, per tutto quel tempo, una rivista simile racchiusa tra un tomo della Bibbia e un´edizione dell´Odissea di Omero senza che neppure avessero una scatola di preservativi da poter usare.
Tanto per rimanere in tema, chiaro.
questo raccontino mi piaceva sì
RispondiEliminacomunque oggi ho sbirciato in libbraria
feltrinelliana
perché
mi serviva shining
e IT non c'era
però ricordo che c'era un paio di settimane fa
perché l'avevo maneggiato x regalarlo e poi non
anche in ipermercato ho sbirciato
però non c'era un cazz
ma lo trovi lo trovi...
Farò un mucchio di libri con tutte le copie che possiedo de "Il gabbiano Jonathan Livingston", aggiungo "Siddharta" e scambio il pacco con It, magari funziona:-)
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