martedì 27 luglio 2010

Rose rosse per te

Nella mia libreria, Moby Dick si trova tra Memorie del sottosuolo e Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta . “Memorie del sottosuolo” appartiene, come “Moby Dick” alla collana degli Oscar Classici Mondadori, mentre il romanzo di Pirsig a un’edizione Adelphi

Li ho messi in quella posizione e non li ho mai spostati. Non sono a portata di divano, per leggerli mi devo alzare e allungare il braccio verso l’alto, ma non c’è polvere a coprirli. Continuo a leggerli, giorno dopo giorno, mese dopo mese. Magari soltanto un paragrafo, magari qualche cosina in più, ma continuo.

Ora devo confessare che, dei tre, preferisco Moby Dick di Melville. Nelle quasi seicento pagine del libro c’è tutto ciò che si possa desiderare. Terrore e orrore. Passione e avventura. Preparazione naturalistica e speculazione filosofica. 

C’è pure qualcosa che ho fatto mio: la frase I call Ferru per esempio ha sostituito nelle mie presentazioni la James Bondiana “Gianola, Ferruccio Gianola”. Potrei continuare a lungo nell’elencazione dei lati positivi del libro, tuttavia suppongo che questa considerazione non dipenda soltanto da una mera e semplice questione letteraria.

Melville mi piace come uomo, mi piace fisicamente (no, non è un outing, la mia natura è eterosessuale). Mi piace quell’immagine che si porta addosso e che lo ha iconizzato nel tempo e a volte penso che vorrei essere così da vecchio.

Vorrei portare i capelli lunghi e vorrei avere una folta barba bianca. Magari, invece di suonare il sassofono, mi dedicherei anch’io all’hobby della coltivazione di rose. Rose rosse che lo scrittore regalava agli amici: l’unico conforto che aveva, quando la sua opera letteraria era un po’ bistrattata e prima che la moglie divenisse erede di una certa fortuna.

Insomma, voi non pensate mai alla vostra vecchiaia e agli hobby che coltiverete?

11 commenti:

  1. Uno dei miei romanzi preferiti, forse il mio preferito...
    Hai proprio ragione, la componente che più stupisce di Moby Dick è la quantità di sensazioni che si assaporano durante la lettura. Un libro meraviglioso.

    Melville è un figo, su questo non ci piove. Io ho già cominciato a coltivare la barba. :)

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  2. Quando posterò la curiosità che ti riguarda, oltre a scrivere che ti pappavi tutti i primi posti dei concorsi letterari, aggiungerò che quando ero giovane volevo essere come te:-)))

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  3. anche melville, quand'era giovane, voleva essere come noi. :D

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  4. Pensa che io da giovane la barba ed i capelli lunghissimi li portavo davvero.Robe imbarazzanti a pensarci adesso.
    Cosa farò da vecchio?
    Leggere,rivedere i miei film e le mie serie televisive,prendermi la mia affligem giornaliera,portare in giro un cagnastro e coltivare il mio giardino.
    Cavolo..a parte il giardino che non ho ancora,queste sono tutte cose che già faccio nel tempo libero.
    Che depressione ragazzi,che depressione...

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  5. @ Gelo: tu sei un "figo" senza scomodare Melville, lo sei stato, lo sei e lo sarai. A proposito tu che hai visto Lansdale da vicino e magari lo hai anche toccato non è che hai qualche anedotto da dirmi? Sai per qualche curiosità futura:-)))

    @ Nick metti in piedi un bel giardino che un giorno magari ti veniamo a trovare... e non ti deprimere:-)

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  6. Ecco, io invece Moby Dick l'ho abbandonato dopo 50 pagine... troppo lento mi era sembrato... se dopo si "velicizza" e si fa interessante, gli darò una seconda possibilità.

    I capelli lunghi e la barba li porto da oltre 10 anni, però :P

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  7. @ Daniele; ma non ancora brizzolati o bianchi:-))

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  8. daniela contini ( eccozucca )30 luglio 2010 alle ore 10:54

    io avrei geneticamente qualche difficoltà a farmi crescere la barba..^_^..se guardo alla mia vecchiaia..(sperando in una salute che mi accompagni) sono talmente tante le cose che vorrei coltivare ( il giardino ho già dato e stò dando sigh! ) da dover chiedere i tempi supplementari a quelli lassù..:DD
    Moby Dick è un libro legato alla mia adolescenza e per questo molto caro..ma io patteggiavo per la balena..ahahah

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  9. guarda ti dirò non sono un lettore accanito ma devo dire che moby dick lacia il segno come libro grande ferruccio...

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  10. Rispondo alla tua domanda:"Insomma, voi non pensate mai alla vostra vecchiaia e agli hobby che coltiverete?" Sinceramente non ci penso mai,mi mette tristezza :-(

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